Toon Toon e Jugo, i canali Fastweb per giovanissimi

 Avevamo appena terminato di scrivere della nascita di Disney XD collegata all’indubbio successo dei canali televisivi per ragazzi sulle reti digitali, oltre ad aver appreso del clamoroso primato di Boing il marchio Mediaset seguito da punte di 91 mila spettatori al giorno, che sulla scrivania ci arriva la notizia di nuovi nati questa volta in casa Fastweb.

La più importante azienda italiana delle comunicazioni in fibra ottica, specializzata quindi in Iptv, lancia in questi giorni Toon Toon e Jugo due nuovi canali dedicati ai giovanissimi. Diversificati i target, sebbene si tenga ben conto del recente dato che individua nella fascia d’età 4-14 anni quella con i maggiori appassionati di canali televisivi ad hoc.

Toon Toon si rivolge a una fascia prescolare, 3-6 anni, spazio quindi a cartoni animati semplici e istruttivi come i mitici Teletubbies, Finbles e Heidi, mentre dalla fusione dei termini junior e young vede la luce il marchio Jugo, dedicato proprio al pubblico che volge all’adolescenza con una programmazione che spazia dai classici come Pippi Calzelunghe il celebre e inossidabile telefilm in onda dal 1970, fino ai manga stile He man, The Transformers, Robotech, Jem, le Holograms.

Rai-Sky, rottura o compromesso?

 Rai-Sky, la trattativa dai contorni simili a quelli della più classica delle telenovelas, pare proprio destinata se non a un lieto fine quanto meno a un felice compromesso. E’ noto come ormai da settimane il Servizio pubblico radiotelevisivo nella persona del direttore generale Mauro Masi, stia trattando per la permanenza futura dei suoi canali sulla piattaforma satellitare.

In particolare in vista della scadenza del contratto prevista per il prossimo 31 luglio, a fronte di una proposta Sky che prevede 50 milioni di euro l’anno per i prossimi sette più altri 75 milioni in tre anni di acquisto di titoli cinematografici da Rai Cinema, la controparte Raisat si aspetta una maggiore valorizzazione dei propri servizi “pay” (Extra, Premium, Cinema, Smash Girls, Yo Yo, Gambero Rosso) e “free” (Rai Gulp, Rai Storia) a cui vanno aggiunti i tre canali generalisti Raiuno, Raidue e Raitre, su una struttura che di fatto è ormai il secondo gruppo televisivo italiano quanto a ricavi.

A proposito delle “tre punte di diamante” della televisione di Stato, il contratto di servizio stipulato con il Ministero dello Sviluppo Economico, prevede l’obbligo di permanenza del marchio Rai su tutte le piattaforme televisive, almeno così sembrerebbe poiché il viceministro Paolo Romani si è affrettato a chiarire: “La Rai ha un obbligo di presenza su ogni piattaforma ma non su tutte: per quel che riguarda il satellite spetta all’azienda scegliere quale sia la più indicata”. Chiaro il riferimento alla neonata TivùSat che prenderà il via il prossimo 31 luglio con protagonista oltre che la Rai anche Mediaset e i canali Telecom Italia Media.

La Supercoppa Italiana rischia di non essere trasmessa in televisione

La supercoppa italiana, classico evento sportivo che apre la stagione ufficiale per le nostre squadre di calcio rischia di non essere trasmessa in televisione, perché l’incontro tra Inter e Lazio del prossimo 8 agosto a Pechino non interessa a nessuna emittente a causa dell’orario del calcio d’inizio, le 14.00 ora italiana (fonte Corriere dello sport).

Massimo De Luca, direttore di Raisport, ha spiegato che un evento simile, trasmesso in un sabato pomeriggio di agosto ha meno rilevanza che trasmesso in prima serata e ha assicurato che, comunque, la Rai un’offerta l’ha fatta, certo non i seicentomila euro richiesti come base d’asta dalla Lega Calcio (che ha portato la manifestazione in Cina per motivi economici), ma è stata rifiutata.

Mediaset fa sapere di non essere interessata ad una gara trasmessa alle 14.00 di un sabato pomeriggio di agosto, perché non ha un appeal televisvo adeguato e non porterebbe un ritorno economico sufficiente per il network. Quindi: non parteciperà all’asta e non farà offerte.

