Ha ottenuto un grande successo con il suo Unti e bisunti, adesso chef Rubio è un vero e proprio personaggio televisivo, dal 18 agosto su DMAX con il Best of della prima stagione del suo programma.
Chi è chef Rubio? Al secolo Gabriele Rubini, ha debuttato su DMAX con il programma Unti e bisunti, che ha subito ottenuto un riscontro positivo di pubblico. Il compito del nostro chef è quello di girare l’Italia in lungo e in largo degustando autentico cibo da strada. Ma i piatti che assaggia non sono per tutti, lo stomaco di chef Rubio è particolarmente allenato, si destreggia tra fritto di cervello e lampredotto, tra ricette estreme che fanno venire i conati di vomito solo a leggerne il nome.
E’ lui la rivelazione televisiva dell’anno, ma guai a chiamarlo “foodstar“. Lo chef tutto baffi e tatuaggi racconta i piatti più estremi che ha mangiato in un’intervista rilasciata a Panorama e spiega di non voler essere considerato un fenomeno anche se lo è diventato a tutti gli effetti, volente o nolente:
Mi spiazza e mi fa sorridere perché non mi ritengo tale. Sono l’ultimo degli ultimi: ho solo avuto la fortuna di finire sul piccolo schermo ma sono altre le star italiane nel campo del food. Certo, sono contento di vere smosso un po’ gli animi, ma la strada è lunga e voglio tornare a concentrarmi sulla mia crescita personale.
Parlando di uno dei piatti più disgustosi mai mangiati, chef Rubio racconta:
Estrema solo a raccontarla. Era sperma di merluzzo, in Giappone: sembrava un cervello bianco, perché era come una sacca, ma era buonissima. Ho saputo cos’era solo dopo averlo messo in bocca. La cosa che mi ha quasi disgustato, è stato il tofu marcio a Pechino: lo lasciano marcire all’aria aperta, prende un colore nero putrefatto e ha un odore nauseabondo. Mi ha dato fastidio all’olfatto ma era molto piacevole al gusto.
Classe 1983 e nato a Frascati, Gabriele Rubini è un ex giocatore di rugby fermo “per colpa” del suo ginocchio, è diplomato chef internazionale di cucina italiana all’Alma di Gualtiero Marchesi, ma il suo stile è completamente diverso rispetto a quello di tutti gli altri chef che si aggirano per gli studi televisivi e proprio questo è alla base del suo successo.