Il linguaggio universale della musica, capace di attraversare i confini e travalicare le barriere culturali. Non sarebbe male se ogni tanto si organizzassero delle vere e proprio kermesse canore, a indubbio scopo benefico, stile Live Aid, dove poter conoscere e apprezzare la musica di quei Paesi tenuti al di fuori dalle tradizionali “rotte” commerciali, ma per fortuna c’è chi ci ha pensato dedicando ad essi un intero canale televisivo.
Dal 15 ottobre scorso sul canale 406 di Sky esiste Nat Geo Music, una delle numerose e interessanti proposte gestite dal National Geographic, che oltre ai tradizionali canali dedicati ai viaggi e all’avventura, ha deciso di inaugurarne uno nuovo tutto musicale che si pone in alternativa a quelli che già conosciamo. In primo piano i video di musicisti emergenti o conosciuti, espressione culturale del loro Paese d’origine, con le clip musicali che insieme al nome dell’artista e al titolo del brano, riportano anche la loro provenienza.
Il palinsesto di Nat Geo Music, è corredato da tutta una serie di programmi a cadenza quotidiana come Music Nomad, consueto appuntamento del mattino, dove oltre ad apprezzare la musica di figure del calibro di Cesaria Evora , Youssou N’Dour, Manu Chao, si possono seguire degli intermezzi denominati Short Trips, dei brevi reportage sugli artisti da strada tra i più curiosi, presenti nelle città di tutto il mondo.