Mediaset Premium acquisisce i diritti della Champions fino al 2012

Novità per i tifosi di calcio: dopo la Rai, anche Mediaset Premium si è accaparrata i diritti della Champions League fino al 2012.

In questo modo rimangono inalterate le modalità di fruizione della Champions per i tifosi, che potranno seguire sulla Rai una partita in chiaro il mercoledì, oltre che gli highlights di tutte le gare il martedì e il mercoledì in seconda serata e potranno guardare, a pagamento, ogni match, sia su Sky, che su Mediaset Premium.

Soddisfatto Pier Silvio Berlusconi, che dice:

La Rai aumenta il canone: disilluse le attese, ma noi ve l’avevamo detto più di un mese fa

La Rai ha deciso di aumentare il canone di 1,5 euro rispetto a quello passato: tutti si dicono sorpresi, perché il Governo proclamava di voler bloccare tutti gli aumenti automatici (e quando mai?), tranne noi, che il 25 ottobre, vi riportammo una notizia data da The Hollywood Reporter, dove si parlava esplicitamente della richiesta di aumento del canone.

Il problema, semmai, è vedere come ad una notizia snobbata dai più, sia seguita quella propagandistica del governo e come questa possa essere facilmente disillusa. Lo spiega il Codacons, che ha rilasciato una nota ufficiale, nella quale annuncia di voler proporre un ricorso al Tar e poi azzarda la proposta: perché non esentare gli 8 milioni di italiani più poveri dal pagare il canone? (Semplice, perché poi la Rai chiude bottega).

Eccovi la nota ufficiale del Codacons:

Festival di Sanremo, film su Moana Pozzi, Centrovetrine, novità prenatalizie

Arrivano novità prefestive per tutti gli amanti della rubrica prossimamente in tv. Come sempre, cominciamo subito: Fabrizio Del Noce ha tirato le somme dei sui 6 anni in Rai. Il direttore di Raiuno dopo essersi vantato di aver lanciato 50 nuovi format e 15 numeri zero (totale 65 in 72 mesi, nemmeno uno al mese e bisognerebbe poi valutarne la qualità…), traccia le linee per il futuro (più mini-serie evento, più fiction inglese da rivendere all’estero) e mette in guardia Sanremo (di cui sarà diramata la lista dei cantanti in gara settimana prossima): se Bonolis fallisce si chiude (“Tutto può nascere e crescere, ma anche morire: se qualcosa non va, si deve fermare”). Si stanno schiarendo, nel frattempo, le nubi sul problema dei rimborsi alle Proposte 2009: la Rai li rivedrà, seppur in una percentuale limitata, ma tale da dare attenzione al settore.

I prossimi programmi di Raiuno: di sicuro torna Andriano Celentano (in primavera), probabilmente ci sarà uno speciale di Christian De Sica e forse arriverà un programma con Simona Ventura e uno show di Gigi Proietti.

Champions League sulla Rai fino al 2012, ma intanto scoppia la polemica

 La Rai continuerà fino al 2012 ad avere i diritti per gli highlights di tutte le partite della Champions League, più una partita in diretta al mercoledì: la tv di stato, non avendo più concorrenti (Mediaset si è buttata sul digitale per far concorrenza a Sky), avrà ancora tutto lo sport in chiaro della tv (escluso il moto mondiale).

Festeggia il Direttore Genereale Cappon, che dice (attenzione alle parole, che vi segnalo in grassetto, perché meriteranno una riflessione alla fine):

Con questa operazione abbiamo completato il nostro bouquet di calcio in chiaro che è ricchissimo, il più ricco che la Rai abbia mai avuto negli ultimi anni. Sicuramente è il più ricco d’Italia. La soddisfazione è doppia perché quest’anno la Rai sul calcio ha fatto l’en plein: oltre alla Champions abbiamo ripreso i diritti per Serie A e B e confermato quelli per la Coppa Italia. Con quest’offerta così completa la Rai riafferma il proprio ruolo di servizio pubblico, un servizio pubblico capace di offrire a tutti i cittadini i migliori eventi sportivi a disposizione. Voglio sottolineare un ultimo, non piccolo, particolare: abbiamo riportato il calcio in chiaro in Rai risparmiando decine di milioni di euro e spendendo circa la metà rispetto a quanto era stato fatto in passato. Questo dimostra che si possono e si devono coniugare qualità e rigore gestionale.

