Conosciuto anche come “il gioco dei pacchi” e ormai parte del patrimonio televisivo italiano nostrano, Affari Tuoi si consacra come uno dei giochi a premi più popolari della televisione, trasmesso su Rai 1 nella fascia preserale.
Attualmente è condotto dal simpatico Flavio Insinna, mentre nella prima e nella seconda edizione è stato condotto dall’istrionico Paolo Bonolis; tra queste due conduzioni Affari Tuoi è passato da due “interregni”, quello rappresentato dal cantante Pupo e la parentesi tutta “rosa” di Antonella Clerici.
Grazie a regole estremamente semplici e a una notevole dose di suspence, il gioco si presenta come immediato e coinvolgente, pieno di colpi di scena. Il gameplay è basato sul caso e sul decision making, alternando comportamenti conservativi a comportamenti da gambler.
Al netto di alcuni lievi cambiamenti sovvenuti tra un’edizione e un’altra, le regole base del gioco sono rimaste fondamentalmente le stesse. Di base è un gioco d’azzardo contro il banco.
Inizialmente viene fatta una domanda di selezione per scegliere chi tra venti aspiranti giocatori parteciperà come protagonista del gioco. La domanda è semplice, e il primo che risponde vince e tra gli applausi entusiasti del pubblico corre alla postazione del protagonista. Ma è solo l’inizio!
Subito al giocatore vengono mostrate le possibilità di premio della serata: ciascuno dei premi è contenuto in una delle scatole, e ovviamente non si sa quale. Il percorso principale del gioco prevede che il protagonista scelga una ad una le scatole, eliminandole.
Una degli aspetti che caratterizzano la trasmissione sono alcuni tra i premi meno ambiti. Tra questi possiamo richiare di vincere ippopotami, una tonnellata di sabbia o altre cose inutili e ingombranti, quasi offensive se considerate dei premi.
Per default il giocatore è vincitore della scatola che detiene. Tuttavia man mano che si va avanti con la scelta dei pacchi, vengono concesse alcune possibilità , come lo scambio del proprio pacco con quello di qualcun’altro, oppure l’accettazione di una somma per uscire dal gioco, spesso più bassa della media dei premi ancora in gioco.
Chi si occupa di fare queste proposte è proprio il banco, nella forma di una persona che (quasi) anonimamente segue il gioco a distanza e comunica con lo studio telefonicamente.
Il ragionamento statistico per giungere alla vittoria con delle buone probabilità è perturbato dal fatto che il banco conosce il contenuto delle scatole. Questo porta oltretutto a una serie di situazioni di estema tensione, nel dubbio di un eventuale bluff del banco.
Il clima in studio è estremamente “partecipativo”. Il presentatore e il pubblico sono attivi nei vari step del gioco, contribuendo ora a smorzare la tensione, ora a portarla ai massimi livelli. Si ride e si partecipa alle emozioni dei concorrenti, si provano simpatie e antipatie.
Il presentatore, a seconda dell’edizione ha un ruolo diverso, ma solo in termini qualitativi; in termini quantitativi è sempre di primo piano. Flavio Insinna è il conduttore dell’edizione 2007/2008, e sappiamo, almeno per il momento, che non sarà riconfermato per la prossima.
Meno istrionico di Bonolis, simpatico e intelligente nel suo umorismo e nei suoi intrventi, si fa voler bene dal pubblico, e si mostra empatico con i giocatori, sia nei momenti di gioia, sia in quelli di “tragedia”, dove il concorrente se ne torna a casa con un centesimo o poco più.
Considerato che il gioco deve avere una certa durata, si inseriscono altri fattori di perturbazione, che rendono ulteriormente poco prevedibile l’esito in base alle nude scelte effettuate e ai risultati delle stesse.
Quando sono a cena a casa lo guardo sempre, e riconosco che la formula funziona, dato che nonostante (o forse porprio in funzione del)la semplicità del gameplay mi tiene spesso attaccato fino in fondo, a parte quelle volte in cui il giocatore pavido accetta l’offerta del banco.
Ciao ciao, Affari Tuoi (R.I.P. 2003-2017). L’istrionicità se n’è andata via per sempre …