Matrimonio William e Kate su Rai e Mediaset

Foto: AP/LaPresse

Oggi 29 aprile 2011 il principe William e Kate Middleton convolano a nozze, e per questo evento, definito il matrimonio del secolo, Rai e Mediaset hanno pensato bene di fare un programmazione ricca di avvenimenti legati alla famiglia reale d’Inghilterra.

Dalle 9.00 del mattino, Rai News trasmetterà l’evento in diretta, e dalle 11.00 l’inviata Liana Mistretta, sarà in collegamento in diretta dall’Abbazia di Westminster per seguire l’arrivo della famiglia reale, la cerimonia tra il principe William e Kate Middleton e la conclusione prevista per le 12.30.

Rai1 seguirà dal mattino fino al tardo pomeriggio, il matrimonio reale tra William e Kate Middleton, cominciando da Unomattina, che dalle 9.35 presenterà uno speciale sulle nozze reali britanniche dal titolo Aspettando la favola … inoltre, il programma si collegherà da Londra con il corrispondente Antonio Caprarica da Westminster Abbey che aggiornerà i telespettatori in tempo reale sulle ultime indiscrezioni.

I telegiornali sono visti dai vecchi: guidano il Tg1 e il Tg3

I telegiornali italiani sono programmi d’informazione per vecchi: una ricerca che ha effettuato Vidierre sui dati Auditel sottolineano come tutti i telegiornali della sera delle principali reti televisive italiane sono seguiti in prevalenza da persone che hanno più di 46 anni (fonte Wallstreetitalia.com).

La ricerca, che riguarda il periodo compreso tra Marzo 2010 e Febbraio 2011 e un target di riferimento tra i 4 e gli 85 anni, non salva nessuno: l’età media del pubblico del Tg1 è di 59 anni (con picchi di preferenza tra i settantenni), così come quella del Tg3; il Tg4 ha la media di 57 anni. La media scende nel caso del Tg5, intorno ai cinquant’anni, del Tg2, cinquantuno anni e di Studio Aperto, che nell’edizione delle 18.30 ha la media di 46 anni.

Tv: gli immigrati preferiscono Mediaset alla Rai, Tg5 programma più seguito

Quali sono i programmi più seguiti dagli immigrati? Una possibile risposta viene data da un’interessante ricerca Mass Media e immigrazione in Umbria, realizzata dalla Facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università di Perugia.

Il risultato della ricerca, condotta nei principali comuni dell’Umbria (seconda regione italiana per presenza di immigrati), attraverso 420 interviste, parla chiaro: gli stranieri che guardano la tv, l’89,8%, seguono soprattutto Canale 5 e Rete 4, piuttosto della Rai.

I dieci programmi più seguiti sono il Tg5, poi Amici, Tg1, Grande Fratello, Uomini e Donne, Striscia la notizia, Le Iene, I Bellissimi di Rete 4, le partite di calcio, I Simpson e Studio Aperto. I teenager preferiscono Colorado, Grande Fratello, One Piece e I Simpson.

Sondaggio Demos-Coop sui Tg: chi sale, chi scende


Che l’Italia fosse media dipendente non vi erano dubbi, l’ulteriore conferma arriva dal sondaggio annuale condotto dall’ Osservatorio Demos-Coop pubblicato di recente dal quotidiano La Repubblica. Una media altissima, 8 italiani su dieci, attinge all’informazione televisiva al punto che ormai si può dire che la realtà venga mutuata dai fatti che in grande spolvero vengono proposti ogni giorno dai Tg nazionali. La nota positiva del sondaggio arriva proprio dai dati relativi alla disaffezione o meno nei confronti di questo o quel Tg. Al di là dei proclami dei vari Augusto Minzolini e Clemente J Mimun che si dicono paladini della vera informazione, con i rispettivi telegiornali infarciti di servizi al limite del ridicolo se non addirittura imbarazzanti, l’italiano medio dimostra di non essere il classico organismo decerebrato incapace di discernere tra la qualità e la quantità, come qualcuno vorrebbe farci credere.