Sky scavalca Mediaset per i ricavi e diventa il secondo operatore italiano dopo la RAI

Sky nel 2008 è diventato il secondo operatore televisivo italiano per ricavi con 2.640 milioni di uero, alle spalle della Rai (2.723 milioni di euro) e davanti a RTI (Mediaset, 2.531 milioni di euro). A rivelarlo è stato il presidente dell’Agcom Corrado Calabrò che ieri ha presentato la sua relazione annuale:

La Rai è ancora la principale media company italiana con oltre 2,7 miliardi di euro di ricavi, anche se in decremento rispetto al 2007 a causa della flessione della pubblicità (-3,6%). Rai, Sky e RTI (che ha avuto un calo della pubblicità dello 0,3%) hanno una posizione simmetrica in termini di ricavi complessivi del settore televisivo. All’interno di essa RTI e’ leader della pubblicità e nuovo concorrente nelle offerte a pagamento; Sky e’ di gran lunga leader nella pay tv e nuovo concorrente nella pubblicità; Rai mantiene le classiche posizioni attraverso una quota di rilievo nella pubblicità e prelevando le risorse residue dal canone di abbonamento.

Le reazioni di Mediaset e Sky non si sono fatte attendere: Fedele Confalonieri, presidente della società del biscione, dice:

Sky Hd, arrivano i nuovi canali in alta definizione

 Sky si è fermata, negli ultimi dati non è cresciuta di un abbonato ed ha un livello di ‘turn’ negativo. Penso che la nostra concorrenza con Premium abbia un peso, anche se la sfida è ancora lunga”. Affermava qualche giorno Pier Silvio Berlusconi a margine della presentazione dei prossimi palinsesti Mediaset, parole che suonano proprio come un guanto di sfida nei confronti della piattaforma satellitare tutt’altro che inerte davanti agli eventi che si succedono.

Non è una novità che il punto debole del digitale terrestre prossima opzione per chi vuole continuare a ricevere i programmi televisi sia l’alta definizione: una banda che assorbe molto spazio e quindi dispendiosa sotto tutti i punti di vista, il discorso cambia per chi si muove in ambiti satellitari: “L’Alta definizione è la nuova rivoluzione. Perché rende molto più intensa l’emozione che si prova assistendo a un evento sportivo, a un film o a un documentario” -ribadisce Andrea Scrosati, vice presidente di Sky Italia“Vivere una partita di calcio in HD vuol dire essere lì, sul campo, vicino al tuo giocatore del cuore. Vedere un film in HD vuol dire gustarne ogni dettaglio e perdersi nella sua trama”.

Alla continua e costante offerta di canali satellitari, tra poco anche Cult (canale 131) diverrà un’icona dell’offerta Cinema, Sky unisce quella della qualità dell’immagine, ovvio che bisognerà dotarsi degli apparecchi necessari a supportare la tecnologia come un decoder e televisore HD e magari anche un’impianto home theater ma da qui alla fine di agosto l’offerta di Sky sarà tale da giustificare un investimento del genere.

Davide Crestani racconta Fessbuc a Cinetivu: il prodotto è pronto per la televisione!


Questa settimana Cinetivù torna a parlare di Fessbuc la divertente parodia sui social network, divenuta ormai un cult della rete, protagonista di una no stop martedì prossimo 7 luglio al RomaFictionFest dove verrà proposto un terzo episodio inedito, dopo i due già online. Gli ideatori sono Giorgio Centamore, Arturo Di Tullio, Max Garbarino, Alessandro Coscia e Davide Crestani proprio a quest’ultimo abbiamo chiesto tutto quello che riguarda la nuova e interessante iniziativa.

Davide Fessbuc è una parodia sui social network, come è nato il progetto?

