Rivoluzione digitale: quali prospettive future?

La rivoluzione digitale è partita inarrestabile, sono ormai lontani i tempi in cui scrivevamo di decoder impolverati e privi d’utilità, un periodo di letargia abbastanza lungo a cui ora è seguita un’impennata di vendita dei preziosi apparecchi, unita a un consistente aumento dell’offerta. Il Terzo Rapporto sulla diffusione del Dtt in Europa, ha rivelato che nel nostro Paese sono 6,6 milioni (fonte Auditel) le famiglie dotate di un ricevitore Dtt. Di queste, 4,7 milioni ricevono i canali Dtt pay (Mediaset Premium e La7 Carta+), per una spesa totale stimata in 460 milioni di euro, considerando l’intera offerta nazionale digitale, satellite compreso, questa raggiunge il 53% della popolazione, superando i canali analogici, fermi al 47%.

I fatti parlano da soli il digitale terrestre avrebbe superato Sky, mentre il satellite, unito al digitale è di fatto superiore alla tv tradizionale, un’anticipazione degli scenari futuri sempre più legati a due logiche fondamentali: la qualità del prodotto collegata all’offerta a pagamento. Con il switch off nazionale che si avvicina le famiglie che migreranno dall’analogico al Dtt saranno 7,4 milioni a fine 2009, 16,7 milioni nel 2010, 19,8 milioni nel 2011, fino al 2012. Un bacino d’utenza enorme, a cui le grandi Aziende televisive offriranno un ampia gamma di prodotti free ma soprattutto una ben più appetitosa portata di canali pay.

Già ora la notevole diffusione del digitale terrestre è dovuta esclusivamente alla presenza dei canali sportivi e d’intrattenimento di Mediaset, servizi a pagamento, mentre quelli di libero accesso sono solo 28, oltretutto con le nuove formule di abbonamento l’Azienda di Cologno Monzese punta a una maggiore fidelizzazione del cliente, in attesa di aumentare ancora il numero dei canali pay.

Fiorello a Sky, capitolo 2: Del Noce cerca di trattenerlo, Berlusconi lo vorrebbe a Mediaset

Tutti vogliono Fiorello: dopo le voci, che vogliono lo showman a Sky, la Rai vorrebbe riconfermarlo, mentre per Mediaset, anche se sono solo voci, è sceso in campo Silvio Berlusconi.

Fabrizio Del Noce, subito dopo aver ricevuto la notizia ha subito voluto precisare che non ci sono trattative finite male o rotture tra la Rai e Fiorello, ma soltanto scelte personali dell’uomo (fonte Ansa):

Se Fiorello sceglie di fare un’esperienza su una pay tv, cerca altri generi di stimoli. Non so quanto questa fase possa durare. Certamente spiace se il rapporto si interrompe.

Oggi, intanto, Berlusconi ha incontrato lo showman, che ha iniziato la sua carriera a Mediaset e l’ha scherzosamente rimproverato per la trattativa con sky (“Che fai passi al nemico?”). Fiorello, intercettato dai giornalisti, mentre usciva da palazzo Grazioli, ha detto:

Pregadio attacca Tempera, gli utenti la Rai e intanto Melita e Raffaella trasformano RTV in softporno

Ogni televisione cerca di portare acqua al suo mulino con qualsiasi mezzo, ma ad ogni azione corrisponde una reazione, così: La corrida, che ha sostituito Pregadio con Tempera, perde nella gara con gli ascolti e la decisione ha ancora degli strascichi; la Rai punta sui quiz come Mediaset è viene attaccata; Italia 1 propone Rtv in vesione hot e creerà polemiche.

Partiamo dall’ennesimo capitolo dello scontro Pregadio – La corrida. L’ex direttore d’orchestra parla della trasmissione e del suo successore, Vince Tempera a Tv Sorrisi e Canzoni:

Mi dispiace davvero che gli ascolti de La corrida siano bassi. Quello show è gran parte della mia vita. La mia assenza peserà per lo 0,1% però Vince Tempera, persona che stimo molto, non è tagliato per quel ruolo: è statico, immobile. La Corrida la conosco, la faccio da 40 anni: se l’orchestra non ti guarda mentre dirigi, non ti considera, è la fine. Comunque non credo che Marina Donato sopporterà a lungo un’audience così bassa. Piuttosto chiude. Se mi chiedessero di tornare non potrei che ribadire a malincuore: O io o tempera, ma non lo faranno per orgoglio.

