Questa sera su La7 una porzione extra di Enrico Mentana con “Bersaglio Mobile“. Il giornalista ha deciso di affrontare in prima serata la questione dell’arresto,
Paolo Ruffini commenta i risultati dal suo insediamento sulla poltrona di neo direttore de La7 (Fonte Repubblica):
Se guardiamo agli ascolti La7 e’ gia’ il Terzo Polo. Ci sono giorni in cui e’ la terza rete. Ci sono già telespettatori per cui è già la prima scelta. Il palinsesto non e’ menu del giorno e’ un progetto. Nel 2010 La 7 faceva il 2.7% di share nell’intera giornata, ora fa il 4,7%. A novembre in prime time siamo al 6%.
Il neo direttore de La 7, Paolo Ruffini ha illustrato il suo piano editoriale per la nuova stagione tv (Fonte La Stampa):
La sfida è entusiasmante. Sono in una rete dove si ha l’ambizione di affrontare i grandi, Davide e Golia, davvero. D’altronde le sfide si vincono anche, venerdì Crozza ha battuto, con uno spettacolo praticamente teatrale, costruito in tv, Canale 5, Raidue, Raitre. Anche Formigli con Piazzapulita va benissimo. Sono successi di cui mi posso vantare perché i palinsesti in onda adesso non li ho decisi io.
Uno speciale firmato da Enrico Mentana e da Roberto Saviano da mandare in onda ad ottobre su La7. E’ l’idea che Lillo Tombolini, direttore di rete uscente (al suo posto arriverà, come noto, Paolo Ruffini), ha dichiarato di essere in discussione in questi giorni. Si tratterebbe dell’esordio dello scrittore di Gomorra su La7, in attesa delle quattro puntate speciali previste sulla rete di Telecom Italia Media con Fabio Fazio da maggio 2012.
Giovanni Stellaparla dei nuovi volti di La7 e diMichele Santoro in un’intervista rilasciata a Il Giornale. L’amministratore delegato inizia spiegando i motivi che hanno precluso l’arrivo dell’ex conduttore di Annozero sulla rete Telecom Italia Media:
Come riportato in un articolo de Il Giornale, dietro l’ingaggio da parte di La7 di Roberto Saviano e Paolo Ruffini, ci sarebbe la mano dell’agente Beppe Caschetto.
Sarah Varetto, la neodirettrice di SkyTg24, sogna Roberto Saviano e Giuliano Ferrara. Tranquilli, non stiamo parlando di sogni erotici, la moglie di Salvo Sottile vorrebbe all’interno del suo telegiornale due personaggi diametralmente opposti del giornalismo italiano, come ha dichiarato lei stessa a Sette:
Vorrei Roberto Saviano per una rubrica quotidiana e Giuliano Ferrara per un approfondimento settimanale.
In merito alla sua nomina dichiara che non c’è proprio nulla di cui stupirsi:
Paolo Conti, su Il mattino, dà conto del luglio di fuoco che si prospetta per Lorenza Lei, direttore generale della Rai. A scaldare queste settimane sono diverse vicende, a partire da quelle che saranno discusse nel Consiglio di amministrazione del prossimo 7 luglio.
La notizia più clamorosa potrebbe essere quella di un ritorno in Rai di Michele Santoro (in verità, ancora oggi, e fino a fine mese, è un dipendente Rai). Il presidente della Rai, Paolo Garimberti, nel caso in cui l’ufficio legale del servizio pubblico dovesse dichiarare l’accordo siglato da Santoro con la dirigenza generale per la sua fuoriuscita dalla Rai di competenza del Consiglio di amministrazione, potrebbe votare a favore del ritorno nell’azienda pubblica del giornalista salernitano. Farebbero lo stesso i tre consiglieri di centrosinistra (Rizzo Nervo, Giorgio van Straten per il Pd e Rodolfo de Laurentiis per l’Udc). Esiste anche la possibilità che alcuni rappresentanti della maggioranza in consiglio votina alla stessa maniera per evitare un ulteriore multa da parte della Corte dei Conti (dopo quella inflitta per il contratto dell’ex dg della Rai Alfredo Meocci).
L’espressoieri ha svelato nuove intercettazioni telefoniche attinenti alla vicenda P4 e Luigi Bisignani.
