Massimo Giletti tra gli speciali in prima serata dei cantanti italiani e l’Arena può dire di aver fatto centro. In entrambi i casi gli ascolti lo hanno premiato (un po’ meno in prime time) e come riferisce lui stesso a Libero non è solo un successo sul piano dello share. Ecco le sue dichiarazioni:
Uno come me è chiaro che vuole vincere, ma questa volta però non contano solo i numeri: la sfida importante è stata tornare a produrre all’interno dell’azienda a costi bassissimi, molto sotto i 300 mila euro a puntata, recuperando anche molto materiale dalle Teche Rai.
In quanto a L’Arena fa sapere che è un programma molto atteso dal pubblico:
È un prodotto artigianale perché non viene mandato in onda quello che si ha, un servizio dell’Arena non va in onda se io non lo rivedo. Chiedo lacrime e sangue a chi lavora con me, l’altro sabato ad esempio abbiamo cambiato la puntata alle 14.00, mi sembrava doveroso buttarsi sulla decisione di Berlusconi di cambiare linea. Ma gli ascolti dimostrano che è diventato un appuntamento che la gente aspetta.
Proprio il suo programma domenicale è riuscito a far chiudere Alessio Vinci e Claudio Brachino:
Mi dispiace per lui, come mi è dispiaciuto lo scorso anno per Brachino. Bisognerebbe aspettare un po’, perché la televisione è abitudine e ci vuole tempo per fare ascolti, ma oggi c’è la fretta di avere i risultati.
Qualunquismo a go go nel parlare della collega Barbara D’Urso:
Barbara è un animale televisivo che conosce il mezzo e sa gestirlo, quel programma è nelle sue corde. Alcune scelte sia aprono anche a delle critiche, puoi non condividerle ma vanno rispettate.
Mancano tre mesi alla fine del contratto di Giletti in Rai. Il conduttore non ne vuole sapere di lasciare la tv di stato:
Sono molto legato all’azienda, mi ha dato tantissimo e non mi vedo da un’altra parte.
Negli ultime settimane si è parlato dell’approdo di Giletti a La vita in diretta, lui dice che staccarlo dalla sua Arena sarebbe una scelta suicida da parte dell’azienda. Massimo, Domenica In esiste da quando tu andavi ancora a scuola con il grembiulino.