La Rai deve cambiare gli spot, ma festeggia i risultati web, Sky acquista i diritti per i mondiali e scrive ai parlamentari

Tante notizie giungono da Rai e Sky, notizie che, nonostante le presentazioni di tutti i nuovi programmi al via, non si possono trascurare. Partiamo dalla Rai: il garante per la concorrenza ha invitato la televisione pubblica a rifare gli Spot sul canone Rai (e le lettere agli abbonati), perché non ha comunicato ai cittadini, che c’è la possibilità di pagare il canone in due quote semestrali o in tre quadrimestrali. Se non lo sapevate, ora grazie a noi lo sapete.

Nel frattempo la stessa azienda può festeggiare per aver raggiunto i 4,7 milioni di utenti al mese sul suo sito web, che supera il miliardo di pagine viste, anche grazie ai 42 milioni di video erogati (il doppio rispetto al 2007). Tra i siti quello col maggior aumento di visite è quello del Tg1, che raddoppia le pagine. Crescono anche Anno Zero (+127%), il Tg2 (+65%) e il Tg3 (+53%).

Capitolo Sky: mentre la società di Murdoch ha formalizzato l’acquisizione dei diritti per la trasmissione delle prossime due edizioni della Fifa World Cup, la coppa del mondo del 2010 e del 2014 (la rai trasmetterà solo quelle della nazionale italiana e le partite dai quarti in poi), oltre ai diritti della Confederation Cup 2009 e del 2013.

Sanremo 2009, Coppa America, Distretto di Polizia 9, Caterina Balivo, Veronica Maya: novità

La nuova stagione televisiva è appena cominciata è già ci sono interessanti notizie che riguardano il futuro. Come sempre cominciamo subito, partendo dalla Rai: la tv pubblica ha acquistato i diritti di trasmissione televisiva delle regate della Coppa America della Luoi Vuitton Pacific Series, che si svolgeranno ad Aucklan in nuova Zelanda dal 31 gennaio al 14 febbraio prossimi. Non sono previste, ad oggi, dirette.

Capitolo Festival di Sanremo 2009: Paolo Bonolis, presente stasera a Porta a porta insieme a Povia (che vuole trasformare la sua canzone in un film), dice che anche nella 59ma edizione la parola d’ordine sarà “solidarietà”, così come era accaduto nel 2004. Mentre tra gli ospiti ci saranno sicuramente i Queen e gli Easy Star All Stars (i Pearl Jam costano troppo) e possibile, che oltre a Bonolis e Laurenti, sul palco ci siano ogni sera un uomo e una donna.

Tra questi non ci sarà Caterina Balivo, che smentisce personalmente la sua presenza in un’intervista a Leggo, dove si dice sorpresa di non essere stata ringraziata (lei, ma più che altro Festa Italiana) da Raffaella Carrà per la vendita dei biglietti della Lotteria Italia. In compenso la conduttrice, che da stasera torna con Dimmi la verità, dal 24 marzo dovrebbe condurre, al posto di Antonella Clerici, Il treno dei desideri.

Visti in tv: anno nuovo stessi volti

 Prendiamo spunto da un articolo del Corriere della Sera a firma di Aldo Grasso, per fare alcune riflessioni sul mondo televisivo: nel suddetto articolo, il noto critico non riesce a capacitarsi della eccessiva, secondo lui, presenza del “ragionierCarlo Conti, reo d’aver scalzato da ruoli di prestigio come la conduzione di Miss Italia e L’eredità, personaggi del calibro di Fabrizio Frizzi e Amadeus. Il presentatore toscano è divenuto di fatto il viso maschile ufficiale del primo canale Rai, non si capisce in base a quali meriti.

Se dovessimo stare ad indagare su quelle che sono le dinamiche che muovono il mondo televisivo, spesso lontane dal più elementare concetto di meritocrazia, non basterebbero 100 articoli sull’argomento, semmai ci sentiamo di sottolineare ancora una volta, come la televisione italiana, specchio del Paese dove viene proposta, non riesca ad esprimere un minimo di innovazione, almeno attraverso coloro che la tv la fanno.