La peggiore battuta d’arresto la segnano proprio il Tg1 (che tra l’altro ci rimette anche in pubblicità) con dieci punti in meno rispetto ad un anno fa e il Tg5 con un gradimento pari al 49% in caduta libera. A guadagnarci sono il Tg3, Sky Tg24, il Tg La7 e udite udite, Rainews di cui in più di un’occasione ci siamo ritrovati a tessere le lodi proprio da queste pagine. Con una situazione in perenne bilico, il direttore Corradino Mineo in odore di sostituzione da illo tempore, il canale all news della Rai, riesce a togliersi più di un sassolino dalla scarpa. “Cresce il gradimento e la fiducia del pubblico per Rainews – riporta una nota del cdr – E’ questa l’ennesima prova dell’importante ruolo di servizio pubblico che svolge l’all-news della Rai. E della nostra qualità dell’informazione, pluralista, autonoma indipendente. Non c’è più spazio per ulteriori rinvii, la Rai deve decidere su risorse e mezzi per il canale all-news“ In più si aggiunge:“Ma le mancate decisioni dell’azienda, a cui da oltre un anno chiediamo risorse e mezzi per il rilancio del canale, rischiano di vanificare per sempre i risultati raggiunti”.

Tg La7: la sfida al Tg1 è iniziata?

Lungimirante, al momento non troviamo aggettivo migliore per definire Enrico Mentana, l’uomo che ha saputo dire basta alla corazzata Mediaset (ricorderete le dimissioni da direttore editoriale e quindi da Matrix), che ora ha saputo reinventarsi in una realtà come La7 la quale gli consente, speriamo che le circostanze favorevoli restino tali, i necessari spazi di manovra. In appena due mesi, il prode Enrico ha saputo rivitalizzare l’asfittico Tg La7 (+58% di share rispetto ad un anno fa) attestandolo nell’edizione delle 20, su una media di 697mila telespettatori con punte di 1,4 milioni, sfidando i blasonati Tg1 e Tg5: “È come un campionato, la tua squadra deve vincere ma speri anche che gli altri facciano dei passi falsi. E se, per assurdo, dichiara Mentana, i due principali Tg fossero entrambi filogovernativi, ci sarebbe più spazio per noi, che non privilegiamo né Bersani né Berlusconi“.

Dalle parti del Tg1 si ostenta sicurezza, in una recente dichiarazione durante la trasmissione Uno Mattina Estate di Raiuno, il direttore Augusto Minzolini tutto intento a dare un’anima alla sua creatura, anima sappiamo bene di chi, ha dichiarato: “Francamente non mi sento in competizione con Mentana Ha un grande seguito sui media, che parlano di questo successo de La7, che è meritato. Noi ad agosto, rispetto all’anno scorso, abbiamo avuto 500 mila spettatori in più, Mentana ne ha guadagnati 240 mila, di fatto noi abbiamo guadagnato il doppio. Il Tg5 ne ha persi all’incirca 270 mila. Semmai il problema non è mio, ma di Clemente Mimun”. Minzolini sa d’avere a che fare con un osso duro, che potrebbe mettere in crisi seria la sua già contestata leadership del telegiornale più visto d’Italia.

Stefania Andriola: anche il Tg5 ha la sua meteorina

Come alcuni di voi avranno notato da qualche giorno anche il Tg5 ha la sua Meteorina: lei è Stefania Andriola, una giornalista pubblicista trentenne di Torino con alle spalle alcune partecipazioni in programmi e fiction Rai e Mediaset, e tanta gavetta nel mondo della pubblicità.

Grazie alla sua pagina Facebook scopriamo il curriculum di Stefania: comincia a recitare a tredici anni nelle pubblicità dove serve una bambina che incarni la figura della figlia delle famiglia fittizie create dalla tv; nel 2000 viene presa come valletta a La sai l’ultima; nel 2004 inizia a studiare recitazione e dizione (lo fa per due anni); recita nella sitcom Love Bugs 3, nel film tv L’amore spezzato, in Guardie di confine (fiction svizzera) e Tv Diari (prodotta da Magnolia); nel 2003/04 è il volto della web tv della Gazzetta dello sport; conduce Bike Show insieme a Danilo Gioia su Canale Italia; conduce per due anni 3live e il tg sul mondo della moda e delle auto. E’ iscritta all’ordine dei giornalisti pubblicisti.

Luigi Latini, produttore esecutivo tv del Centro Epson Meteo spiega il percorso che ha intrapreso Stefania per arrivare a gestire lo spazio meteo del telegiornale di Canale 5 (fonte Libero):

Informazione in tv: Tg5 ed Enrico Mentana i più amati dagli italiani

In periodo di crisi dell’informazione, tra leggi bavaglio e telegiornali con la T maiuscola, Affaritaliani.it, in collaborazione con SWG, ha chiesto a 1.000 soggetti che seguono abitualmente i telegiornali quali sono i giornalisti e i Tg che preferiscono.

