Addio tv analogica, Sky vincente?

L’evoluzione della tv verso il digitale è ineluttabile, da qui al 2012 tutti i televisori d’Europa dovranno essere convertiti alla nuova tecnologia, abbandonando del tutto il vecchio metodo di ricezione attraverso la classica antenna, potendosi permettere segnali più puliti e un’offerta variegata. In questo Sky, ha avuto la capacità ma anche la possibilità nel nostro Paese, di anticipare i tempi, permettendo ai suoi 4 milioni e mezzo di abbonati di accedere a un bouquet multicanale, in grado di far fronte ai gusti del pubblico a scapito della tv analogica oppressa da logiche aziendali.

Il digitale inteso come terrestre, ancora in fase evolutiva nel nostro Paese, ma ancor più il satellitare ovvero Sky , ha saputo intercettare le esigenze di quel vasto e ancora crescente numero di spettatori insofferenti verso la tv tradizionale ormai parca di proposte convincenti. I numeri parlano chiaro dopo la recente rivoluzione digitale, che ha colpito la Sardegna e presto il resto della penisola nell’intera giornata Canale 5 ha raccolto il 23.07% di share (-2.97%), Raiuno il 19.64% (-2.52%), Raidue il 10.45% (con un aumento dell’1.88%), Raitre il 9.01% (-0.68%), Italia 1 l’8.42% (-2.41%), Retequattro il 5.92% (-0.49%), La7 il 2.21% (-0.04%). La Rai ha fatto segnare il 39.10% (rispetto al 40.43% del 2007) e Mediaset il 37.41% (quasi sei punti in meno, l’anno scorso era al 43.28). In crescita gli ascolti dei canali Sky (3.50% contro 1.92%) e Fox (1.11% contro 0.83%).

TLN Telelatino: la tv italiana in Canada

TLN Telelatino, è una cable tv canadese in onda anche sul satellite che trasmette programmi della tv italiana (Rai, Mediaset e Sky) ma anche spagnola e tedesca, con un 25% di programmazione in lingua inglese. L’emittente tv nata nel 1984 con sede a Toronto, è gestita dalla Corus Entertainment, in mano a tre italiani Italo Rosati socio di maggioranza, Romeo Di Battista e Giuseppe Vitale, il ruolo di presidente è ricoperto da Aldo Di Felice.

TLN, è in assoluto la tv multi etnica più seguita in Canada con una media di 10 milioni di spettatori. Per quanto riguarda la programmazione in italiano al momento la principale fonte è Mediaset, assieme ai notiziari di Sky Tg24, mentre per la comunità spagnola vengono diffuse le immagini di Univision, Televisa, Telemundo e CNN Espagnol. Dal 1984 sono stati trasmessi gli eventi calcistici più importanti relativi ai campionati di calcio italiani e spagnoli e gli incontri di coppa Uefa e Champions League, oltre alle ultime tre edizioni della Coppa America. A partire dal 2007, TLN trasmette i tornei internazionali di calcio FIFA fino al 2014, incluso la Coppa Mondiale della FIFA Sud Africa 2010 e Coppa Mondiale della FIFA 2014.

Fino al 2003 TLN ha trasmesso essenzialmente i programmi della Rai, poi a seguito di una serie di controversie dovute tra l’altro all’arrivo di Rai International in Canada, la programmazione dell’emittente nazionale è stata soppressa di fatto riducendo il bacino d’utenza e quindi il gradimento della comunità italiana nei confronti della Rai.

Festival di Sanremo, film su Moana Pozzi, Centrovetrine, novità prenatalizie

Arrivano novità prefestive per tutti gli amanti della rubrica prossimamente in tv. Come sempre, cominciamo subito: Fabrizio Del Noce ha tirato le somme dei sui 6 anni in Rai. Il direttore di Raiuno dopo essersi vantato di aver lanciato 50 nuovi format e 15 numeri zero (totale 65 in 72 mesi, nemmeno uno al mese e bisognerebbe poi valutarne la qualità…), traccia le linee per il futuro (più mini-serie evento, più fiction inglese da rivendere all’estero) e mette in guardia Sanremo (di cui sarà diramata la lista dei cantanti in gara settimana prossima): se Bonolis fallisce si chiude (“Tutto può nascere e crescere, ma anche morire: se qualcosa non va, si deve fermare”). Si stanno schiarendo, nel frattempo, le nubi sul problema dei rimborsi alle Proposte 2009: la Rai li rivedrà, seppur in una percentuale limitata, ma tale da dare attenzione al settore.

