Il giornalista-scrittore e conduttore TV Pietrangelo Buttafuoco, nato a Catania il 2 settembre del 1963, dopo aver conseguito la laurea in filosofia presso l’università di Catania, dopo l’esperienza prima come libraio poi come insegnante di liceo, decide di intraprendere la strada del giornalismo, trasferendosi a Roma.
Inizia la sua attività prima con il quotidiano Il secolo d’Italia, poi con il settimanale L’Italia Settentrionale, di cui è stato anche direttore. Dal 1995 inizia a collaborare con il neonato quotidiano Il Giornale, poi con Il Foglio di Giuliano Ferrara, L’Indipendente ed infine approda nella redazione de Panorama in qualità di editorialista.
Ma Buttafuoco si distingue anche per la sua attività televisiva. In particolare conduce su Canale5 la trasmissione Sali e tabacchi, prima di passare alla rete La7. Su La7 conduce nel 2006 Giarabub, trasmissione da lui stesso scritta, mentre nel 2007 prende il posto di Giuliano Ferrara alla trasmissione Otto e mezzo, che ha condotto insieme ad Alessandra Sardon. Attualmente conduce il programma Il Grande Gioco, da lui stesso ideato in collaborazione con Francesco Cirafici.
Alcune curiosità: nel corso della sua carriera Buttafuoco ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali i ricordano il Premio Giornalistico Lucio Colletti, la Candelora d’oro dal Comune di Catania, il Premio Campiello per il romanzo Le uova del drago ed il Premio Guido Piovene.
È presidente del Teatro stabile di Catania dal 2007 ruolo che prima apparteneva al dimissionario Pippo Baudo: è considerato uno dei più grandi studiosi ed esperti della destra italiana, filone politico per il quale simpatizza apertamente, essendo anche stato componente del comitato centrale dell’MSI e componente dell’Assemblea Nazionale di AN.
La più grande passione di Buttafuoco, oltre alle donne ed all’opera lirica, è la scrittura: oltre al già citato Le uova del drago, ha scritto infatti anche i libri L’ultima del diavolo e Cabaret Voltaire, mentre con le edizioni di AR è uscita la raccolta dei suoi articoli di maggior successo, intitolata Fogli Consanguinei.