Servizio Pubblico, i commenti dei politici al boom di Santoro

Scommessa vinta per Michele Santoro, la prima puntata di Servizio Pubblico è riuscita a catalizzare complessivamente il 12% di share. Considerando che la trasmissione è andata in onda in maniera del tutto insolita, attraverso televisioni private, televisioni satellitari e streaming internet, è da considerarsi un vero e proprio successo. Unanime il parere di gran parte degli esponenti politici nel dire che la Rai si è lasciata sfuggire un grande professionista. Partiamo con le dichiarazioni di Roberto Rao, capogruppo dell’Udc in Commissione di Vigilanza Rai, che ha affermato:

Rai, Rodolfo De Laurentiis: “Mi auguro che si voglia colmare il buco nero lasciato da Santoro”

 Intervistato da Klaus Davi, il consigliere Rai Rodolfo De Laurentiis, ha commentato la situazione caotica della tv di Stato:

La tv continua a proporre ai giovani modelli che hanno poco riscontro nella realtà. Il modello del calciatore, della velina e del tronista. I prodotti di molti programmi drogano la società più che descriverla. Per questo l’offerta televisiva deve essere rivalutata secondo modelli positivi, per stimolare i giovani a investire sulle loro capacità, sulle loro professionalità, sulla loro voglia di costruire la propria identità culturale e professionale.

Piero Chiambretti: “10 euro a Santoro? No, la sua è una tv di parte”

Un programma di musica per parlare di attualità. Ecco cosa sarà Chiambretti Muzik Show, il nuovo programma di Piero Chiambretti che debutta l’11 novembre su Italia Uno con una puntata dedicata a Laura Pausini, in uscita in quel giorno col suo album, in attesa di partire da gennaio con la serie di 8-10 puntate. Il mattatore in un’intervista al settimanale A non ha nascosto il momento di crisi vissuto anche nel mondo della televisione:

Nino Rizzo Nervo: “La perdita di Santoro puro autolesionismo per assecondare i diktat della politica”

 Qualche ora fa, il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo ha redatto una nota che riguarda, in maniera ampia, il debutto di Michele Santoro al timone di Servizio Pubblico (Fonte Asca):

Avevo chiesto che anche la Rai si associasse al network di televisioni che hanno deciso di trasmettere il programma di Michele Santoro. Per miopia aziendale e timore politico sono rimasto inascoltato. Domani sera, comunque, io vedro’ Michele Santoro e sono convinto, e spero, che saranno in molti a fare la mia stessa scelta. Vedro’ Santoro per affermare quanto sia necessario difendere l’autonomia e l’indipendenza della Rai; vedro’ Santoro per denunciare lo stato di debolezza in cui e’ stato ridotto il servizio pubblico; vedro’ Santoro per sottolineare la totale mancanza di rispetto che il vertice Rai, sul quale ricade la responsabilita’ di aver creato le condizioni per cancellare una trasmissione di successo, ha dimostrato nei confronti dei sei milioni di italiani che tutti i giovedi’ sceglievano Annozero. La perdita in pochi mesi di Michele Santoro, di Roberto Saviano, di Serena Dandini, di Paolo Ruffini, di trasmissioni di grande seguito come ‘Vieni via con me’ o di rigoroso servizio pubblico come ‘Passepartout’, e’ stato puro autolesionismo di un vertice che sinora si e’ distinto soltanto nel rinunciare a pezzi pregiati di programmazione per assecondare i diktat della politica.

Servizio Pubblico, conferenza stampa, Santoro: “La tv fa schifo. La rivolta del pubblico è già cominciata”

 Si prevedono scintille nel nuovo programma di Michele Santoro. L’ex conduttore di Annozero ha da poco concluso la conferenza stampa di Servizio Pubblico, il programma che andrà in onda attraverso tv satellitari, tv regionali e streaming internet, dove non si è lasciato sfuggire frecciatine e dichiarazioni al vetriolo:

Michele Santoro: “Giuliano Ferrara al mio posto? Non ha i numeri”

 Lo sbarco di Giuliano Ferrara al giovedì sera di Raidue irrita particolarmente Michele Santoro, titolare di AnnoZero fino allo scorso anno (Fonte Repubblica):

Ferrara si candida a prendere il posto di Santoro? Non ha i numeri. Almeno dovrà misurarsi col mercato, non potrà vivere di rendita come a Radio Londra. Gli manca sempre qualcosa. Per sostituire Biagi l’equilibrio, per sostituire me i numeri, per sostituire Luttazzi la libertà.

L’esame, Giuliano Ferrara su Raidue al posto di Santoro

La notizia è clamorosa, per implicazione non solo televisive, ma anche politiche: Giuliano Ferrara, reduce dall’insucesso Qui Radio Londra, sarà il conduttore di una nuova trasmissione in onda il giovedì sera su Raidue. L’esame – questo il titolo – sarà trasmesso in prima serata, in quella stessa collocazione che fino a pochi mesi fa ospitava Annozero di Michele Santoro. A darne notizie è stamane Il fatto quotidiano, raccogliendo la conferma del direttore de Il Foglio, il quale spiega:

Servizio Pubblico, sul sito il video della nuova canzone di Antonello Venditti

Si avvicina la partenza (fissata al 3 novembre) di Servizio Pubblico (e non più Comizi d’amore), il nuovo programma di Michele Santoro. E sul sito dedicato alla trasmissione ieri è stato pubblicato il video di una nuova canzone del nuovo album di Antonello Venditti. Il brano si intitola La ragazza del lunedì, mentre il disco porta il nome di Unica (in uscita il 29 novembre – da venerdì nelle radio si ascolterà il singolo omonimo). Perché un videoclip (che potete vedere dopo il salto) sul sito di Servizio Pubblico?

Michele Santoro: “La tv che si fa assomiglia ai dirigenti che ci sono”

 Sull’ultimo numero di Vanity Fair, Michele Santoro commenta il successo mediatico per il suo attesissimo ritorno in tv, fissato al 3 novembre con Comizi d’amore in onda su Sky e diverse reti locali:

Mi sembra straordinario che già 50 mila persone – ma vedrà che andiamo verso le 100 mila – dopo aver pagato il canone Rai spendano 10 euro per vedere me. Che cosa fa Bersani, come si sintonizza con queste persone? E che cosa potrebbe accadere se si telefonassero con Di Pietro, Vendola, Casini, Fini, se andassero dal presidente della Rai Garimberti e gli chiedessero di mettermi in onda? Ma non succederà: non è alla loro portata, non sono capaci di fare queste cose normali. Questi sono soli, e lontanissimi dalla vitalità, dall’effervescenza dei giovani che tornano in strada, che protestano davanti alle banche, per esempio. Non credo che Bersani abbia alcun contatto con queste realtà. Ognuno di loro va per la sua strada e si considera autosufficiente. La verità è sotto gli occhi: i politici non li vuole sentire nessuno.