La versione ufficiale, ormai di dominio pubblico, è che il progetto è nato lo scorso capodanno dalla fervida mente di Max Garbarino, produttore di Fessbuc. La versione ufficiale vuole che Max fosse a casa bloccato da un colpo della strega. Insieme ad alcuni amici, tra cui Arturo Di Tullio, si sarebbe trovato a riflettere sul fenomeno Facebook. Erano tutti a un passo dal “suicidarsi” (cioè dal cancellarsi da Facebook) quando, improvvisa, è arrivata l’illuminazione: facciamo una sitcom per ridere del nostro rapporto con internet e specialmente coi social network. Questa la versione ufficiale. Ma la verità che finora nessuno ha avuto il coraggio di rivelare (per cui si tratta di un’esclusiva assoluta per Cinetivù) è che il 31 dicembre scorso Max Garbarino è stato rapito dagli alieni. Lo abbiamo ritrovato in un fosso, confuso e stordito, a metà gennaio. Pare che gli alieni gli abbiano innestato una tecnologia avveniristica nel cervello e che Fessbuc sia il frutto di questo ibrido umano-alieno. Certo, questa è una verità meno rassicurante dell’altra, ma suffragata da molte prove. Ad esempio, fino al 31 dicembre 2008 Max Garbarino (che poi è anche l’attore che interpreta il Big Boss) aveva una folta chioma di riccioli biondi, mentre ora è pelato come una palla da biliardo. E, se guardate bene le immagini della sitcom, noterete ancora i segni degli elettrodi alieni sulla sua testa. Abbiamo provato a nasconderli con il cerone, ma non ci siamo riusciti del tutto.

Mediaset Night, in streaming il Red Carpet della notte dei palinsesti

Domani sera Mediaset svelerà i propri palinsesti autunnali e metterà fine alle numerose voci che si susseguono sui possibili programmi che vedremo in onda da metà settembre.

Qualcosa di nuovo, se non a livello contenutistico, la rete del biscione la propone: per la prima volta anche il pubblico da casa può assistere in diretta, a partire dalle 19.45, al Red Carpet della serata (ma non alla serata!?), precedentemente riservato ai giornalisti, agli investitori e alle star televisive.

Arriva Fox Retro per gli amanti delle serie classiche

Il paradiso dei nostalgici o se volete un canale che permetterà ai pochi che ancora non ne avessero fatto conoscenza di apprezzare le grandi serie tv del passato. A partire da agosto la grande famiglia di Sky si allarga con un nuovo arrivato: Fox Retro. Fin da quando la piattaforma satellitare ha preso piede nelle case degli italiani, i canali Fox hanno costituito il fiore all’occhiello della programmazione, prima Fox,(110) poi Fox Life (112) e a seguire Fox Crime (114) con i relativi +1, un manipolo di marchi che ogni giorno nelle 24 ore rende qualcosa come quasi 5 milioni di telespettatori che da domani 1 luglio potranno anche godersi la versione in Hd (solo Fox e FoxCrime).

A completare l’offerta caratterizzata dalle serie più importanti ed apprezzate del momento arriva ora questo ultimo nato che strizza l’occhio al passato, telefilm visti e rivisti direte voi ma che non hanno mai perso quella freschezza che di fatto le ha rese inossidabili nel tempo, troppo spesso confinate in fasce orarie mattutine, prevalentemente sui canali Mediaset, quando molti per ovvi motivi non hanno la possibilità di seguirle.

Da agosto, a qualsiasi ora del giorno e della notte, i fan del tempo che fu potranno calarsi di nuovo in quelle atmosfere indimenticabili assieme ai propri beniamini e c’è da giuraci che le sorprese non mancheranno: spezzoni inediti e speciali dedicati alle guest stars, come la presenza di Michelle Pfeiffer in una puntata di Chips o del grande Frank Sinatra in Magnum P.I, va ad aggiungersi al mercoledì e domenica alle 21 la messa in onda completa degli episodi che per motivi di durata erano stati suddivisi in più parti.

