Michele Santoro, Annozero e i quesiti ancora senza risposta

L’unico dato di fatto è che Michele Santoro ha abbandonato il proprio ruolo di dipendente della Rai per diventare collaboratore esterno. Tutto il resto rimarrà un mistero o fino a quando non ci sarà la conferenza stampa chiarificatrice o fino a quando la Rai non spiegherà i suoi piani.

Perché Santoro abbandona? I motivi più accreditati dalla stampa sono: perché si è stancato di fare il paladino dell’informazione, perché ha voglia di sperimentare, perché ha progetti più ambiziosi, perché avrà una buona uscita milionaria.

Quanto prenderà Santoro come buona uscita? C’è chi dice tre milioni di euro, chi cinque, chi addirittura parla di dieci milioni (Roberto Rao dell’Udc). Massimo Donadi dell’Italia dei valori ha commentato quest’ultima possibilità  (fonte Ilmattino.it):

Santoro lascia la Rai consensualmente: le reazioni dei colleghi

Michele Santoro alla fine di questa stagione lascerà la Rai: il conduttore di Annozero diventerà un collaboratore esterno e collaborerà con la televisione di stato per i prossimi due anni, probabilmente producendo delle docufiction (si parla di progetti editoriali), che potrebbero essere ospitati da Raitre.

La decisione è arrivata al termine della seduta del Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini che ha approvato a maggioranza (7 voti favorevoli e 2 astensioni, quelle di Angelo Maria Petroni e Rodolfo De Laurentiis) la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dipendente con il giornalista.

Visto che alcuni hanno parlato di accordo milionario per la risoluzione consensuale, Roberto Rao dell’UDC ha chiesto che vengano indicati il prima possibile le modalità e i termini economici che hanno portato alla decisione.

Ascolti Tv giovedì 29 aprile 2010: Annozero vince di poco su Ris Roma e Donna Detective 2

 La sfida del giovedì sera è vinta ancora una volta da Annozero su Raidue: l’approfondimento politico di Michele Santoro, che ieri si è occupato dello scontro tra Berlusconi e Fini, ha ottenuto 4.720.000 spettatori (share del 19.38%).

Sostanziale pareggio tra le due fiction di Raiuno e Canale 5: Donna Detective 2 con Lucrezia Lante Della Rovere, Flavio Montrucchio e Kaspar Capparoni è stato visto da 4.787.000 spettatori (share 17,42%) nel primo episodio, Il giovane ufficiale, e 4.280.000 telespattatori (share 17,45%) nel secondo, Le forchette.

Ascolti Tv giovedì 22 aprile 2010: Anno Zero vince con quasi sei milioni di spettatori

 Anno Zero si aggiudica nettamente la sfida del giovedì sera battendo le fiction di Canale 5 e Raiuno: il programma d’approfondimento di Michele Santoro, che ha trattato i dissapori tra Berlusconi e Fini, è stato visto da 5.844.000 telespettatori (share 23,89%).

Donna Detective 2 con Lucrezia Lante Della Rovere, Flavio Montrucchio e Kaspar Capparoni conferma sostanzialmente i risultati dell’esordio di ieri: il primo episodio, dal titolo Rapina in ospedale, ha ottenuto 4.964.000 spettatori, (share 17,94%), mentre il secondo, La ragazza del call center, ha guadagnato 4.561.000 spettatori, (share 18,80%).

Il destino della tv, cambiare tutto per non cambiare niente?

 Dice bene Umberto Brindani sulle pagine di Tv Oggi giornale che dirige, quando afferma a proposito di Raiperunanotte: “Per la prima volta una trasmissione vietata dalla Rai è andata in onda lo stesso, non sulle reti Rai però. E al di là delle solite polemiche riguardo ai numeri, con ottimi ascolti. L’hanno vista sul Web, sui telefonini, sulle tv locali, sui canali satellitari…non c’è dubbio che è stata una specie di rivoluzione. Un po’ come fare tv senza tv. Se non vorranno essere travolti, sarà meglio che i dirigenti Rai (ma anche quelli Mediaset) ci riflettano sopra”. Abbiamo sempre apprezzato e condiviso i pareri dell’ex direttore di Tv Sorrisi e Canzoni, ricordiamo come spesso alla guida del noto settimanale, esercitasse una valida critica su alcune scelte di palinsesto dei dirigenti Mediaset, uno dei motivi, secondo noi, che gli costarono il posto a favore del più “allineato” Alfonso Signorini.

L’analisi che fa Brindani dell’evento mediatico dell’anno è inoppugnabile se non fosse che questo tentativo ben riuscito di svincolarsi dai normali canoni televisivi, potrebbe risultare lettera morta in un Paese dove la voglia di cambiamento sembra più pertinenza del campo teorico che quello pratico. La televisione è ingessata dentro schemi inalterabili, tra una Rai che fagocita se stessa e dati alla mano, con un pubblico sempre più anziano, costringendo i giovani a emigrare verso altri lidi e una Mediaset asso piglia tutto, favorita com’è dal Governo in carica per ovvi motivi, mentre l’eventuale “nuovo che avanza” nella fattispecie Sky viene opportunamente tenuto a distanza dalle parti dell’emisfero satellitare.

