La domanda nasce spontanea, parafrasando una nota espressione di “lubranesca” memoria: che c’azzecca Hugh Hefner, patron di Playboy con il Festival di Sanremo? Che sia un fenomeno televisivo non ci sono dubbi, anche gli spettatori italiani hanno modo tutt’ora di deliziarsi con le grazie conturbanti delle sue protette nello show Le ragazze di Playboy, in onda a tarda serata su E! (Sky, canale 114) trasmesso con notevole successo negli Usa.
Nel suddetto programma si racconta la giornata tipo delle tre playmate preferite da Hefner: Holly Madison, Bridget Marquart e Kendra Wilkinsoner, tutte rigorosamente bionde o obbligate a diventarlo, prorompenti testimoni di quella nomea che vuole le donne dalla chioma platinata dotate di un fisico da urlo, ma dal cervello minuscolo.
Per la precisione Hefner che vive in una leggendaria villa di Los Angeles, ha di recente “scaricato” le sue ex protette, per far posto nel cuore a un altro trio di baldanzose fanciulle la 22enne Crystal Harris e due gemelle 19enni, Karissa e Kristina Shannon: come dire che dall’alto dei suoi 82 anni il vecchietto continua ad avere la bocca buona.
A Sanremo è piombato con uno stuolo di playmate e accompagnatori intenzionato a far parlare di se ma ancor più, cercando di dare lustro a una rivista che di recente, come in tutti i settori d’altronde, editoriale compreso, ha dovuto fare i conti con la crisi che ha visto le vendite scendere di botto. Che Hefner abbia un debole per l’Italia è risaputo, proprio due anni fa ha festeggiato il suo 80esimo compleanno a Roma con un party da 800 invitati, Valeria Marini compresa, ora sembra intenzionato a riproporre l’evento al Victory Morgana Bay della cittadina ligure, sfruttando la cornice offertagli dalla kermesse sanremese. Ma Sanremo cosa ci guadagna?
Probabilmente in gossip e curiosità, lo spettatore italiano ha un debole per le curve facili e Paolo Bonolis lo sa bene, forte dell’esperienza del Grande Fratello di Mediaset, dove sono bastate almeno all’inizio le curve di Cristina Del Basso a far impennare gli ascolti, con la mossa Hefner il direttore artistico del Festival non vuole lasciarsi sfuggire il primato dell’audience in una delle serate “chiave”, considerato che non è facile tenere alta l’attenzione del pubblico per cinque giorni consecutivi. Ci riuscirà?