Tivù Sat al via il 31 luglio

 Tivù Sat ai nastri di partenza, data ufficiale d’inizio 31 luglio 2009, comunicata da Luca Ambrogetti presidente di Digtvi (l’associazione nata per promuovere il digitale terrestre) a Digital Sat a margine del Forum Europeo sulla tv digitale tenutosi di recente a Lucca, dove il direttore marketing della società Tivù, David Bogi a ufficializzato il progetto: “Tivù è nato ad ottobre 2008, partecipata da Rai e Mediaset al 48% ciascuno e al 4% da TI Media. Due missioni principali: promuovere e spingere lo sviluppo della TDT in Italia, unitamente al processo di switch previsti dal Ministero dello Sviluppo Economico. La seconda è di garantire a chi non è coperto dal segnale terrestre, non solo digitale ma anche analogico, di poter fruire della offerta digitale con Tivù Sat, satellitare gratuito offerto dalla società Tivù srl

Sulla nuova piattaforma digitale satellitare i telespettatori potranno vedere via satellite 10 canali Rai: Raiuno, Raidue, Raitre, Rai4, Rai Gulp, Rai Gulp +1, Rai Sport +, RaiNews24, Rai Storia e Rai Edu 1; 7 canali Mediaset: Canale 5, Retequattro, Italia 1, Iris, Boing, Boing+1 e Mediashopping; La7; Sat 2000 e tutti i canali free internazionali.

Monica Setta contro il Codacons, Amadeus contro Mediaset

Monica Setta e Amadeus sono i protagonisti del nostro spazio odierno dedicato alle parole dei protagonisti della televisione.

Monica Setta. La giornalista ha replicato alle associazioni dei consumatori, che hanno festeggiato per la sua mancata riconferma a Domenica in e ha invitato il Codacons (il cui presidente Rienzi a suo dire ha tentato tutto l’anno di farsi invitare) a dare uno sguardo ai compensi delle altre star della televisione, invece del suo, che era di 1500 euro lordi a puntata (fonte Il velino):

Il mio spazio ha avuto una media ascolti di poco inferiore al 18 per cento di share in una fascia oraria che andava dalle 15.10 alle 15.50: un solo punto sotto Canale 5 e quasi sempre superiore ai risultati di Quelli che il calcio su Raidue con le partite in corso … Non capisco perché un’associazione di consumatori che dovrebbe difendere i contribuenti italiani che pagano il canone, si interessi tanto del mio spazio, arrivi addirittura a gioirne per la chiusura e invece non dica una parola sulla possibilità di mettere un tetto ai compensi delle super pagate star della tv. In tempi di crisi infatti l’attenzione al risparmio, come insegnano i buoni economisti, dovrebbe riguardare tutte le voci di costo delle aziende …

Monica Setta ha fatto sapere che la Rai non l’ha ancora informata ufficialmente della sua esclusione da Domenica In. Attendiamo conferme.

Gianna Tani a Cinetivù: il segreto del successo è non passare inosservati


Questa settimana Cinetivù ha incontrato Gianna Tani, per anni responsabile casting Mediaset e ora alle prese con nuove importanti iniziative fra cui un libro. Ecco cosa ci ha risposto durante una lunga e piacevole chiacchierata.

Signora Tani, parliamo subito del suo libro Come nasce una star, che sta promuovendo in giro per l’Italia, finalmente un “manuale” per aspiranti artisti?

Ha ragione è proprio un piccolo manuale per chi vuole accedere al mondo dello spettacolo, soprattutto a quello televisivo, quindi ci sono consigli, suggerimenti e alcuni “appunti” riguardanti i primi provini di personaggi oggi diventati famosi, questo per far capire ai giovani che ci vuole determinazione, costanza, talento, preparazione e che lavorare nello spettacolo è un LAVORO vero e proprio e non sempre si è fortunati, come nella vita, di poter fare un lavoro per il quale abbiamo studiato o che amiamo.

Quali sono i requisiti fondamentali richiesti oggi a chi vuole fare il personaggio televisivo?

Come dicevo prima l’importante è saper fare qualcosa quando si arriva a un casting o comunque avere le idee chiare, non si può arrivare e dire: “decida lei” oppure: “siete voi che dovete scoprire il talento che c’è in me” oppure: “io imparo in fretta” è fondamentale arrivare al provino giusto per le proprie caratteristiche professionali o fisiche, facendo tanta gavetta anche in realtà minori.

