Produttore di fiction Rai e Mediaset, Alessandro Jacchia è attualmente indagato per evasione fiscale, ha nascosto all’erario una base imponibile di 21 milioni di euro evitando così di pagare due milioni di Iva.
Indagato insieme ad Alessandro Jacchia è anche il pubblicitario Giorgio Rosa della società Progetto Comunicazione, i due hanno dato vita ad una frode fiscale di livello internazionale. Jacchia avrebbe infatti venduto i diritti cinematografici di 133 film che però non gli appartenevano, in buona parte infatti sono della Rai e molti sono film di Totò. Produttore di alcune fiction con Ricky Tognazzi e Beppe Fiorello, Alessandro Jacchia avrebbe ricevuto le pellicole in cambio di dieci milioni da Giorgio Rosa , che avrebbe a sua volta finto di averle acquistate da un pakistano che risulta inesistente. Jacchia ha poi rivenduto le pellicole all’inesistente Shallcross per 11 milioni emettendo così delle fatture fasulle per frodare il fisco. L’inchiesta è partita nel 2008 quando la finanza ha notato che i guadagni di Jacchia erano aumentati notevolmente, in quest’arco di tempo l’uomo non ha versato ben due milioni di Iva.