La Rai oppressa dalla politica, il futuro è ancora più incerto?

 La Rai annaspa come una nave sbattuta dai marosi delle intemperie politiche. Era inevitabile che le diatribe sorte tra il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e quello della Camera Gianfranco Fini andassero ad influenzare il corso di un’Azienda da sempre sottoposta al volere dei politicanti, gli stessi intenti ad offrire agli elettori attoniti il più inqualificabile dei teatrini dove accuse reciproche senza esclusione di colpi bassi la fanno da padrone, nell’escalation di un conflitto istituzionale le cui ferite difficilmente verranno sanate.

Dalle indiscrezioni ricavate sul sito Dagospia scopriamo che l’ultimo cda Rai tenutosi lo scorso 5 agosto, sul tavolo l’avvicendamento di alcuni illustri direttori, si sarebbe concluso con un nulla di fatto proprio a causa delle “correnti fredde” causate dai sommovimenti parlamentari. Tra i punti più contestati, rimasti in sospeso l’avvicendamento tra Susanna Petruni e Massimo Liofredi a Raidue (con Liofredi dirottato ai Diritti sportivi) e quello tra Franco Ferraro e Corradino Mineo a Rainews (con Mineo al Gr Parlamento). Nella lista delle proposte era presente anche Giuseppe Pasciucco a Finanza e pianificazione; Roberto Rosseti al Coordinamento corrispondenti sedi estere; Silvia Calandrelli a Rai Educational. Non è stato deciso nemmeno il successore di Giuliana Del Bufalo, che il 30 luglio scorso si è dimessa dalla direzione di Rai Parlamento.

Antonella Clerici trova l’accordo con la Rai

Antonella Clerici ha raggiunto l’accordo con la Rai, cedendo all’offerta di 1.800.000 euro che l’azienda di Viale Mazzini ha fatto alla conduttrice dell’ultimo Festival di Sanremo che, nella prossima stagione televisiva, si accingerà a condurre la nuova edizione di Ti lascio una canzone e a ritornare tra i fornelli de La prova del cuoco.

La trattativa tra la bionda presentatrice e Mamma Rai, seguita direttamente dal direttore generale Mauro Masi, aveva fatto discutere soprattutto per le richieste della Clerici che ammontavano a 2 milioni di euro annui, giudicate esose dal Consiglio di Amministrazione Rai.

Antonella Clerici, in un primo momento, sembrava inamovibile, al punto che il CdA Rai aveva posto un ultimatum alla conduttrice, non potendo assolutamente soddisfare la richiesta di ottenere 2 milioni di euro ma fermarsi a “soli” 1.800.ooo euro, in linea con il mandato affidato al dg della Rai, Masi.

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Fiction: Luca Barbareschi replica a Claudia Mori

Lo sfogo di Claudia Mori, che ha trovato spazio, giusto ieri, sulle pagine de Il Corriere della Sera, ha riecheggiato potente in casa Rai e non solo.

La moglie di Adriano Celentano, produttrice di fiction con la Ciao Ragazzi, non solo, aveva accusato la Rai di boicottare la realizzazione di nuovi progetti ma aveva soprattutto puntato il dito contro l’attore, conduttore e parlamentare, Luca Barbareschi, reo di averle scippato l’idea di una fiction sul cantautore Fred Buscaglione.

La replica di Barbareschi non si è fatta attendere e, sempre da Il Corriere della Sera, annuncia querele alla moglie del Molleggiato, accusandola di aver detto falsità:

Non ho scippato niente a nessuno, il mio progetto su Buscaglione risale al 1987… e non sapevo che la Mori fosse il nuovo presidente della Rai.

La terza verità su Rai1

Questa sera, alle ore 21:15, Rai1 riproporrà in replica, la miniserie drammatica in 2 puntate, La terza verità – Le voci che uccidono, con Enzo Decaro, Bianca Guaccero e Anna Kanakis, con la regia di Stefano Reali.

La fiction, prodotta da Rai Fiction per Albatross e scritta da Stefano Reali, Salvatore Basile e Francesco Balletta, è già stata trasmessa nel 2007 e, questa sera, Rai1 la replicherà in una puntata unica.

La terza verità tratterà le vicende di Sergio Giansanti, interpretato da Enzo Decaro, uno stimato neurochirurgo pediatrico che si troverà al centro di un’inchiesta giornalistica, dalla quale verrà accusato di essere il colpevole di una misteriosa serie di assassini che hanno sconvolto la città.

Fiction: Claudia Mori si sente umiliata dalla Rai

In una lettera pubblicata da Il Corriere della Sera, Claudia Mori, moglie di Adriano Celentano, ex giudice di X-Factor ma soprattutto produttrice di fiction televisive, si è sfogata, denunciando gli ostacoli che starebbe incontrando proprio riguarda quest’ultima attività.