T-Mobile Transmission: le nuove tendenze musicali su Channel Four

La musica in televisione non “tira” più, dopo anni addietro trascorsi a seguire trasmissioni cult come Discoring o kermesse canore come Festivalbar dobbiamo constatare che simili manifestazioni hanno ormai fatto il loro tempo: mentre l’una è ormai sparita da almeno vent’anni, l’altra in onda di recente su Mediaset ha dovuto arrendersi alle nuove tendenze che vogliono i talent show, X-Factor e Amici su tutti, avere la meglio su produzioni che sanno ormai di stantio. Gli stessi Wind Music Award in onda lunedì scorso hanno avuto un discreto successo di pubblico.

E’ cambiato il modo di fruire la musica, così come i gusti del pubblico, piattaforme come You Tube e strumenti come l’I-Pod e i telefoni cellulari hanno inferto un duro colpo a quei canali come i negozi di dischi, poi dvd relegati ormai alla stagione dei ricordi. Quanto al nostrano Festival di Sanremo, nonostante i fasti dell’ultima edizione, appare svuotato di tutte le sue essenze con le canzoni a fare da cornice più che da principale elemento d’attrazione. Le stesse tv musicali come MTV hanno aperto le porte a programmazioni alternative.

All’estero la tendenza è la stessa: nel 2006 la mitica Top of the Pops ha dovuto abdicare per mancanza di pubblico televisivo, ma in un Paese come l’Inghilterra dove l’industria discografica continua a sfornare fior di produzioni confortata da notevoli riscontri di mercato, sebbene non più ai livelli di una volta, la tv propone ancora quelli che possiamo definire ultimi scampoli di trasmissioni musicali come T-Mobile Transmission.

Law & Order televisivo: i grandi network si sfidano in tribunale

I destini dell’etere si incrociano nelle aule dei tribunali. Anche questa settimana dopo aver parlato la scorsa di Sky, seguiamo un percorso forense alla ricerca di cause giuridiche intentante da questa o quella parte verso le varie identità televisive del panorama italiano, in primo piano ancora Sky e Italia 7 contrapposte a Mediaset, riguardo la sovvenzione statale che tra il 2004 e il 2005 permise a molti utenti di poter acquistare i decoder per il digitale terrestre a prezzi scontati.

La legge finanziaria 2004 aveva previsto una sovvenzione di 150 euro per l’acquisto degli apparecchi, con uno stanziamento totale di 110 milioni. La finanziaria 2005 aveva rifinanziato lo stanziamento di 110 milioni di euro, con una riduzione del contributo individuale a 70 euro.

La Commissione UE, su reclamo di Sky, ritenne la sovvenzione come un aiuto di Stato in favore delle emittenti che sul digitale stesso offrono servizi a pagamento (Mediaset in primis) chiedendone il recupero, lo scorso 3 giugno si è tenuta di fronte al tribunale di primo grado della UE l’udienza con cui Mediaset chiede che venga annullata la precedente sentenza, l’iter sarà lungo e dall’esito incerto.

Giornata mondiale dell’ambiente in TV: scendono in campo Rai, Mediaset, La7 e Sky

Ieri pomeriggio vi abbiamo parlato del documentario Home – La nostra Terra, in onda questa sera alle 23.20 su Rete 4. La rete Mediaset, però, fortunatamente non è l’unica a dedicare un po’ di spazio alla Giornata Mondiale dell’ambiente: anche Rai, La7 e Sky offrono documentari, film d’autore e speciali, per raccontare lo stato di salute del nostro pianeta. Scopriamo insieme tutta la programmazione dedicata:

RAIUNO
Da questa sera alle 23.30 viene mandato in onda Pianeta Terra, il documentario in 11 episodi (da 50 minuti l’uno) della BBC, che racconta in ogni puntata un habitat del nostro mondo. Ecco i titoli: “Da Polo a Polo”, “Montagne”, “Acque Dolci”, “Grotte e Caverne”, “Deserti” , “Mondi di Ghiaccio”, “Savane e Praterie”, “Giungle”, “Coste e Barriere Coralline”, “Foreste”, “Abissi”. La qualità del prodotto non è garantita soltanto dalle immagini spettacolari, ma anche dalla colonna sonora composta da George Fenton, vincitore del prmio Bafta e cinque volte candidato all’Oscar.