I risultati parlano chiaro: tra i giornalisti Enrico Mentana, possibile nuovo direttore del Tg La7, è quello più apprezzato, con il 20% delle preferenze, grazie alla trasversalità del gradimento, seguito da Bianca Berlinguer (votata soprattutto dal pubblico del centrosinistra, con il 15%) e da Antonello Piroso (14%).  Maria Luisa Busi (12%) batte il suo direttore Augusto Minzolini (10% in maggioranza di centrodestra), mentre Clemente Mimun (9%) supera Emilio Fede (6%) fanalino di coda.

Agcom sanziona Tg1 e Tg5 per squilibrio informativo politico: Mediaset e Rai non ci stanno

A causa del forte squilibrio informativo tra le forze politiche nel periodo monitorato (14-20 marzo) l’Agcom ieri ha multato con una sanzione di centomila euro il Tg1 e il Tg5. Una nota dell’organismo di vigilanza evidenzia lo squilibrio e spiega che la multa è stata decisa dopo aver:

rilevato il perdurare di un forte squilibrio informativo tra le forze politiche, in particolare tra PDL e PD, e una marginale presenza delle nuove liste che si sono presentate alle elezioni, in violazione del richiamo già rivolto alle emittenti ad attuare il riequilibrio dell’informazione nei notiziari.

L’autorità per le comunicazioni ha richiesto che ci sia un immediato riequilibrio dell’informazione entro la chiusura della campagna elettorale (c’è ancora tempo? N.D.R.).

Il Tg5 ha compiuto 18 anni ricordando la nuova offerta gratuita Mediaset

Ieri il Tg5 ha compiuto 18 anni. Per festeggiare la maggiore età, il telegiornale della rete ammiraglia Mediaset, ha proposto in esclusiva per il web, una puntata speciale condotta da Cristina Parodi, con ospiti la conduttrice Alessia Marcuzzi, Yves Confalonieri e il direttore di Canale 5 Massimo Donelli.

Ieri pomeriggio Clemente Mimun, direttore del Tg5, ha ricordato gli esordi del telegiornale (fonte Il giornale):

Ricordo che nessuno dei servizi predisposti per l’edizione delle 20 andò in onda come previsto. Il bello della diretta. Il Tg5 realizzò una media del 21,3 per cento con poco più di 4 milioni di spettatori. Il Tg1 era al 32,8, oltre i 7 milioni. La distanza era di 11,5 punti percentuali e di 3,1 milioni di spettatori. Il 2009 si è chiuso con il Tg5 al 25,1 con oltre 5,3 milioni di spettatori contro il 28,5 del Tg1: il distacco s’è ridotto a 3,4 punti.

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Mediaset, la Tv del giorno dopo e il Tg5 che festeggia in streaming

Da oggi su video.mediaset.it parte la televisione del giorno dopo, ovvero l’iniziativa di Mediaset pensata per i propri utenti: il portale permetterà di rivedere gratuitamente i programmi di Canale 5, Italia 1 e Rete 4 ventiquattro ore dopo la messa in onda tv.

Tra i programmi che si potranno vedere in versione integrale e in alta qualità (grazie alla tecnologia Smooth Streaming) ci sono: Amici, Grande Fratello 10, Forum, Tg5, Studio Aperto, Tg4, Centovetrine, Matrix, Terra!, Sipario, Mattino cinque, Pomeriggio cinque, Domenica Cinque, Verissimo, Studio Sport, Controcampo, Guida al campionato, Fuori Giri,  e le gare del Motomondiale.

Elena Guarnieri, giornalista e conduttrice

La giornalista e conduttrice Elena Guarnieri, nata a Milano il 30 ottobre del 1967, è iscritta all’albo dei giornalisti professionisti dal 1998: è ancora una ragazzina quando inizia il suo percorso all’interno del mondo dello spettacolo, facendo un provino per diventare valletta Rai. Dopo qualche mese di gavetta in Rai in cui partecipa alla trasmissione di Raidue Ciao Italia, e molto tempo su Odeon TV, la Guarnieri approda sulle reti Mediaset, dove in particolare conduce Guida al campionato al fianco di Sandro Piccinini, Village e Planet, questi ultimi su Italia Uno.

