Giorgio Medail, giornalista, scrittore, autore e conduttore tv, è morto la scorsa notte all’età di sessantacinque anni a causa di una gravissima malattia.
Medail, nato a Dolo (Venezia) il 4 settembre 1945, dopo essersi laureato in architettura nel 1972, è diventato il responsabile di Telemilano, piccola emittente televisiva che successivamente si trasformerà in Canale 5.
L’uomo, che attualmente era dirigente della Struttura di Missione per il rilancio dell’immagine dell’Italia presso il Ministero del Turismo, nella sua carriera di giornalista è riuscito ad entrare con la sua troupe televisiva per primo nelle stanze private del Cremlino dopo l’elezione di Gorbaciov, ha curato numerose inchieste e reportage ed è stato inviato in tutto il mondo, dal Giappone alla Somalia, dal Brasile all’Argentina e ha lavorato dal 1985 al 1989 ai servizio giornalistici di Canale 5.
Per la televisione Medail ha curato la prima edizione del settimanale politico Parlamento In insieme a Emilio Carelli, ha condotto su Italia 1 Qui Italia e Mai Visto, è stato vice-direttore della sezione spettacoli per i Tg Mediaset dal 1991 al 1998, è stato inviato di Telemike dal 1991 al 1993, ha creato e curato il settimanale Ciak dal 1990 al 1998, ha realizzato Fatti e Misfatti (dedicati ai misteri italiani), ha ideato e curato il programma di Rete 4 Giallo quattro. Negli ultimi anni ha realizzato L’antipatico, il programma condotto nella stagione 2006/2007 da Maurizio Belpietro ed è stato direttore de La Tv delle Libertà, emittente televisiva nazionale del Popolo delle Libertà.
A RTL 102.5, emittente radiofonica che ha ospitato per anni i suoi programmi, lo ricordano così:
Una persona perbene, delicata ed educata, di quelli con cui, nel mondo del lavoro e nella vita privata, si vorrebbe sempre avere a che fare. Per tutti noi oggi è un giorno triste. La sua trasmissione Totem era dedicata ai grandi misteri. L’unica consolazione è che il nostro amico Giorgio Medail oggi ha conosciuto il mistero più grande.