Tv generalista: poche idee, tanto successo

L’operazione è riuscita ma il malato è morto!“, parafrasando il principe De Curtis, in arte Totò, con una battuta tratta da uno dei suoi esilaranti film, siamo riusciti a dare l’idea dello stato di salute della tv nostrana, assediata dalle nuove tecnologie, internet in testa, ma sempre al primo posto nella classifica di gradimento degli italiani, come certifica una recente indagine del Censis.

I canali televisivi tradizionali sono seguiti dall’85,6% dei cittadini, mentre in Francia la percentuale è del 91% in Gran Bretagna scende al 79,3% e in Germania al 49,7%. Tuttavia, il 20,6% degli italiani guarda abitualmente la tv satellitare e il 7,7% usa il digitale terrestre, come dire che nonostante l‘avvento di degne alternative sotto tutti i punti di vista, leggi qualità dell’immagine grazie al digitale, ma anche di contenuti come le prime dei film, l’italiano medio preferisce accostarsi alla tradizione, un po’ per scelta ma anche per necessità.

Se è vero infatti che la tv generalista sia ormai endemicamente incapace di esprimere il benché minimo barlume di novità, è altrettanto vero che forte di una lunga tradizione alle spalle gode ancora delle aspettative del pubblico medio perché quanto di più economico sia ancora a disposizione. Le prime tv sulla Rai o Mediaset, sono ormai una chimera, la ripetitività delle programmazioni strette dalle logiche commerciali un’offesa all’intelligenza umana, ma la scelta si rivela ancora vincente.

Lampi di genio, da Lunedì su Rai Edu 1 alle 11.30

La Rai ci propone un nuovo modo di educare i bambini alla scienza e alla storia sul canale satellitare Rai Edu 1 : da lunedì 9 dicembre sino al 29 dello stesso mese (ed ogni martedì e mercoledì), alle 11.30, saremo in compagnia del programma Lampi di genio (replicato su Raitre  da sabato 27 dicembre al 3 gennaio).

Verranno presentati i dieci personaggi più imponenti della scienza: Archimede, Ippocrate, Leonardo da Vinci, Galileo Galilei, Antoine Lavoisier, Alessandro Volta, Charles Darwin, Gregor Mendel, Isaac Newton e Albert Einstein.

Insieme a questa celebrità i bambini dai 5 ai 12 anni saranno protagonisti del nuovo programma tv condotto da Luca Novelli, diretto da Enrico Rimoldi e curato da Renzo Salvi: i dieci geni della nostra storia saranno i big della trasmissione, attraverso le animazioni di Luca Novelli, ed i bambini saranno i loro compagni di viaggio nel tempo, nello studio virtuale del Centro di Produzioni Tv della Rai a Milano.

Buone Feste: la campagna 2009 del rinnovo del canone

Da oggi, fino a fine gennaio sei personaggi storici faranno gli onori di casa sulla Rai, prima per augurare buone feste, poi per ricordare di pagare il canone: la campagna firmata da Alessandro D’Alatri, vedrà protagonisti niente di meno che Adamo ed Eva, Dante, Galileo, Robespierre, Napoleone e Marx.

I personaggi, nei teaser di Natale (di 16 secondi di durata) scrivono a Babbo Natale, sulle note di Jingle Bell contestualizzato all’epoca di appartenenza (ad esempio ad accompagnare dante ci saranno liuti e mandole, mentre per Marx ci sarà come sottofondo i cori socialisti), per poter avere in dono un televisore, che gli permetta di seguire i programmi Rai.

Tv italiana: invecchiata e riciclata?

La tv è lo specchio del Paese dove viene diffusa, noi ne siamo fermamente convinti, per cui niente di strano se in questi ultimi tempi si fa un gran parlare del progressivo invecchiamento dei programmi televisivi ma anche di coloro che li conducono, immagine speculare di un’ Italia che da sempre consegna i propri pilastri istituzionali e dirigenziali a persone che proprio giovani non sono.

C’aveva pensato Fiorello, qualche tempo fa a dar fuoco alle polveri con il suo caustico commento: “Siamo alla televisione di quarant’anni fa. Ci dovrebbe essere una legge che vieta di ripetere una formula per più di tre volte… Io ora guardo soprattutto calcio. Non è snobismo. I reality li vedevo, ma poi stufano. Per questo ho interrotto Viva Radio2, preferisco smettere quando un programma è ancora al massimo, prima che qualcuno si stufi“.

