In un suo recente articolo, Aldo Grasso, il feroce critico televisivo del Corriere della Sera, lo ha definito “un megalomane” ma bisogna ammettere che pur avendo una spiccata tendenza al presenzialismo di fronte le telecamere, Antonello Piroso sa il fatto suo. Il direttore del tg de La7 nonché dell’informazione sportiva, è uno che non la lascia a dire, riuscendo a imporre nelle sue trasmissioni quel giusto profilo giornalistico che altri programmi del genere hanno smarrito da tempo (leggi Porta a Porta).
Ogni lunedì sera nello spazio che una volta era di Aldo Biscardi e del suo Processo del Lunedì, va in onda per tre ore, Niente di Personale, l’approfondimento settimanale de La7 dove Piroso affronta gli argomenti più scottanti del momento, non ultimo la guerra in Iraq e nella fattispecie la recrudescenza del terrorismo da essa causata. Non c’è niente di meglio che interloquire con i diretti interessati quando si affronta un argomento del genere e ieri sera, ospite della serata è stato un Bin Laden, non Osama è ovvio, ma Omar, uno dei suoi figli.
Trovarsi davanti al diretto discendente del terrorista più temuto al mondo non deve essere cosa facile, ma è proprio in questi momenti che il direttore news de La7, con la sua aria da supponente e quel pizzico di antipatia che lo contraddistingue, sa tirar fuori il meglio di se, mostrando padronanza e totale controllo della situazione.