Annozero, racconta le veline e il divorzio di Berlusconi, video della puntata

La puntata di Annozero, Il complotto, che a detta di molti avrebbe dovuto far saltare dalle sedie i dirigenti Rai per i modi in cui veniva trattato un argomento spinoso come quello del conflitto fra Silvio Berlusconi e Veronica Lario è andata in onda ieri sera e non ha creato grandi strascichi polemici, semmai qualche sbadiglio (si è puntato troppo sui fatti di gossip, senza approfondire sulle nomine).

Nel corso della puntata sono stati esposti tutti i fatti della vicenda, dalle famose candidature delle cosiddette veline alla festa di compleanno di Noemi Letizia, raccontando le parole di Veronica Lario attraverso l’interpretazione di Monica Guerritore (che ha ecceduto in enfasi), intervistando amici e parenti della diciottenne, dando ampio spazio al dibattito in studio.

Dopo il salto vi mostriamo alcuni dei passaggi principali della trasmissione: la ricostruzione degli avvenimenti scritti su Il Giornale e Libero letti da Marco Travaglio, lo scontro tra Emma Bonino e l’avvocato Niccolò Ghedini, i dubbi sull’amicizia tra Berlusconi e la famiglia Letizia, le pesanti accuse fatte da Travaglio nei confronti di Incantesimo e le immancabili vignette di Vauro.

Berlusconi replica alla moglie, Sky a Cristiano Bortone, Confalonieri a Bongiorno

Dopo lo sfogo di Veronica Lario nei confronti di  Silvio Berlusconi (suo marito ha inserito veline nelle liste elettorali ed è andato al diciottesimo della figlia di un suo amico, quando non è mai andato a quelli dei suoi figli), di Cristiano Bortone nei confronti di Sky (liquidato dalla fiction su Moana Pozzi di cui lui è pure autore) e di Mike Bongiorno nei confronti di Mediaset (che non ha mai ricevuto una telefonata da Berlusconi e dall’azienda, nemmeno un ringraziamento per la sua onorata carriera), ieri sono arrivate le repliche del premier Silvio Berlusconi, di Sky e di Fedele Confalonieri.

Berlusconi, che ha potuto presentarsi a Porta a porta (video), in barba alle leggi sulla par condicio (che tra l’altro vietano di citare statistiche senza spiegarne la valenza metodologica, quindi fate finta di non aver sentito quando parlava del 75% di gradimento), ha smentito di aver candidato veline nelle sue liste (infatti Barbara Matera, che non ha potuto aggirare le stesse leggi sulla par condicio, vedendosi tagliate il giorno prima due scene nella fiction Enrico Mattei, non era una velina, ma una letteronza) e sul rapporto con i figli ha detto:

(a loro) voglio un bene dell’anima, e da loro sono riamato in maniera più totale. Credo, compatibilmente con i miei impegni di presidente del Consiglio, di essere un padre assolutamente straordinario, amatissimo dai suoi figli. Questo lo so di sicuro.

Mike Bongiorno a Che tempo che fa, parla del divorzio Mediaset e del Riskytutto

Mike Bongiorno ieri è stato ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa su Raitre. Il conduttore, vincitore di 24 Telegatti, ha parlato di Mediaset (e il suo rapporto con Silvio Berlusconi), Sky (del suo futuro Rischiatutto, di Fiorello e della tv satellitare) e della Rai (gli esordi e l’addio).

Mike, dopo aver raccontato le sue passeggiate in montagna e aver ricordato il sessantacinquesimo anniversario della sua carcerazione a San Vittore (catturato durante la seconda guerra mondiale), ha iniziato a rispondere alle domande di Fazio (Video dopo il salto). Ecco cosa ha detto:

MIKE BONGIORNO E IL DIVORZIO DA MEDIASET

Quando ho fondato con Silvio Berlusconi Mediaset, mi aveva detto:”Mike, staremo insieme tutta la vita!”, poi prima di entrare in politica mi disse:”Se vuoi ti faccio il contratto a vita”… A Natale non è arrivato il rinnovo del contratto … un funzionario mi ha detto:”Sai non abbiamo soldi quindi non ti rinnoviamo il contratto”. Pensa te a parlare di soldi: ci sono rimasto così male, non mi hanno preavvisato, non mi hanno chiamato anche per dare un saluto e dire grazie per i trenta anni che hai lavorato per noi … Non è possibile lavorare per tren’anni per un gruppo e poi di colpo sei fuori e nessuno ti preavvisa e ti dice grazie … ho chiamato Silvio Berlusconi, sono passati cinque mesi e non mi ha mai chiamato … Quando vado a dormire vado a dormire triste, perché non capisco come è possibile che Berlusconi non mi abbia più chiamato. Io mi auguro un giorno di ricevere questa telefonata, perché ti giuro che è un dolore, un dispiacere.

