Fabio Volo ha rilasciato un’intervista a Il Venerdì di Repubblica. Il conduttore, attore e scrittore bresciano, che ritornerà in tv con la nuova edizione di Volo in diretta su Rai 3, ha parlato del paragone con Fabio Fazio e ha rifiutato l’etichetta di “fenomeno”.
Queste sono le dichiarazioni di Fabio Volo:
Fazio è bravissimo. Ritornare in tv su Rai 3 è stato come entrare in un tempio. E ci sono entrato io… Se non avessi toccato certi argomenti, parlando la lingua del pubblico di Rai 3, quello mi avrebbe rifiutato. Allo stesso tempo devo trascinare anche il mio pubblico, che tendenzialmente non sa che esiste Rai 3.
Fabio Volo non presta molta attenzione alle critiche:
Alcuni critici sono come alcuni blogger che sull’offesa costruiscono il proprio personaggio. Però li capisco. Mi viene bene tutto quello che faccio e ho la terza media. Ci sono fior di laureati che non trovano lavoro.
Volo parla anche del successo conquistato dopo Le Iene:
Mi sono preso dei rischi. Quando fai Le Iene, anche se sei idiota, sembri intelligente. Quel vestito ti dà e ti toglie. Ma me lo sono tolto forse troppo presto.
Di se stesso, Fabio Volo afferma:
Ho scritto sei libri, sei best seller. Fenomeno è una parola sbagliata. Un fenomeno non dura 12 anni. Fino a che facevo lo scemo alle Iene e andavo nudo a intervistare la Marcuzzi, ero il simpatico della tv. Poi ho avuto quest’idea blasfema di scrivere libri. Tutti lo fanno ma il problema è aver venduto. Io, che vengo da Brescia, ho fatto il panettiere perché sono figlio di panettieri e non penso di essere Ammaniti, è come se dovessi sempre scusarmi.
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