Rai, profondo rosso

 Ai più appare evidente come i vertici della Tv di Stato nella figura del direttore generale Mauro Masi si arravoglino (consentiteci il partenopeismo) lo stomaco per il successo di Raiperunanotte, conseguenza logica dell’interdizione dal pubblico servizio (quello della Rai appunto) dei talk show causa par condicio, meno clamoroso ma di eguale spessore risulta l’allarme lanciato qualche settimana fa da Paolo Garimberti che dava l’Azienda di cui è presidente sull’orlo del decesso per asfissia: “Ci sono tre lacci stretti al collo della tv pubblica che stanno per soffocarla: la mancanza di risorse certe, una natura giuridica che non le consente di stare sul mercato e una non risolta questione di governance.”

Singolare il destino della tv pubblica italiana che riflette specularmente, come è naturale in fin dei conti, la situazione socio politica del Paese che ne usufruisce, l’Italia dove ci si attarda nell’escogitare misure tampone a sfavore di una più severa politica di riforme, dove il denaro viene profuso ovvero sprecato nella distribuzione di prebende per puri scopi politici, dove il Parlamento risulta troppo spesso impegnato nella promulgazione di leggine favorevoli all’individuo piuttosto che alla massa. La Rai è sull’orlo del baratro, ma pochi sembrano accorgersene e i più da irresponsabili quali sono preferiscono distogliere lo sguardo dai conti dissestati, forse perché quel colore rosso così cangiante poco si addice alle loro credo politico.

Mauro Masi, vuole cacciare Santoro e chiede Cda straordinario

Dopo Raiperunanotte, il direttore generale della Rai Mauro Masi ha mandato ieri mattina una lettera formale al presidente del Consiglio di Amministrazione Paolo Garimberti e ai consiglieri per chiedere la convocazione straordinaria del Cda e parlare della situazione legata a Michele Santoro. Repubblica.it spiega l’obiettivo:

Via Mazzini dovrebbe cioè valutare se i comportamenti del conduttore danneggiano o meno “la credibilità dell’azienda” e se il suo contratto “al di là di ogni giudizio di merito, travalica i limiti della gestione ordinaria e dei poteri del direttore generale” In parole povere significa che è partito l’attacco finale a Santoro: Obiettivo: la risoluzione del contratto. Ovvero, la cacciata dalla Rai.

Il presidente della Rai Paolo Garimberti avrebbe già fatto sapere (fonte AGI) che le decisioni sull’ordine del giorno dei lavori spettano a lui, secondo le proprie competenze e che il Cda è un luogo dove si decide e non si discute: per questo motivo non ci sarà un CdA straordinario, ma si toccherà l’argomento Santoro all’interno della voce comunicazioni che il dg fa all’organo di amministrazione della Rai.

Raiperunanotte: streaming in diretta

A partire dalle 21:00 sarà possibile seguire lo streaming di Raiperunanotte in diretta dal Paladozza di Bologna anche qui su CineTivù. L’evento condotto da Michele

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Aldo Busi e il Paese morto: se avesse ragione?


Anni fa uno sconosciuto artista di nome Kim Larsen, poi tornato nell’oblio, pubblicò l’album dal discreto successo intitolato Sitting on a time bomb ovvero “Seduto su una bomba a tempo” lo stesso sentimento che ci pervade nel commentare quello che senza dubbio rappresenta l’evento catodico della settimana, le dichiarazioni a briglia sciolta di Aldo Busi a L’Isola dei famosi. Certe sfide ci solleticano e se malauguratamente l’ordigno dovesse esplodere, allora ci sentiremmo orgogliosi di aver difeso fino in fondo le nostre idee in un Paese dove si è ormai liberi di criticare solo chi non è assiso sulle poltrone del comando.

La tattica paracula è nota: si invita in trasmissione, meglio se reality, un personaggio “scomodo” quanto basta per scatenare con le sue “sparate” un turbinio di polemiche su cui si lanceranno come belve affamate tutti i vari salotti televisivi che servitisi di opinionisti del’ultima ora, fungeranno da cassa di risonanza per il programma stesso a tutto vantaggio dello share, uno Sgarbi della situazione insomma che tenga alta la temperatura, solo che l’onorevole Vittorio sa bene quando la misura è colma, conosce la linea di demarcazione oltre cui non conviene spingersi, mentre il sanguigno Aldo Busi “l’ha fatta fuori dal vasoun po’ come certi vertici Rai avrebbero voluto che osasse Michele Santoro per interrompere anzitempo Anno Zero.