Inevitabile la levata di scudi dei diretti interessati tra cui Pippo Baudo: “Quella sollevata da Fiorello è una querelle vecchissima che ciclicamente ritorna. Noi comunque, siamo dei temerari e continuiamo a fare tv, nonostante molti dicono che non si dovrebbe. Certo, ognuno di noi ha il dovere di cercare di rinnovarsi e di innalzare la qualità di quello che propone“.

Auditel: nel periodo di garanzia vince la Rai su Mediaset. Entrambi, però, leggono a modo loro i risultati

Il periodo di garanzia autunnale (14 settembre 2008 – 29 novembre 2008) è finito e, ovviamente, tutti si dicono vincitori e ognuno legge i dati a modo proprio. La verità è questa: la Rai ha vinto sia nel prime time (tra l’altro Raiuno è stata la rete più seguita), che nell’intera giornata, mentre Mediaset è rimasta a bocca asciutta.

Prima di lasciarvi ai comunicati stampa di Rai e Mediaset (attenzione, leggete bene il periodo che prende in considerazione, che NON corrisponde al periodo di garanzia!), vediamo i dati più importanti, quelli della prima serata, da una fonte più obiettiva, il post del blog di Antonio Genna (che merita il link!).

Ecco i colpi di scena: Raiuno vince perché Canale 5 peggiora di più della rete ammiraglia Rai (Raiuno passa dal 22,49% di share al 22,18%, mentre Canale 5 perde più di 2 punti percentuali dal 22,74% al 20,66%!); la vittoria della prima serata Rai (44,56% di share contro il 39,14% di Mediaset) è merito di Raidue che sale dall’11,38% al 12,24%; Italia 1 incrementa il suo pubblico (bene l’idea de La Talpa più le serie televisive), dal 9,22% del 2007 al 10,45% del 2008; Migliorano La7 (+0,21%), i canali terrestri (+0,39%) e i canali satellitari (+0,82%).

Telebiella: la prima tv libera italiana

Telebiella, è riconosciuta all’unanimita come la prima emittente libera nata in Italia, sorta da un’idea del regista Rai Giuseppe Sacchi, le trasmissioni iniziano ufficialmente il 15 dicembre 1972, in uno scantinato in via XX Settembre a Biella e in breve tempo diviene un emittente molto apprezzata. Fra le prime annunciatrici c’era Ivana Ramella, moglie di Sacchi, successivamente entrano a far parte della “squadra” Bruno Lauzi, Enzo Tortora e Beppe Recchia, grande e stimato regista della tv di stato.

Fin dall’inizio la programmazione dell’emittente si distingue per la forte connotazione locale, anticipando quella che sarà la prerogativa di Raitre. Il pubblico diviene una componente fondamentale con la partecipazione diretta ai programmi stessi, dove si distinguono comici destinati a diventare famosi come Ezio Greggio senza dimenticare il significativo apporto dato da altri personaggi “transfughi” della Rai come Daniele Piombi, Memo Remigi, Anna Maria Rizzoli, Febo Conti.

Punto di forza dell’emittente, si diceva, l’informazione locale, dal 1973 inizia un telegiornale di circa 50 minuti in onda tutti i giorni alle 19.30. Il pubblico nazionale comincia ad accorgersi di Telebiella grazie anche all’apporto non indifferente dell’allora direttore di Tv Sorrisi e Canzoni, Gigi Vesigna che pubblica e questo può essere definito un altro primato dell’emittente, l’intero palinsesto sul suo giornale, destando non poco clamore. Bisogna considerare che negli anni ’70 l’emittenza locale radiotelevisiva era fuorilegge avendo la Rai il monopolio delle trasmissioni, ma intanto le tv e le radio cominciano a nascere sempre più numerose.

Community, il portale della discussione intelligente, tutti i pomeriggi su All Music

 Oramai giunto alla sua terza stagione, il programma di All Music, Community, che va in onda ogni pomeriggio dalle 14 alle 15, coinvolge sempre più persone.

I conduttori sono gli storici Ivan e Valeria con l’aggiunta, da questo anno, del rompiscatole Niccolò, il Virgilio della situazione, che cercherà di fare da collegamento tra mondo esterno e gli studi televisivi dove il programma viene trasmesso.