Annozero, è bufera sulla puntata dedicata al terremoto in Abruzzo

E’ bufera sulla trasmissione di Michele Santoro Annozero : parte dei politici italiani e della stampa, seppur non hanno detto nulla contro il vanto del Tg1 per gli ottimi dati d’ascolto e che non hanno fatto niente per fermare il campionato di Calcio di Serie A (quando anche le società erano pronte al rinvio), hanno attaccato la puntata Resurrezione, dedicata al terremoto in Abruzzo.

La motivazione è semplice: giovedì il conduttore, oltre  ad indagare sulle cause del terremoto, pur sostenendo il buon funzionamento, in generale dei soccorsi, ha espresso dei dubbi sull’effettiva efficacia di alcuni di questi. Apriti cielo: il direttore de Il Giornale, Mario Giordano, già in puntata e successivamente sulle colonne del quotidiano sostiene che Santoro voglia infangare gli angeli dei soccorsi, ha definito la puntata “Uno spettacolo squallido” e sostiene che il presentatore e i suoi collaboratori, accecati dall’odio e dalla faziosità hanno perso anche il senso di umanità.

Quelle che Giordano definisce “Polemiche Pretestuose” o “Un vergognoso processo alla Protezione civile“, non sono piaciute a Maurizio Gasparri che parla di “Scempio continuo della verità”, al Premier Silvio Berlusconi che sostiene che:”La televisione pubblica che non si può comportare in un modo simile” e nemmeno al Presidente della camera Gianfranco Fini, che definisce la trasmissione semplicemente indecente, perché specula sulla tragedia. Fini, poi, parla per tutti:

Mike Bongiorno prima farà ospitate alla Rai poi si trasferirà su Sky

Non si placa il tormentone sul futuro lavorativo dell’ormai ottantacinquenne Mike Bongiorno: uno dei padri della televisione italiana (26 anni in Rai, 29 a Mediaset), dopo aver sbugiardato coloro che l’hanno accusato di aver tradito l’azienda di Berlusconi, comparendo in uno spot del Fiorello Show, il futuro programma di punta della tv pseudogeneralista di Murdoch, Sky Uno, sottolineando di non avere più un contratto con Mediaset dalla fine del 2008 ha parlato del suo futuro.

Mike, per non farsi mancare nulla, prima farà qualche ospitata in Rai, a X Factor martedì (mentre su Canale 5 andrà in onda la finalissima, di uno dei programmi di punta, Amici), a I raccomandati venerdì e a Domenica in nel weekend, poi sarà in diretta telefonica con la puntata inaugurale del Fiorello Show di Sky il 2 aprile.

Nessuno mi ha chiamato, sono tre mesi che aspetto, spero di sapere cosa è successo, me lo dica lei. [… ] Io non ho una spiegazione. So solo che ho chiesto alla direzione di Mediaset di parlare con loro, ma nessuno mi ha richiamato. Silvio Berlusconi? Lui è impegnato in tante cose… Quanto a Piersilvio: è più di un anno che non lo sento, non mi ricordo più neanche quando è stata l’ultima volta. Noi a Mediaset siamo professionisti: ognuno fa il suo programma. Mai avuto problemi. Sono rimasto tranquillo per tre mesi, poi visto che non ho avuto nessun cenno, mi sono sentito libero.

Presidenza RAI, tra i candidati anche Enrico Mentana e Paolo Ruffini

Torniamo ad occuparci della presidenza della RAI, perché dopo il rifiuto di De Bortoli, il segretario del PD Dario Franceschini aveva promesso di proporre dei candidati (oggi però ad Uno Mattina ha detto”Senza fare alcuna rosa, perché deve essere una trattativa pubblica e trasparente, seppur faticosa”) al Presidente del Consiglio Silvio Belusconi , per riuscire a giungere alla decisione entro una settimana, ovvero per mercoledì 18 marzo, perché a quella data è stata rinviata l’assemblea dei soci RAI, prevista inizialmente per oggi, che doveva ufficializzare il nuovo presidente.