A capo della Ciao Ragazzi, la Mori ha messo la firma su fiction di successo come C’era una volta la città dei matti e Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu e ha ricevuto anche un premio come produttrice al RomaFictionFest, ma, a detta della stessa Mori, se i precitati progetti sono stati realizzati tra mille difficoltà, anche quelli nuovi stentano a decollare:

La mia società di produzione, nei suoi nove anni di vita, ha prodotto soltanto 4 fiction ovvero 4 miniserie, una ogni due anni. Altri produttori, come ad esempio la Lux Vide e la Casanova di Luca Barbareschi ne producono quasi altrettante, ma all’anno.

E la chiamano estate su Rai1

Questa sera, alle ore 23:40 su Rai1, andrà in onda il rotocalco d’attualità E la chiamano estate. L’edizione 2010 del programma dedicato ai riti e alle abitudini degli italiani durante la stagione più calda dell’anno, prevede cinque nuove puntate, che ci terranno compagnia da stasera fino al 9 settembre, ognuna legata da un filo conduttore.

La puntata che andrà in onda stasera e farà da apripista alla nuova serie, si intitolerà Fenomeni: l’obiettivo della trasmissione sarà quello di approfondire e riflettere sui nuovi fenomeni collettivi come il turismo dentale all’estero o quello delle bambole. Ci sarà anche l’occasione di un ulteriore ritratto del calciatore italiano, Mario Balotelli.

Il 19 agosto sarà la volta di Che vacanze!, un viaggio alla scoperta delle più svariate tipologie di vacanze scelte dagli italiani: si passerà dall’estate dei luoghi più esclusivi, per quei pochi privilegiati che devono fronteggiare l’arrivo dei paparazzi, alle vacanze più dimesse, di chi si sorbisce un lungo e travagliato viaggio sulla Salerno – Reggio Calabria o a chi si ritrova ad aver a che fare col mare inquinato di Castel Volturno.

Rai, niente talk per raccontare la situazione tra Berlusconi e Fini

La Rai parlerà dello strappo tra il premier Silvio Berlusconi e il presidente della camera Gianfranco Fini, ma senza riaprire i talk show. In una nota della Rai si legge che da un incontro tra il direttore generale della Rai Mauro Masi e i direttori di tutte le testate giornalistiche (fonte Reuters):

E’ emersa la volontà e la concreta possibilità di tutte le testate di gestire nei propri rispettivi ambiti di competenza gli approfondimenti di informazione che la situazione politica richiede.

Nel comunicato si aggiunge:

I direttori delle testate potranno chiedere ampliamenti degli spazi previsti e, ove ritenuto necessario, anche variazioni di orario nei palinsesti. Le richieste di approfondimento verranno presentate a partire da oggi stesso alla vicedirezione generale per il coordinamento dell’offerta radiotelevisiva che le sottoporrà con le proprie valutazioni al direttore generale. Questa soluzione, oltre ad essere coerente con specifici precedenti analoghi, permette di garantire il pluralismo e il dovuto equilibrio informativo del gestore del servizio pubblico radiotelevisivo.

Crisi PDL: riaprono Ballarò, Porta porta e talk d’approfondimento politico?

In seguito ai cambiamenti politici degli ultimi giorni (la scissione Berlusconi – Fini che quotidianamente racconta Politica Live) il direttore Mauro Masi ha deciso di convocare i direttori di Tg1, Tg2, Tg3, Tgr, Rainews e Gr Radio Rai, per un vertice che servirà a decidere se intervenire sui palinsesti estivi per inserire programmi d’approfondimento politico o affidarsi ai soli telegiornali per raccontare tutti gli scenari che si sono aperti.

Il consigliere Rizzo Nervo si auspica che tornino in onda Ballarò e Porta a porta (fonte Repubblica.it):

L’approfondimento politico non può chiudere per ferie e soprattutto di fronte a delicati avvenimenti politici sui quali i cittadini chiedono un’informazione più ampia, la Rai dovrebbe riaprire programmi come Porta a Porta o Ballarò, ora fermi per la pausa estiva.

Fiction italiana meno presente in tv nel 2009-2010

A luglio l’Osservatorio Rossellini ha reso noti i dati Fiction della stagione televisiva da poco conclusa su Rai e Mediset, che va da settembre 2009 a maggio 2010: le reti, secondo l’analisi, hanno trasmesso solamente 545 ore di fiction italiana, molto al di sotto delle 1000 ore che invece dovrebbe andare in onda, inoltre, a differenza della scorsa stagione, le ore sono diminuite di 101 ore, ma del resto sono tre stagioni che la fiction italiana è in netto calo, cominciando dalla stagione 2006/2007 in cui ha avuto il boom di 799 ore per poi diminuire del 32%.