I prossimi programmi di Raiuno: di sicuro torna Andriano Celentano (in primavera), probabilmente ci sarà uno speciale di Christian De Sica e forse arriverà un programma con Simona Ventura e uno show di Gigi Proietti.

Mediaset: top e flop 2008

Luci e ombre, nella stagione televisiva 2008 per Mediaset. Se è vero che i programmi dalle migliori aspettative non le hanno poi deluse “sul campo”, è altrettanto assodato dall’altro che alcuni “esperimenti” non sono stati coronati dal successo sperato. Canale 5 ha confermato il ruolo di rete commerciale più seguita con il 22,38 % nell’arco dell’intera giornata sul proprio target 15-64 anni, pur rivelandosi non immune da alcune cocenti sconfitte: clamoroso lo strapotere di C’è Posta per Te nel prime time del sabato con punte di 7 milioni di spettatori, lo stesso Zelig nella collocazione non facile del lunedì ha saputo farsi valere con la media di circa 5 milioni di telespettatori divenuti poi 7 milioni 800 mila nell’ultima puntata, Paperissima va a gonfie vele al venerdì con quasi 7 milioni di gradimento, mentre sorprende un po’ il risultato finale del reality La Talpa su Italia 1 che raggiunge il miglior successo di sempre con 5 milioni 300 mila spettatori.

Le dolenti note sono rappresentate dai flop clamorosi di trasmissioni approdate per la prima volta e nello stesso periodo sul palinsesto dell’ammiraglia Mediaset, come confermò a suo tempo il direttore Massimo Donelli:“Abbiamo commesso degli errori ma siamo tutti quanti orgogliosi di lavorare in un’azienda talmente forte e trasparente da poterli ammettere. Errori certificati dall’Auditel; abbiamo avuto contemporaneamente in onda tre prodotti dall’inizio della stagione che come hanno dichiarato sia Piersilvio Berlusconi che Alessandro Salem sono andati sotto le aspettative. Parliamo di Crimini Bianchi, del Ballo delle Debuttanti e dello show Fantasia. Tutti e tre sono stati trasmessi nello stesso periodo perchè così ha voluto lo stato di necessità di una garanzia partita molto presto“.

Champions League sulla Rai fino al 2012, ma intanto scoppia la polemica

 La Rai continuerà fino al 2012 ad avere i diritti per gli highlights di tutte le partite della Champions League, più una partita in diretta al mercoledì: la tv di stato, non avendo più concorrenti (Mediaset si è buttata sul digitale per far concorrenza a Sky), avrà ancora tutto lo sport in chiaro della tv (escluso il moto mondiale).

Festeggia il Direttore Genereale Cappon, che dice (attenzione alle parole, che vi segnalo in grassetto, perché meriteranno una riflessione alla fine):

Con questa operazione abbiamo completato il nostro bouquet di calcio in chiaro che è ricchissimo, il più ricco che la Rai abbia mai avuto negli ultimi anni. Sicuramente è il più ricco d’Italia. La soddisfazione è doppia perché quest’anno la Rai sul calcio ha fatto l’en plein: oltre alla Champions abbiamo ripreso i diritti per Serie A e B e confermato quelli per la Coppa Italia. Con quest’offerta così completa la Rai riafferma il proprio ruolo di servizio pubblico, un servizio pubblico capace di offrire a tutti i cittadini i migliori eventi sportivi a disposizione. Voglio sottolineare un ultimo, non piccolo, particolare: abbiamo riportato il calcio in chiaro in Rai risparmiando decine di milioni di euro e spendendo circa la metà rispetto a quanto era stato fatto in passato. Questo dimostra che si possono e si devono coniugare qualità e rigore gestionale.

Tv generalista: poche idee, tanto successo

L’operazione è riuscita ma il malato è morto!“, parafrasando il principe De Curtis, in arte Totò, con una battuta tratta da uno dei suoi esilaranti film, siamo riusciti a dare l’idea dello stato di salute della tv nostrana, assediata dalle nuove tecnologie, internet in testa, ma sempre al primo posto nella classifica di gradimento degli italiani, come certifica una recente indagine del Censis.

