I giornalisti di La7 da ieri alle 18, fino alle 7 di domani mattina saranno in sciopero per manifestare il loro dissenso nei confronti del contratto di solidarietà, l’accordo con cui si evitare licenziamenti riducendo lo stipendio. La redazione, che non gradisce il fatto che si riducano gli stipendi ai loro membri, acquistando servizi giornalistici all’esterno, fa sapere:
Mentre i giornalisti sono costretti alla riduzione di orario e stipendio prevista dal contratto di solidarietà sottoscritto al Ministero del Lavoro per evitare il licenziamento illegittimo e immotivato di 25 colleghi, Telecom Italia Media – la società editrice – continua ad acquistare quotidianamente servizi e prodotti giornalistici all’esterno. Con i soldi risparmiati tagliando lo stipendio ai suoi giornalisti, e grazie ai fondi pubblici degli ammortizzatori sociali e dell’ente previdenziale, La7 acquista sul mercato i servizi per il telegiornale e i programmi di approfondimento. Ieri l’ultimo clamoroso episodio: il settimanale Exit prodotto da Magnolia e dedicato alla sentenza sul lodo Alfano e alla frana di Messina, è andato in onda in diretta senza alcun apporto dei giornalisti di La7 e utilizzando addirittura le immagini della testata giornalistica, che al contario non ha programmato alcuno speciale. Si tratta delle prove inoppugnabili che a La7 non ci sono giornalisti in esubero: anzi la riduzione di orario e d’organico ha provocato finora la chiusura della redazione economica, la sospensione del programma “A voi Milano”, il ricorso a lavoro di decine di giornalisti contrattualizzati in modo anomalo e ripetute violazioni del dettato del contratto di solidarietà.