Monica Leofreddi, la popolare conduttrice della prima edizione de L’Italia sul Due, può tirare un sospiro di sollievo: il suo persecutore, il principe Goffredo Imperiali di Francavilla discendente della famiglia di principi, ieri è stato rinviato a giudizio con l’accusa di stalking.
Un episodio degno di Amore Criminale, per fortuna senza gravi conseguenze: dalla fine del programma che conduceva su Raidue, il nobile, commercialista, 58 anni, ha iniziato a pedinare la presentatrice televisiva dovunque. Si è appostato per ore sotto l’abitazione della Leofreddi, nei pressi del suo ufficio, davanti al portone della casa dei suoi genitori. E’ andato a cercarla addirittura nei negozi dove si reaca solitamente a fare la spesa. E il desiderio di lei l’ha indotto a convincersi di essere il padre del figlio della presentatrice, giungendo ad avanzare la richiesta di riconoscimento della paternità al Tribunale dei Minori, ma la Leofreddi a quest’uomo non aveva nemmeno stretto la mano.
La storia dell’ossessione del principe Goffredo Imperiali di Francavilla parte da un giorno qualunque del 2010 quando accende la tv e facendo zapping si imbatte in una trasmissione condotta da Monica Leofreddi. Oltre a farle visita nei negozi, riesce a sapere addirittur in quale banca la Leofreddi ha aperto il conto e spacciandosi per il suo commercialista raggira l’impiegato allo sportello facendosi dare il numero del conto corrente.
Ma il passo che lascia sbalordita Monica Leofreddi è l’improvvisa richiesta di riconoscimento della paternità del primo figlio (una delle sue ultime apparizioni in tv l’hanno vista proprio a Pomeriggio sul Due col pancione intervistata da Milo Infante). Una pretesa che arriva improvvisamente nella vita della Leofreddi proprio perchè con quell’uomo non si è mai relazionata.
La decisione finale: il giudice per l’udienza preliminare lo ha rinviato a giudizio come aveva richiesto il pubblico ministero Maria Teresa Cordova. Il caso stava per essere archiviato, ma le lettere d’amore inviate dallo stalker ai genitori della Leofreddi hanno fatto tornare il giudice sui propri passi.