Dopo la “sbornia” mondiale iniziata male e finita peggio per i colori azzurri, gli spettatori italiani si ritroveranno a confrontarsi con il desolante panorama televisivo dell’estate Rai, in particolare della prima rete, pressoché privo di novità di rilievo. Raidue svelerà alle poche decine di persone ancora ignare, quale sarà la sorte dei naufraghi di Lost mentre su Raiuno, Pino Insegno reduce dal flop invernale di Insegnami a Sognare cercherà di rifarsi con il nuovo ciclo di Reazione a Catena e Michele Cucuzza ci parlerà dei vizi privati e pubbliche virtù nostrane nel non nuovissimo E la chiamano Estate. Tutto qui? Qualcuno dirà, si tutto qui o poco più ed è già levata di scudi.
E’ Luca Borgomeo dell’Aiart, associazione di telespettatori cattolici a puntare il dito sulla scarna programmazione estiva del servizio pubblico:“Oramai sono anni che la Rai produce quasi esclusivamente repliche d`estate. Ma quest`anno la situazione è peggiorata La Rai dovrebbe esporre la scritta “chiuso per ferie”. Sono queste le cose sostanziali che interessano ai cittadini”. L’anno scorso fu il Codacons a inveire denunciando come:“L’ammiraglia Rai, non trovi nulla di meglio che replicare per l’ennesima volta L’ispettore Derrick, Il commissario Rex, La signora in giallo, Un medico in famiglia e Le sorelle McLeod.