Il nome più sostenuto, quello del presidente uscente Claudio Petruccioli è già stato scartato dal Premier, che ha spiegato che, seppur stimi la persona e il suo operato, alla RAI c’è bisogno di rinnovamento. Contro il veto di Berlusconi, però, si sono schierati gli esponenti della maggioranza Domenico Nania e Ignaziola La Russa, e quelli dell’opposizione Pier Ferdinando Casini, Paolo Gentiloni e Fabrizio Morri.

Caso Mentana: dove andrà il giornalista? Chi è con lui e chi contro? Cosa ci sarà al posto di Matrix?

Torniamo ad occuparci delle dimissioni di Enrico Mentana e della sospensione di Matrix, per riferirvi i commenti riguardo la decisione del giornalista e le possibili strategie future di Canale 5.

A favore di Mentana si schierano i giornalisti di Tg5 e Videonews, che sciopereranno il 17 febbraio, il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick (“Lunedì sera in Italia si è consumato qualcosa di molto critico, che dovrebbe far pensare tutti, eppure continuava ad andare in onda il Grande Fratello”), Gad Lerner (“Colgo l’occasione per ribadire la mia piena solidarietà a Enrico Mentana che ha comiputo una scelta netta, chiara, dignitosa. La fretta con cui Mediaset ha accolto le sue dimissioni, estendendole dalla direzione editoriale alla soppressione di Matrix non fa onore a quell’azienda che deve moltissimo a Mentana. L’ottusità purtroppo miete sempre più vittime nel sistema televisivo italiano”) e buona parte del pubblico che su blog e forum scrivono messaggi di solidarietà al giornalista.

Fiorello a Sky, capitolo 2: Del Noce cerca di trattenerlo, Berlusconi lo vorrebbe a Mediaset

Tutti vogliono Fiorello: dopo le voci, che vogliono lo showman a Sky, la Rai vorrebbe riconfermarlo, mentre per Mediaset, anche se sono solo voci, è sceso in campo Silvio Berlusconi.

Fabrizio Del Noce, subito dopo aver ricevuto la notizia ha subito voluto precisare che non ci sono trattative finite male o rotture tra la Rai e Fiorello, ma soltanto scelte personali dell’uomo (fonte Ansa):

Se Fiorello sceglie di fare un’esperienza su una pay tv, cerca altri generi di stimoli. Non so quanto questa fase possa durare. Certamente spiace se il rapporto si interrompe.

Oggi, intanto, Berlusconi ha incontrato lo showman, che ha iniziato la sua carriera a Mediaset e l’ha scherzosamente rimproverato per la trattativa con sky (“Che fai passi al nemico?”). Fiorello, intercettato dai giornalisti, mentre usciva da palazzo Grazioli, ha detto:

Silvio Berlusconi attacca Murdoch e nel frattempo ci entra in società!

Guardate bene l’uomo nella foto: lui è Rupert Murdoch, uno straniero che viene a portarci via i soldi. Murdoch non è Robin Hood, non è un Santo, ma da quando ha lanciato le pubblicità contro l’innalzamento (il raddoppio) dell’IVA alle Pay Tv, è diventato il nemico numero uno di Silvio Berlusconi (eppure fino a qualche tempo fa, avevano rapporti cordiali). Così almeno parrebbe dalle ultime dichiarazioni del Premier, che dice di lui:

E’ monopolista del satellite, non ha limiti di pubblicità, è posseduta da un cittadino straniero che si porta via tutti i soldi e che mi sembra abbia ancora privilegi tali da poter essere non contento ma supercontento.

Non tutti possono apprezzare la nuova uscita di Berlusconi, che sfiora il razzismo (cosa dovrebbero dire gli spagnoli, che se lo ritrovano proprietario di Telecinco?), perché non tutti sanno che il 25 novembre Finivest si è alleata con Murdoch, acquistando il 3,1% di Premiere la Pay Tv tedesca!