Rai per una notte, con Santoro, Luttazzi e Floris, in tv e su internet

Il 25 marzo alle 21.00 dal PalaDozza di Bologna si terrà Rai per una notte, l’iniziativa organizzata dalla Fnsi – Federazione Nazionale della Stampa Italiana, per difendere l’informazione e la libertà di stampa.

La manifestazione sarà condotta da Michele Santoro e avrà tra i partecipanti Giovanni Floris, Daniele Luttazzi (definito da Santoro:”L’ospite più proibito e osteggiato”), Marco Travaglio, Vauro, la squadra di Annozero e numerosi ospiti del mondo del giornalismo e dello spettacolo (era stato invitato Adriano Celentano ma non ci sarà. Spiega Santoro:”Avrebbe voluto partecipare ma ha detto che visto che non c’è una situazione di una copertura democratica teme che la sua presenza possa essere deformata”).

Raidue, Liofredi punta su Michele Santoro, Monica Setta e la musica

Nonostante il direttore generale della Rai Mauro Masi sostenga di non plasmare gli ascolti della Rai anche sui talk show d’approfondimento giornalistico, vedi Annozero, il direttore di Raidue Massimo Liofredi, parlando degli ottimi risultati della rete, esordisce dicendo (fonte Ansa):

Raidue è Santoro, Monica Setta che arriverà anche in seconda serata, la musica con Due e i World Music Award, che abbiamo acquistato, con la library degli ultimi vent’anni.

Liofredi, dopo aver ricordato che anche nel periodo di garanzia di primavera sta vincendo su Italia 1 e Raitre, illustra il progetto della rete che dirige (fonte Il Giornale):

Par Condicio: Tar sospende divieto talk show per Sky e La7. Anche la Rai cambierà rotta?

Sky e La7 potranno trasmettere i loro talk show politici durante le elezioni: il Tar del Lazio ha accolto i ricordi si Sky e Telecom Italia Media dando parere negativo al regolamento dell’Autorità per le garanzie che blocca i talk durante il periodo elettorale. Respinto, invece, la richiesta di Federconsumatori, che voleva lo stop al regolamento della Vigilanza.

Sky Italia ha già espresso la soddisfazione per la decisione del Tar del Lazio e in una nota fa sapere che (fonte Adnkronos):

Certa che i ‘faccia a faccia’ rappresentino una componente fondamentale dell’informazione del cittadino Sky Tg 24 continuerà a proporre nei prossimi giorni appuntamenti tra i candidati alla presidenza delle altre regioni chiamate alla consultazione elettorale.

Sospensione talk Rai: Michele Santoro non molla, Bruno Vespa lo accusa

La sospensione dei programmi d’approfondimento politico deciso dalla Rai ha creato uno scontro tra il conduttore di Porta a porta Bruno Vespa e il suo collega di Annozero Michele Santoro: il primo, intervistato dal Corriere della Sera, sostiene che è colpa del secondo se la tv di stato è arrivata ad una simile scelta:

Vogliamo essere onesti? La decisione della Rai, come quella della Vigilanza, hanno un nome ed un cognome: Michele Santoro, passato sulla par condicio con il garbo di Attila. Non potendo sospendere solo Santoro, che per decenni ha portato in prima serata programmi in cui la vittima e’ costantemente la stessa parte politica, che stia al governo o all’opposizione, hanno cancellato anche le nostre trasmissioni. L’azienda ha una sola giustificazione: Santoro è lì per ordine del magistrato. Anche qui: trovate un Paese in cui il giudice ordina la collocazione perpetua di un programma in prima serata.

Michele Santoro ha replicato al collega dai microfoni di Radio Città Futura (fonte Asca):

Norme Par Condicio: Cda RAI contrario, Zavoli tenta di mediare, Michele Santoro non sospenderà Annozero

Il Consiglio di amministrazione della Rai è perplesso riguardo le nuove norme della par condicio approvate dalla Vigilanza Rai, quelle che di fatto oscurerebbero numerosi programmi d’informazione fino alle prossime elezioni, trasformandoli al massimo in tribune politiche. In una nota il CDA fa sapere:

Il consiglio di amministrazione della Rai ha discusso oggi dell’applicazione del regolamento approvato dalla commissione di Vigilanza in ottemperanza della legge sulla ‘par condicio’ ed ha sottolineato come l’azienda non possa in alcun modo interpretare le norme ma possa esclusivamente applicarle, come sta facendo e continuerà a fare. Il consiglio di amministrazione ha ribadito quindi che il regolamento incide negativamente sui palinsesti della concessionaria di servizio pubblico e rischia di creare una disparità tra l’informazione Rai e quella delle emittenti televisive private.

I problemi sono dunque di doppia natura: non si rischia solo di dare una informazione insufficiente o inferiore a quella che possono dare le televisioni private, ma si danneggiano i palinsesti (leggi anche inserzionisti che sganciano soldi!).