Nel 1997 il grande salto di qualità: conduce per ben 10 anni Studio Aperto, edizione serale: oltre a ciò è anche inviata sempre del TG, per numerosissimi servizi esterni che la fanno conoscere ed apprezzare dal grande pubblico. In particolare di lei si ricordano i collegamenti con Piazza San Pietro alla morte del Papa Giovanni Paolo II. L’esperienza a Studio Aperto le permette di passare al telegiornale di Canale 5, il TG5: ancora oggi conduce l’edizione delle 13, a volte insieme all’inseparabile Luca Rigoni, altre volte da sola.

Oltre alla conduzione del telegiornale la bella Elena nel frattempo ha scritto e condotto numerosi programmi di intrattenimento, tra i quali si ricordano Sipario del TG4 (rubrica legata al telegiornale condotto da Emilio Fede), Gentes e Vite straordinarie, del quale è stata anche autrice. Tra le altre trasmissioni che si riconducono a lei c’è anche Miracoli con Pietro Vigorelli e Telequote con Rino Tommasi.

Terra, torna il settimanale del Tg5 curato da Tony Capuozzo e Sandro Provvisionato

A partire da questa sera ogni giovedì in seconda serata alle ore 23.30 torna su Canale 5 l’appuntamento con il settimanale di informazione del Tg5 Terra! curato e condotto dai giornalisti Tony Capuozzo e Sandro Provvisionato. Terra giunge quest’anno alla sua decima edizione e conferma la formula di successo di questi ultimi anni.

In ogni puntata viene trattato un tema centrale, approfondito attraverso servizi e reportage realizzati dagli inviati Marco Corrias, Anna Migotto e Sabina Fedeli. Terra! si occupa di un’informazione attenta all’attualità, alle inchieste scottanti, offrendo attraverso interviste a personaggi e gente comune, una visione concreta dei problemi del nostro paese.

Questa sera Sandro Provvisionato si occuperà di Veleni, titolo della puntata stessa: saranno mandati in onda servizi su una vecchia azienda abbandonata e mai bonificata, passando poi per la Calabria dove Anna Migotto e Sabina Fedeli racconteranno una delle pratiche più pericolose per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi, attraverso le così dette navi dei veleni.

Il Tg5 sempre più rosa, a pranzo condurranno solo le donne

Il Tg5 si starebbe preparando alla rivoluzione rosa: è questo ciò che emerge da un’interessante articolo di Libero News in cui si annuncia un cambio sostanziale tra i mezzi busti del telegiornale della rete ammiraglia Mediaset.

Dal primo ottobre nell’edizione delle 13.30, per rinnovare il notiziario e renderlo più accattivante, non ci sarà più la conduzione a due, ma si reintrodurrà quella singola con le sole giornaliste al banco: fuori Giuseppe Brindisi, Luca Rigoni, Fabrizio Summonte e Salvo Sottile (che mantiene il ruolo di redattore capo), dentro, o per meglio dire, davanti alla telecamera, Chiara Geronzi, Simona Branchetti, Paola Rivetta ed Elena Guarneri.

L’edizione delle 20.00 a parte Alberto Bilà e Giuseppe De Filippi è già totalmente condotta dalle donne, Cesara Bonamici e Cristina Parodi, che prossimamente potrebbero alternarsi con la stessa Elena Guarneri e Monica Gasparini.

Telegiornali: crolla il numero dei servizi sulla criminalità. Perché?

La criminalità è diminuita? Stando alle ultime statistiche sembrerebbe proprio di si. Ciò che è calata di sicuro, e in maniera sensibile, basandosi sul report dell’Osservatorio di Pavia su Sicurezza e media (curato da Antonio Nizzoli) è l’attenzione dedicata dai telegiornali alla criminalità: sulle sei reti principali, le tre della Rai e le tre di Mediaset, i servizi sui crimini sono passati dai 3500 del secondo semestre del 2007 ai 2500 del secondo semestre del 2008, fino a meno di 2000 nel primo semestre del 2009.

Come fa notare Repubblica.it se i fatti criminali sono scesi di 8 punti in un anno, le notizie sono diminuite del 20% rispetto a dodici mesi fa e quasi del 50% rispetto al secondo semestre del 2007. Nel caso dei due principali telegiornali, il Tg1 e il Tg5 si passa rispettivamente da 600 a 300 e 900 a 400 servizi sulla criminalità dal secondo semestre 2007 al primo del 2009.