Iva sulle Pay Tv: Piersilvio Berlusconi contro il padre per danni futuri

Se non fosse una questione tutta italiana, ci sarebbe da ridere, invece, visto che con l’aumento al 20% dell’Iva sulle pay tv ci rimetteranno tutti gli abbonati di Sky (e qualcuno di Mediaset Premium), c’è da strapparsi i capelli: Piersilvio Berlusconi attacca la decisione del padre e definisce il conflitto d’interessi come conflitto d’interessi al contrario.

Piersilvio, nell’intervista ai margini della presentazione del Chiambretti Night, dice di più e, non potendo parlare di ingenti danni nel presente (la fetta più grande del loro mercato è fatto dalle carte ricaricabili e non dagli abbonamenti), fa riferimento a quelli ipotetici futuri.

Prima delle riflessioni di rito vediamo cosa ha detto all’apcom (attenzione ai grassetti!):

Aumento IVA Sky : l’emittente non è d’accordo e lancia uno spot

C’è grossa crisi, e non c’è niente di meglio di qualche imposta bassa con aliquote agevolate per i consumatori. Il problema riguarda proprio i tipi di servizio a cui deve essere applicata tale aliquota; dal 4% al 10% è toccato a beni alimentari e sanità.

Anche ristrutturazione di abitazioni e acquisto della prima casa sono agevolati, così come il diritto all’informazione, che vede l’IVA scendere al 4% per i giornali e notiziari quotidiani e per i libri.

Anche la cultura viene incentivata, con un bel 10 % per gli spettacoli teatrali. L’argomentazione di Adiconsum riguarda il fatto che la cultura è cultura, ovunque ci si trovi: al cinema, in teatro o a casa propria: perchè mai l’IVA quindi dovrebbe schizzare al 20 % quando si parla di eventi sportivi o culturali come film trasmessi da una pay tv?

Iva aumentata sulle Pay tv – Ilaria D’amico lo spiega in diretta. Il video

Sky non ci sta e prevede di mobilitare i suoi utenti; il presidente del consiglio Silvio Berlusconi rigetta le accuse di conflitto di interessi. Tanta carne al fuoco, tanto caos e alla fine chi ci rimetterà? L’utente finale, cioè tutti coloro che hanno un abbonamento con Sky.

Andiamo con ordine e cerchiamo di far chiarezza (cosa che ha tentato di fare anche Ilaria D’Amico in diretta televisiva parlando dell’aumento a Sky Calcio Show, di cui vi proponiamo il video dopo il salto). Prima di trarre conclusioni parziali vediamo cosa dicono le parti. Partiamo dalla base: cosa prevede la legge? Lo spiega bene Il sole 24 ore:

Il provvedimento prevede l’abolizione dell’Iva agevolata al 10% per la pay tv satellitare e via Internet e il loro rientro nell’Iva ordinaria al 20 per cento. Si trattava di una misura varata con la legge 507/95, che concedeva l’Iva agevolata agli abbonamenti per segnali criptati, poi precisata nel ‘97 a favore degli abbonamenti satellitari e via cavo. Una misura, insomma, che intendeva incentivare lo sviluppo dei nuovi media. Sky non dà cifre ufficiali ma fonti attendibili stimano in circa 270 milioni di euro annui l’aggravio dovuto al raddoppio dell’Iva sui suoi abbonamenti.

Discussioni in tv: Berlusconi litiga con Epifani, Capezzone con Travaglio. Intanto fanno pace Zenga e Varriale

In televisione, purtroppo, le immagini più nuove, sono quelle delle liti, che vengono fatte durante i programmi di attualità politica e calcistica.

Vi abbiamo già raccontato della lite tra il presentatore di Stadio Sprint, Enrico Varriale e l’allenatore del Catania Walter Zenga: prima di offrirvi i filmati di ciò che si sono detti a Otto e mezzo il giornalista Marco Travaglio e l’onorevole Daniele Capezzone (questa volta poco onorevole) e quello che è successo ieri sera su Raidue a Ballarò, tra il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, il segretario della CGL Guglielmo Epifani e l’onorevole Pier Luigi Bersani, sotto la vigilanza di Giovanni Floris, vogliamo informarvi sulla lieta conclusione della vicenda Varriale – Zenga.