Niccolò è posizionato al di fuori dello studio, di fronte al mega schermo, con persone che si fermano lì, perché amanti della trasmissione, o per pura curiosità.  A chi si dimostra un vero fan, viene data la possibilità di entrare in trasmissione a conoscere gli ospiti del giorno.

Pippo Baudo sospeso. Panariello, Boldi, Pino Caruso: nuovi progetti

Arrivano novità dal mondo della televisione. Cominciamo subito: per Pippo Baudo non è un buon momento, tanto che, mentre il suo programma Serata d’onore rischia la cancellazione, l’ordine dei giornalisti della Sicilia ha sospeso, per un anno, il conduttore, iscritto come giornalista pubblicista, per aver partecipato a spot pubblicitari (cosa che fa da quaranta anni).

Giorgio Panariello sta preparando uno spettacolo televisivo in collaborazione con il regista del Cirque du Soleil, Franco Dragone. La trasmissione, che vuole rilanciare il genere del varietà, andrà in onda, non prima di un anno e mezzo sulla Rai.

Troppa politica nei telegiornali Rai?

Troppa politica nei Tg Rai? Nel caso non ne foste ancora certi, ci ha pensato l’Osservatorio di Pavia a diradare ogni ragionevole dubbio con l’indagine “Politica e giornalismo nei telegiornali Rai“. I ricercatori dell’Osservatorio, hanno analizzato 14 edizioni di Tg italiani ed Europei. Su due settimane prese in considerazione più di un terzo dei 3 Tg Rai (34,8%) è stato dedicato alla pagina politica, contro meno della metà dei 4 maggiori network europei (16,5%) tra cui Bbc e France 2.

La conclusione a cui si è arrivati è che i Tg del servizio pubblico italiano dedicano, in ogni edizione, almeno 10 minuti alla politica, raccontando le intenzioni dei politici, mentre quelli europei ne riportano le azioni, escludendo notizie politiche in mancanza di eventi rilevanti, senza contare che nei nostri Telegiornali viene dato ampio spazio alla cronaca parlamentare, cosa che all’estero non accade.

I diretti interessati (i direttori dei tg) non hanno fatto altro che prendere nota dei risultati venuti fuori da questa indagine, cosi come i massimi dirigenti Rai tra cui il dg Claudio Cappon: “ I dati non sono sorprendenti Se ci comportassimo come altri paesi, saremmo censurati. In Italia ci sono diverse priorità e diversi parametri. Se facciamo un’informazione unipolare, non possiamo fare il contradditorio: dobbiamo metterci d’accordo su cosa si vuole dal servizio pubblico“. Mentre il presidente Claudio Petruccioli afferma come sia necessario: “mettere a punto parametri per leggere e valutare la qualità, il tipo di offerta e di informazione che si da’ sulla politica, specie in una fase come questa in cui l’azienda Rai è decisa ad intervenire sull’offerta con novità strutturali molto rilevanti“.

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Telenorba: una grande realtà del Mezzogiorno

Il più importante gruppo radiotelevisivo del Mezzogiorno, Telenorba, venne fondato ufficialmente nel 1976 dall’attuale presidente Luca Montrone. Nei 30 anni di vita ha ospitato nei suoi studi molti personaggi celebri o destinati a divenirlo come Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, che sugli schermi dell’emittente barese hanno dato vita al duo comico dei Toti e Tata.

In particolare la tv di Conversano si è sempre distinta per il valore dato all’attività giornalistica unita ad un forte radicamento sul territorio, caratteristica che le ha permesso di ricevere numerose onoreficienze come il Premio giornalistico Saint Vincent (nel 1999 e nel 2000), il Premio Cronista dell’anno (2000), il Premio Natale UCSI Verona (2001).

Nel 1981 la tv riceve il il Telegatto, la nomination al Prix Europa del 1988, gli Oscar TV del 1992 e 1993, AD Spot Award (nel 1995 e nel 2000). Nel 2004 viene conferito a Telenorba il Premio Saint Vincent di giornalismo e il premio Oscar TV Millecanali: “per la posizione di leadership sempre mantenuta in tanti anni di attività fra le TV locali italiane, con un grande impegno produttivo e la scelta della qualità come cifra costante dell’emittente”.