Tra le altre, sono due quelle meritevoli di essere riportate in questa sede. In entrambe il faccendiere arrestato il 15 giugno scorso parla al telefono con Mauro Masi, direttore generale della Rai (recentemente sostituito da Lorenza Lei).
E’ il 9 novembre 2010. Il giorno prima del dialogo telefonico tra Bisignani e Masi, è andata in onda la prima puntata di Vieni via con me condotta da Fabio Fazio con Roberto Saviano. Dopo il salto potete leggere le parole che si scambiano i due intorno alle ore 9 del 9 novembre, prima che i dati Auditel siano resi noti:
Nessun timore per Gad Lerner in merito all’arrivo di Fabio Fazio, Roberto Saviano e Michele Santoro (quest’ultimo caso è ancora da verificare) a La7. L’ex direttore del Tg1 ha dichiarato ai microfoni di Maria Volpe del Corriere di attendere con impazienza l’arrivo dei nuovi acquisti:
Non vedo l’ora che vengano Santoro, Fazio, Saviano, per tornami a occupare di religione, filosofia, storia. Questo è vero non è uno scherzo, è verissimo che questo nuovo flusso di pubblico così importante mi ha costretto a tenerne conto e a seguire l’attualità stretta più di quanto non abbia fatto nel passato. Sono però convinto che se L’infedele e La7 hanno credibilità nel raccontare l’oggi, quello che accade oggi, è perché i telespettatori sanno che ci siamo occupati di controriforma, dell’anima, di San Carlo Borromeo, di mistica, medievale femminile, cioè che dietro c’è un retroterra culturale in cui non gli abbiamo mai trattati come dei coglioni. Non abbiamo mai pensato che il pubblico è ignorante, che dovesse sempre avere davanti a se gli stessi personaggi della commedia dell’arte, che fanno finta di essere esperti in tutto, la solita compagnia del giro dei talk show televisivi. Gli abbiamo trattati con rispetto, dicendogli “siete c’è gente che ha voglia di fare uno sforzo insieme a noi, di studiare, di capire una realtà complicata”. E oggi, di nuovo, raccogliamo i frutti.
Domani mattina a Milano La7 presenterà i palinsesti autunnali e l’amministratore delegato di Telecom Italia Media Giovanni Stella annuncerà i propri colpi di mercato.
Secondo Carlo Teccce de Il fattodifficilmente la sorpresa sarà Michele Santoro, dato che la trattativa è ferma (e che alcuni consiglieri della Rai starebbero cercando in extremis di riportare su Raidue con Annozero). Il pezzo grosso, che potrebbe far brillare gli occhi agli inserzionisti, dovrebbe essere Roberto Saviano: allo scrittore sarebbe stato proposto un programma in cinque puntate e da maggio, quando Fabio Fazio avrà finito la stagione di Che tempo che fa, quattro puntate di Vieni via con me.
Maurizio Costanzo è intervenuto questo pomeriggio in apertura del suo programma quotidiano su Raiduein merito alla soppressione dello show di Vittorio Sgarbi, deciso dalla Rai a causa dei bassi ascolti. L’anchorman ha esordito con queste parole:
Devo confessarvi che io in genere mi annoio guardando la televisione forse perché ne ho vista e fatta tanto. Ieri non mi sono annoiato, anche se è andato malissimo.
Pierluigi Diaco, compagno di avventura del giornalista, ha aggiunto, entusiasta:
Nel nuovo piano di ridefinizione dei palinsesti Rai studiato da Mauro Masi (che tiene conto dei costi produttivi e dei compensi per ogni singolo programma), Raitre rischia di essere completamente schiacciata da logiche aziendali che non tengono conto del parere dei telespettatori. Programmi di punta della rete come Ballarò, Che tempo che fa e Report temono di andare incontro ad un destino infausto in base ai tagli per la nuova stagione tv. Analizziamo i singoli casi, rifacendoci alle cifre riportate da Il Giornale:
Ballarò: “la clausola paracadute” stabilita da Giovanni Floris (che guadagna 550mila euro annui) come collaboratore esterno Rai, prevede che in caso di chiusura della sua trasmissione, il giornalista venga assunto come caporedattore. L’approfondimento politico del martedì sera costa quasi 100mila euro a puntata per una spesa complessiva 4,1 milioni di euro per un’intera stagione (43 appuntamenti).
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