Gente di Mare, I raccomandati, Antonella Clerici, Emilio Solfrizzi, Elisabetta Canalis, Sabrina Nobile, Lorella Landi: novità

Qualcosa si muove nel panorama televisivo italiano. Come sempre, non perdiamo tempo e cominciamo subito: la terza serie della fiction di Raiuno Gente di Mare non verrà più girata in Calabria, ma all’Isola d’Elba. Ad annunciarlo è stato il presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà, che ha definito la fiction un importante modo per lanciare e rilanciare le mete turistiche. I quindici nuovi episodi saranno girati tra aprile e novembre.

Rimaniamo in casa Rai: I raccomandati non sarà più uno show condotto da Carlo Conti, ma da Max Giusti, che ha scavalcato Eleonora Daniele nella corsa per il posto vacante. La Daniele visti i buoni risultati di Ciak si canta, potrebbe provare a soffiare il posto di presentatrice de Il treno dei desideri a Caterina Balivo. Nel frattempo Lorella Landi potrebbe essere la sostituta proprio di Eleonora a Unomattina.

Antonella Clerici, intanto, dalle colonne di Tu avvisa le usurpatrici dei suoi programmi (o presunte tali), che lei un mese dopo il parto tornerà a condurre Ti lascio una canzone e pure La prova del cuoco (avvisata Elisa Isoardi).

Le Iene: 12 anni di successi (e censure)

E dodici! Si è conclusa ieri sera su Italia 1 l’ennesima edizione de Le Iene. Nato nel 1996 il programma ideato da Davide Parenti, può essere senz’altro definito il più irriverente e dissacrante della televisione italiana, tanto che non sarebbe sbagliato ritenere gli ascolti di una certa consistenza (punte di oltre 4 milioni di telespettatori), oltre all’efficacia delle inchieste proposte, alla base di ogni successiva, nonché faticosa, riconferma nel palinsesto della cosiddetta rete giovane tra i canali Mediaset.

Anche nell’edizione 2007 – 2008, proprio a seguito dei servizi privi di censure e di ogni possibile remora nei confronti del potere politico, non sono mancati i motivi di attrito con la dirigenza, come nel caso dell’inchiesta di Alessandro Sortino su Clemente Mastella e suo figlio, sfociata nelle dimissioni del conduttore per il divieto di messa in onda, o lo spostamento della puntata del venerdì prima di Pasqua a quello successivo giustificata dal direttore Luca Tiraboschi con l’affermazione:“All’interno ci sono due inchieste, lunghe, scabrose e cariche di dettagli che giudico troppo estreme per essere trasmesse nella serata di Venerdi’ Santo“.

In molti hanno ravvisato in questa scelta, il tentativo di non ferire la sensibilità di un certo elettorato di area cattolica che di li a poco si sarebbe recato alle urne. E che dire dell’inchiesta, mai andata in onda, che nel 2006 destò scalpore sul test antidroga a 50 parlamentari? Oppure di quella realizzata quest’anno da Luigi Pellazza, sui preti pedofili?