Venerdì sera ha esordito, dopo una prima puntata di “lancio”, il programma Ciak..si canta condotto da Eleonora Daniele, la “giuria di qualità” il cui compito era quello di votare i video dei cantanti in gara era composta dai soliti noti della televisione: Massimo Giletti, Michele Cucuzza, Fabrizio Frizzi, Lamberto Sposini e Cristiano Malgioglio che consentiteci, un po’ per gli scandali degli anni passati, un po’ per rispetto delle splendide canzoni di Mina scritte in altri tempi, avrebbe fatto bene a dedicarsi a una ben più mesta vita.

Sanremo 59: flop o ritorno alla gloria?

 Con l’avvento del nuovo anno la sottile brezza sanremese comincia a spirare sui palinsesti Rai, a imperversare sui giornali e internet, un venticello lieve percettibile a dir la verità già diversi mesi prima con le anticipazioni sulla kermesse canora, messe in circolazione ad arte nell’intento di creare il giusto clima d’attesa nei confronti di una manifestazione, che negli anni ha perso sempre più la considerazione degli spettatori.

Quest’anno poi la brezza del mattino rischia di trasformarsi in un vento gelido, diciamola tutta: il Festival di Sanremo è all’ultima spiaggia, se dovesse andar male anche la 59ma edizione, per il Festival la sorte sarebbe segnata, il direttore ad interim di Raiuno Fabrizio Del Noce, tempo fa è stato chiaro:”L’edizione del 2009 del Festival di Sanremo sarà un test chiave. Quello che è successo nella passata edizione non può, aziendalmente parlando, non farci pensare e riflettere. Tutto può nascere e crescere ma anche morire: se qualcosa non va, si deve fermare. Ecco perchè sarà un test chiave. E’ stato un calo di ascolti preoccupante e questo non poteva non essere un serio campanello d’allarme. Confidiamo in Paolo Bonolis, sarà un Festival innovativo, quasi ‘aggressivo’, e speriamo di trovare il favore del pubblico“.

Nulla di strano quindi che Paolo Bonolis si stia facendo in quattro per risollevare le sorti del traballante baraccone sanremese, proprio oggi inizia su Radio2 alle 13.40 America me senti, interessante esperimento radiofonico, protagonisti proprio Bonolis e il fido Luca Laurenti, intenzionati a ricondurre il Festival alle origini, quando andava in onda in radio per l’appunto, un’idea di Fiorello di non troppo tempo fa, sviluppata proprio nella stessa fascia oraria che fu del mattatore siciliano. Una cassa di risonanza volta a far ritornare davanti al piccolo schermo il maggior numero di telespettatori.

Sky Mediaset: la sfida del digitale continua

La gara del digitale tra Sky e Mediaset è ormai ufficialmente iniziata e nessun altro contendente sembra al momento in grado di rivaleggiare con i due colossi dell’emittenza televisiva. Sky punta sempre più a una offerta quantitativa, spesso a scapito della qualità, tra poco il bouquet come già annunciato si arricchirà di un nuova proposta targata Digicast dal nome Lei, c’è da giurarci che il discorso non finirà qui, ciò non toglie che le offerte di alcuni canali tipo Fantasy ad esempio, lascino un po’ a desiderare, ma come si dice tutto fa brodo, considerato che uno dei traini dell’offerta satellitare, lo sport, va a gonfie vele.

A un’ incollatura c’è Mediaset forte del discorso switch off digitale, che a breve coinvolgerà tutte le case italiane permettendo al Biscione di proporre meglio e bene i nuovi canali dell’offerta su carte prepagate Gallery (Mya, Steel, Joy) e Fantasy (Cartoon network, Disney Channel, Playhouse Disney e Hiro,) oltre ai progetti di un canale all news e del preannunciato ma non ancora attivo Bis successivo a Iris già disponibile da qualche tempo in versione free, senza contare il corposo pacchetto calcistico proposto a prezzi davvero competitivi.

Dal canto suo Sky, per il prossimo futuro confida sul fatto che non sarà più vincolata dall’Unione Europea a trasmettere esclusivamente sul satellite, facendo si che il gruppo di Rupert Murdoch possa scendere a pieno titolo sullo scenario del digitale terrestre, se sarà una lotta all’arma bianca con Mediaset solo il tempo potrà dirlo, ma ci sentiamo di escludere che possa accadere: le due Aziende preferiscono muoversi sul piano delle alleanze piuttosto che su quello di una netta contrapposizione.