I canali televisivi tradizionali sono seguiti dall’85,6% dei cittadini, mentre in Francia la percentuale è del 91% in Gran Bretagna scende al 79,3% e in Germania al 49,7%. Tuttavia, il 20,6% degli italiani guarda abitualmente la tv satellitare e il 7,7% usa il digitale terrestre, come dire che nonostante l‘avvento di degne alternative sotto tutti i punti di vista, leggi qualità dell’immagine grazie al digitale, ma anche di contenuti come le prime dei film, l’italiano medio preferisce accostarsi alla tradizione, un po’ per scelta ma anche per necessità.

Se è vero infatti che la tv generalista sia ormai endemicamente incapace di esprimere il benché minimo barlume di novità, è altrettanto vero che forte di una lunga tradizione alle spalle gode ancora delle aspettative del pubblico medio perché quanto di più economico sia ancora a disposizione. Le prime tv sulla Rai o Mediaset, sono ormai una chimera, la ripetitività delle programmazioni strette dalle logiche commerciali un’offesa all’intelligenza umana, ma la scelta si rivela ancora vincente.

Sandra Mondaini, l’ultima conferenza stampa

Dopo tanti anni di carriera, come già vi avevamo annunciato in un post precedente, la fantastica Sandra Mondaini lascia le scene. Durante la Conferenza Stampa di ieri, la Sandra Nazionale ha così detto:

Sono commossa, emozionata e anche triste. E’ la mia ultima conferenza stampa, sono malata, da tre anni devo stare in carrozzella, non credo che faro’ piu’ nulla’

Queste sono state le parole, che la signora della tv ha rilasciato, presentando con il marito di una vita, l’eccezionale Raimondo Vianello, il loro film tv Crociera Vianello, che andrà in onda sabato 13 dicembre.Durante la conferenza, personaggi come il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, ed il vice Pier Silvio Berlusconi, si sono mobilitati per rendere omaggio alla coppia più divertente e salda della tv.

Il segreto della sabbia e The prince of tennis su Hiro

L’Impero Mediaset Premium colpisce ancora. La new entry è il canale Hiro (di Premium Fantasy) dedicato alla fascia pre adolescenziale, adatta ai bambini dagli 8 ai 15 anni di età (e non solo).

Uno dei cartoni animati all’interno del canale Hiro è Il segreto della sabbia che va in onda da lunedì al venerdì alle 9.00, 14.05, 17.50 e il sabato e la domenica in replica alle 12.10 e alle 14.45. La storia parla della famiglia Buxton e della morte di Lady Buxton che accade al momento che da alla luce sua figlia Jane. Dopo alcuni anni Lord Buxton si risposa con Margaret, che si trasferisce al castello con il figlio William, un ragazzino di 11 anni geloso e insofferente. Con il passare del tempo anche la seconda moglie del Lord muore, lasciando William nella disperazione. Passano gli anni e Jane diventa una ragazza molto intelligente ed estroversa, il fratello maggiore George si imbarca per una spedizione verso est, William scompare ed il padre va in bancarotta. Il fratello le manda una strana pietra blu, una pietra misteriosa, affascinante con qualche cosa di strano, quindi decide di iniziare un viaggio alla ricerca …

Terra di confine, da stasera su Rete 4

Da questa sera, in seconda serata a 00.30 su Rete4 (in replica la domenica mattina alle 09.30), andrà in onda Storie di Confine, un programma prodotto da Videonews, Mediafriend, Onlus e creato da Mediaset, Medusa e Mondadori.

Il programma è un contenitore di sei reportage fatti in varie zone della terra, in paesi come Brasile, Congo, Santo Domingo, Sudan, Thailandia e Uganda, tra la gente comune, tra chi ha bisogno di aiuto, quell’aiuto che grazie all’Onlus viene donato.

Auditel: nel periodo di garanzia vince la Rai su Mediaset. Entrambi, però, leggono a modo loro i risultati

Il periodo di garanzia autunnale (14 settembre 2008 – 29 novembre 2008) è finito e, ovviamente, tutti si dicono vincitori e ognuno legge i dati a modo proprio. La verità è questa: la Rai ha vinto sia nel prime time (tra l’altro Raiuno è stata la rete più seguita), che nell’intera giornata, mentre Mediaset è rimasta a bocca asciutta.