Dal 1995/’96, l’offerta di fiction italiana e andata sempre in salita, pur non raggiungendo valori altissimi, se non per il 2006, anno con il maggiore numero di prime serate di fiction inedite su Rai e Mediaset, per poi diminuire drasticamente fino a toccare, come detto in precedenza le 545 ore complessive di fiction e le 222 prime serate inedite di questo anno.

La Rai dà l’addio alla moviola: chi ci guadagna?

La Rai ha deciso: sopprime la moviola dopo 43 anni, il calcio riassume un’aura di serenità e compostezza ma sarà davvero così? E in tal caso chi ci guadagna? Alla notizia sono arrivate le inevitabili polemiche, alcune dagli scranni del Parlamento da dove Fabrizio Cicchitto numero uno dei deputati del centrodestra ha dichiarato:“Il fatto che dalle trasmissioni Rai sul calcio per il prossimo campionato venga bandita o comunque molto ridimensionata la moviola è del tutto negativo. Ciò, infatti, vuol dire che le autorità calcistiche, in primo luogo quelle arbitrali, sono riuscite nel loro intento, visto che non hanno mai gradito l’uso di questo strumento conoscitivo. Sta avvenendo questo fatto paradossale: invece di mettere la moviola in campo come avviene nel rugby, ci si accinge a ridimensionarla anche in Rai”.

Di eguale parere Daniele Tombolini moviolista fino alla scorsa stagione della Domenica Sportiva, che dalla prossima si ritroverà disoccupato al punto che voci lo danno già in viaggio verso Mediaset: “È una scelta che non condivido, io ho sempre cercato di dare alla moviola un taglio che non fomentasse le polemiche, un taglio leggero e ludico, come i duetti con Teocoli, perché credo che il calcio si debba riappropriare di questo aspetto. Che non crei quindi una “Cassazione”. La moviola non può non esistere. La cosa paradossale è che c’è in ogni giornale e perfino alla radio. Non credo che esista da 40 anni per caso“.

La prova del Cuoco – Pronti, cuochi… via!

Un pò come Giochi Senza Frontiere, al grido di Pronti, Cuochi, Via! inizia la gara de La prova del Cuoco. Il programma va in onda a partire dal 2000 ed è un adattamento del format inglese Ready Steady Cook prodotto dalla BBC nel 1994. Il concept originale prevede una gara tra due squadre ( quella del Pomodoro e quella del Peperone ) composte da uno chef e da una persona del pubblico.

Il tempo assegnato alle due squadre è di 20 minuti; gli ingredienti vengono scelti dal concorrente, mentre le ricette vengono proposte dallo chef. Alla fine a giudicare la preparazione dei piatti, è il pubblico in studio che sceglie la squadra che vincerà i mille euro messi in palio.

Nella versione italiana, attualmente in onda su Raiuno, il programma è diviso in tre parti: le prime due scritte dagli autori della Rai e l’altra, quella della gara tra cuochi, scritta e supervisionata da autori Endemol. Come sottolinò Antonella Clerici ai tempi della conduzione del programma: “L’abilità di un conduttore è di trasformare un programma di 20 minuti in un successo di un’ora e mezza. La collaborazione con Endemol e i suoi autori è stata davvero proficua”.

Rai ai privati, soluzione possibile?

 Duole dover tornare sui soliti argomenti, ancor di più se l’oggetto della disquisizione è la tv di Stato dove a quanto pare sono saltati tutti gli schemi e la logica aziendale appare quantomeno discutibile. I segnali che giungono dal fronte sindacale sono tutt’altro che rassicuranti. Il prossimo 19 luglio la Slc Cgil ha proclamato uno sciopero:“contro un piano industriale che colpisce e mortifica solo ed esclusivamente i lavoratori, senza porre un freno a sprechi e nomine inutili, contro i tagli indiscriminati, le esternalizzazioni e le svendite del patrimonio. La Rai, spiega la Slc, ha presentato alle organizzazioni sindacali una proposta di conciliazione irricevibile, priva di punti fermi e di impegni concreti da parte dell’Azienda ad interrompere l’attuazione unilaterale del piano industriale“.