La Rai vince l’Auditel 2008

La Rai ha vinto l’anno Auditel 2008, battendo Mediaset sia nella prima serata, che nel totale delle ventiquattro ore giornaliere.

In prima serata le tre reti nazionali hanno ottenuto la media del 44,05%: Raiuno è stata la rete leader del serale, Raidue è cresciuta e Raitre è rimasta stabile.Stessa situazione identica si è registrata nell’intera giornata, dove la Rai ha vinto con la media del 42,29% di share: Raiuno è stata la rete più seguita con il 21,80%, Raidue è cresciuta e Raitre è rimasta stable.

I tre programmi più seguiti del 2008 sono stati tutti della prima rete Rai: Italia-Francia del 17 giugno (23 milioni 491 mila spettatori, 74,11% di share); W Radio 2 Minuti del 21 gennaio (10 milioni 616 mila telespettatori, 37,47% di share); Il messaggio a reti unificate del Presidente Giorgio Napolitano del 31 dicembre (10 milioni 298 mila telespettatori).

Tv vecchia: non è un Paese per giovani

Torniamo a parlare della tv nostrana e di quanto abbia bisogno a detta di molti, noi compresi, di una boccata d’ossigeno. Circa l’attuale programmazione televisiva Fiorello era stato lapidario a settembre destando non poche polemiche:“Ma basta! manca solo che il giovedì rifacciano Rischiatutto e ci siamo: la televisione fa il passo indietro di 50 anni” E continua “Siamo alla televisione di quarant’anni fa. Ci dovrebbe essere una legge che vieta di ripetere una formula per più di tre volte… Io ora guardo soprattutto calcio. Non è snobismo. I reality li vedevo, ma poi stufano. Per questo ho interrotto Viva Radio2, preferisco smettere quando un programma è ancora al massimo, prima che qualcuno si stufi”.

A distanza di mesi altre voci critiche si alzano nei confronti di una struttura vetusta e fatiscente quale può essere definita per molti versi la tv dei nostri giorni, quelle di Marco Maccarini e Alessandro Cattelan, entrambi devono la loro fama a un canale, Mtv, rivolto ad un pubblico giovane, una sorta di isola felice nell’oceano di desolazione in cui soggiace l’attuale panorama televisivo nostrano, i più indicati quindi a puntare il dito verso ciò che non va.

Su What’s Up Marco Maccarini si sfoga: “Ho iniziato su Mtv, ho fatto programmi grandi e piccoli, ma ho cercato di farli bene. Ad un certo punto mi sono accorto che sull’onda alta c’erano personaggi che non se la meritavano, così ho deciso che questo tipo di notorietà non mi interessava”. Poi aggiunge “La persona comune, che mai avrebbe fatto spettacolo, si ritrova ad essere una star grazie al gossip o ai tg di costume. Tutti pensano che questo “vuoto successo” sia la normalità. Se si proponesse qualcosa di interessante sarebbe meglio. Solo chi ha le capacità dovrebbe proseguire“.

Concerto di Capodanno da Venezia a Vienna su Raiuno e Raidue

Anno nuovo, musica classica: come è tradizione sulla Rai il giorno di capodanno è dedicato ai concerti di capodanno più belli, eseguiti dalle orchestre di tutto il mondo e dirette da alcuni dei più celebri e bravi direttori. Quest’anno gli appuntamenti sono due, uno di seguito all’altro, ma su canali differenti.

Partiamo dal Concerto di Capodanno dal Teatro La Fenice di Venezia: alle 12.25 su Raiuno verrà trasmesso dal capoluogo veneto il concerto diretto da Georges Pretre, che proporra brani italiani e francesi. Tra questi si potranno ascoltare: l’Ouverture del Guglielmo Tell di Gioachino Rossini, Chi del gitano i giorni abbella, Trovatore, Va’ pensiero e Nabucco di Giuseppe Verdi, preludio di Carmen di Georges Bizet, Casta diva, Norma di Vincenzo Bellini.

Passiamo a trattare il tradizionale Concerto di Capodanno a Vienna, trasmesso in mondovisione dalla Sala Dorata del Musikverein di Vienna, che da settant’anni ospita i più grandi direttori d’orchestra: alle 14.00, ma su Raidue, a dirigere per la prima volta i Wiener Philarmoniker, sarà il pianista e direttore d’orchestra Daniel Baremboin.