Prima di lasciarvi ai comunicati stampa di Rai e Mediaset (attenzione, leggete bene il periodo che prende in considerazione, che NON corrisponde al periodo di garanzia!), vediamo i dati più importanti, quelli della prima serata, da una fonte più obiettiva, il post del blog di Antonio Genna (che merita il link!).

Ecco i colpi di scena: Raiuno vince perché Canale 5 peggiora di più della rete ammiraglia Rai (Raiuno passa dal 22,49% di share al 22,18%, mentre Canale 5 perde più di 2 punti percentuali dal 22,74% al 20,66%!); la vittoria della prima serata Rai (44,56% di share contro il 39,14% di Mediaset) è merito di Raidue che sale dall’11,38% al 12,24%; Italia 1 incrementa il suo pubblico (bene l’idea de La Talpa più le serie televisive), dal 9,22% del 2007 al 10,45% del 2008; Migliorano La7 (+0,21%), i canali terrestri (+0,39%) e i canali satellitari (+0,82%).

Iva aumentata sulle Pay tv – Ilaria D’amico lo spiega in diretta. Il video

Sky non ci sta e prevede di mobilitare i suoi utenti; il presidente del consiglio Silvio Berlusconi rigetta le accuse di conflitto di interessi. Tanta carne al fuoco, tanto caos e alla fine chi ci rimetterà? L’utente finale, cioè tutti coloro che hanno un abbonamento con Sky.

Andiamo con ordine e cerchiamo di far chiarezza (cosa che ha tentato di fare anche Ilaria D’Amico in diretta televisiva parlando dell’aumento a Sky Calcio Show, di cui vi proponiamo il video dopo il salto). Prima di trarre conclusioni parziali vediamo cosa dicono le parti. Partiamo dalla base: cosa prevede la legge? Lo spiega bene Il sole 24 ore:

Il provvedimento prevede l’abolizione dell’Iva agevolata al 10% per la pay tv satellitare e via Internet e il loro rientro nell’Iva ordinaria al 20 per cento. Si trattava di una misura varata con la legge 507/95, che concedeva l’Iva agevolata agli abbonamenti per segnali criptati, poi precisata nel ‘97 a favore degli abbonamenti satellitari e via cavo. Una misura, insomma, che intendeva incentivare lo sviluppo dei nuovi media. Sky non dà cifre ufficiali ma fonti attendibili stimano in circa 270 milioni di euro annui l’aggravio dovuto al raddoppio dell’Iva sui suoi abbonamenti.

Tasse e porno tasse per la nostra tv. Che c’è dietro?

La manovra finanziaria ha portato nuove tasse per le televisioni a pagamento: una detta porno tax (un’addizionale del 25% sui redditi che derivano dall’industria pornografica e un aumento degli acconti dovuti al Fisco, che salgono fino al 120%), l’altra è una norma che inasprisce l’Iva sulle attività di televisione a pagamento.

Grida allo scandalo, contro il suo stesso proprietario, Mediaset, che in una nota dell’ufficio stampa dice, riguardo la seconda:

Apprendiamo con disappunto l’inserimento all’interno del decreto anticrisi approvato oggi dal Governo, di una norma che inasprisce l’Iva sulle attività di televisione a pagamento.

Pier Silvio Berlusconi tra Endemol e Mediaset

Abbiamo già parlato di Pier Silvio Berlusconi e il suo indissolubile legame con Endemol, che si è tramutato in una vera e propria passione che lo porta, ogni volta che ha un attimo di tempo, si reca a Hilversum, vicino ad Amdterdam, dove risiede Endemol e dove ha l’occasione di lavorare fianco a fianco coni manager della società.

L'”entrata” di Mediaset nella vita di Endemol, lo ricordiamo, risale a un anno e mezzo fa. Pier Silvio considera quest’attività con estrema cura e attenzione, e ci tiene molto ad essere presente, sia nella sede olandese, sia presso quella londinese che rappresenta anche il nucleo nevralgico per il contatto con gli Stati Uniti.

Il vice presidente di Mediaset e presidente di Rti conferma comunque che il “core” dell’attività è sempre la gestione dei tre canali Mediaset. Il motivo è che Endemol è “costruita” e vive fondamentalmente sull’attività dei suoi manager.