Stanno massacrando la Rai“. Ha dichiarato di recente Pierluigi Bersani, nel presentare una proposta di legge del Pd per la riforma del servizi pubblico radiotelevisivo.”Siamo ad una situazione veramente critica per ciò che riguarda il pluralismo e la prospettiva industriale“, ha aggiunto il segretario del Pd. Pare proprio che i buoni propositi enunciati dal direttore generale non abbiano convinto nessuno, di recente Mauro Masi ha affermato che:”il Piano industriale 2010-2012 predisposto è in grado di portare al sostanziale pareggio a fine 2012, equilibrio realizzato con forze Rai, senza interventi sul canone. Nel triennio, ha spiegato Masi, 100 milioni di euro saranno ricavati attraverso le modifiche al modello pubblicitario, quindi gli altri 100 dalla riduzione costi e dall’incremento dei ricavi (questi nella misura prevedibile di 32 milioni di euro l’anno).“Questo è un Piano industriale perfettamente gestibile da un’azienda come la Rai che ha un grande volume d’affari”.

Tv Mondiale 2010 Ultima Giornata: Spagna Campione del Mondo, cerimonia con Nelson Mandela e il polpo è italiano

L’ultima giornata dei campionati mondiali di calcio è stata caratterizzata dalle numerose sorprese che si sono manifestate da mattina a sera senza sosta. Già la nuova nazionale campione del mondo, premiata in quel di Johannesburg, è stata una novità in quanto può finalmente fregiarsi della prima stella mondiale sulla maglia, ma prima di occuparci della magica notte della finale, analizziamo i fatti accaduti dalle prime ore dell’alba.

A Notti Mondiali, Maurizio Costanzo e Giampiero Galeazzi non riescono a stare buoni e mansueti sulle loro sedie perché, vista la fama di affermati reporter, hanno un grandissimo scoop in serbo. Paul, il famosissimo polpo di Oberhausen, ormai onnipresente più di Alba Parietti nei vari salotti televisivi, dopo i molteplici e, spesso, fittizi contendenti al titolo di oracolo, sapientemente creati ad arte dalla fervida, e fetida, mente umana, finalmente può scontrarsi con un suo pari.

La Strana Coppia, infatti, dopo aver bazzicato l’acquario di Tor Vajanica, può finalmente presentare il polpo che avrà l’onore e l’onere di difendere la nostra bandiera: Salvatore. Costanzo non sta più nella pelle: altro che squallide urne contenenti molluschi, Salvatore si spinge oltre, illuminandosi magicamente del colore della maglia della squadra vincitrice. Alla fatidica domanda di Costanzo, infatti, Salvatore, dopo aver sguazzato inutilmente nel suo acquario, si illumina clamorosamente di arancione, prevedendo di conseguenza la vittoria dell’Olanda. Oramai si grida al miracolo ma si può andare oltre e Costanzo, mai abituato ad accontentarsi, chiede a Salvatore se Sandro Mazzola diventerà presidente della Figc. Grazie al sofisticatissimo movimento dei tentacoli che solo Costanzo, e nessun altro, può decifrare alla perfezione, si scopre che la risposta del polpo è affermativa. Sì, Mazzola diventerà presidente della Federcalcio.

Tv Mondiale 2010 Penultima Giornata: terzo posto alla Germania, Costanzo & Galeazzi reporter e Polp Fiction

La penultima giornata dei campionati mondiali di calcio ha visto assegnare il terzo posto tra Germania e Uruguay nella finalina di consolazione, un modo per rendere meno amara la pillola, sia per la nazionale tedesca, che è stata una delle squadre papabili per il trionfo iridato, che per la Celeste che ha accarezzato più volte l’idea del colpaccio. Televisivamente parlando, ormai è ufficiale: siamo all’alienazione mentale collettiva. Gli argomenti pertinenti al calcio da trattare oramai sono ridotti al lumicino, non si aspetta altro che festeggiare, da spettatori, la nazionale che scucirà il titolo di campione del mondo alla nostra nazionale.

A Mondiali Rai Sera, dopo la mancata messa in onda di ieri a causa dello sciopero dei giornalisti, il protagonista assoluto è sempre stato lui: Paul, il famigerato polpo di Oberhausen. La notizia d’apertura riguardava proprio lui e una mente non propriamente ragionevole che ha offerto la bellezza di 30.000 euro per farne un uso ancora sconosciuto. A dir la verità, visto che la sagacia dell’essere umano non conosce limiti, Marco Mazzocchi e Sabrina Gandolfi ci informano che al mondo è scoppiata la mania di scoprire se i nostri animali a quattro zampe che teniamo dentro casa hanno, perchè no, delle proprietà veggenti.

Dopo il beagle indovino, soprannominato BeGol, assistiamo inermi alla comparizione del lemure indovino, del cammello indovino e della giraffa indovina. Il metodo è già conosciuto: per pronosticare la vincitrice di domani sera, bastano una carota, di colore arancione e quindi olandese, e un pomodoro, di colore rosso e di conseguenza spagnolo e avvicinarli alla bocca dei poveri animali. Chi diceva Olanda, chi sceglieva Spagna, l’unica cosa certa è che questi animali avevano molta fame.