Rai, ancora concerti per il passaggio dell’anno

Un vero tsunami di concerti sono stati proposti fino ad adesso nei palinsesti Rai: mentre cercate di digerire i pesantissimi pasti a cui siete sottoposti, cercate di aguzzare l’udito, perchè ancora non sono finiti.

Dopo l’Urbi et Orbi di Papa Benedetto XVI, i Concerti di Natale dalla Basilica Superiore di San Francesco d’Assisi e dal Teatro Filarmonico di Verona, i due concerti dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica, Il concerto per la vita e per la pace, ci attendono altre tre importanti occasioni per ascoltare buona musica sulla Rai.

Il 30 dicembre, alle 23.45 è la volta del Te Deum di Hector Berlioz, proposto su Raiuno, con l’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado, il tutto al PalaDozza di Bologna.

Addio tv analogica, Sky vincente?

L’evoluzione della tv verso il digitale è ineluttabile, da qui al 2012 tutti i televisori d’Europa dovranno essere convertiti alla nuova tecnologia, abbandonando del tutto il vecchio metodo di ricezione attraverso la classica antenna, potendosi permettere segnali più puliti e un’offerta variegata. In questo Sky, ha avuto la capacità ma anche la possibilità nel nostro Paese, di anticipare i tempi, permettendo ai suoi 4 milioni e mezzo di abbonati di accedere a un bouquet multicanale, in grado di far fronte ai gusti del pubblico a scapito della tv analogica oppressa da logiche aziendali.

Il digitale inteso come terrestre, ancora in fase evolutiva nel nostro Paese, ma ancor più il satellitare ovvero Sky , ha saputo intercettare le esigenze di quel vasto e ancora crescente numero di spettatori insofferenti verso la tv tradizionale ormai parca di proposte convincenti. I numeri parlano chiaro dopo la recente rivoluzione digitale, che ha colpito la Sardegna e presto il resto della penisola nell’intera giornata Canale 5 ha raccolto il 23.07% di share (-2.97%), Raiuno il 19.64% (-2.52%), Raidue il 10.45% (con un aumento dell’1.88%), Raitre il 9.01% (-0.68%), Italia 1 l’8.42% (-2.41%), Retequattro il 5.92% (-0.49%), La7 il 2.21% (-0.04%). La Rai ha fatto segnare il 39.10% (rispetto al 40.43% del 2007) e Mediaset il 37.41% (quasi sei punti in meno, l’anno scorso era al 43.28). In crescita gli ascolti dei canali Sky (3.50% contro 1.92%) e Fox (1.11% contro 0.83%).

TLN Telelatino: la tv italiana in Canada

TLN Telelatino, è una cable tv canadese in onda anche sul satellite che trasmette programmi della tv italiana (Rai, Mediaset e Sky) ma anche spagnola e tedesca, con un 25% di programmazione in lingua inglese. L’emittente tv nata nel 1984 con sede a Toronto, è gestita dalla Corus Entertainment, in mano a tre italiani Italo Rosati socio di maggioranza, Romeo Di Battista e Giuseppe Vitale, il ruolo di presidente è ricoperto da Aldo Di Felice.

TLN, è in assoluto la tv multi etnica più seguita in Canada con una media di 10 milioni di spettatori. Per quanto riguarda la programmazione in italiano al momento la principale fonte è Mediaset, assieme ai notiziari di Sky Tg24, mentre per la comunità spagnola vengono diffuse le immagini di Univision, Televisa, Telemundo e CNN Espagnol. Dal 1984 sono stati trasmessi gli eventi calcistici più importanti relativi ai campionati di calcio italiani e spagnoli e gli incontri di coppa Uefa e Champions League, oltre alle ultime tre edizioni della Coppa America. A partire dal 2007, TLN trasmette i tornei internazionali di calcio FIFA fino al 2014, incluso la Coppa Mondiale della FIFA Sud Africa 2010 e Coppa Mondiale della FIFA 2014.

Fino al 2003 TLN ha trasmesso essenzialmente i programmi della Rai, poi a seguito di una serie di controversie dovute tra l’altro all’arrivo di Rai International in Canada, la programmazione dell’emittente nazionale è stata soppressa di fatto riducendo il bacino d’utenza e quindi il gradimento della comunità italiana nei confronti della Rai.