DiMartedì ha puntato su Maurizio Crozza per la sua copertina satirica, mentre Ballarò – che fino allo scorso anno aveva nel suo team proprio il comico genovese – si è affidato per la sua copertina (politica, non satirica) al conduttore Massimo Giannini che da quest’anno sostituisce Giovanni Floris al timone del programma di Rai 3.
Un monologo, il suo, piuttosto pacato e decisamente in stile democristiano: prima i ringraziamenti (doverosi, come lui stesso li definisce) a Giovanni Floris, quindi quelli alla Rai (piena di talenti e che deve riconquistre l’orgoglio di ciò che è). Infine un riferimento ai cittadini italiani che sarebbero i veri azionisti di maggioranza (non i partiti) e un augurio:
Vogliamo la verità, su cui ultimamente si è depositata una cortina fumogena: non vogliamo fazioni o manipolazioni
Niente di interessante, insomma, in un intervento dal quale forse ci si aspettava di più…