I sei vincitori della prima parte di Masterpiece, più tre ripescati dal pubblico attraverso il web e tre dai giurati, compongono la fase finale del talent letterario su Rai 3 per scrittori prodotto con Freemantle Media, in collaborazione con RCS, in onda stasera alle 23.45 per la prima di sei puntate: il vincitore vedrà il suo romanzo pubblicato in 100mila copie.
È uno dei tre giudici del talent letterario di Rai3, Masterpiece, ma Taiye Selasi, di origine londinese nata da padre del Ghana e madre della Nigeria, è soprattutto una scrittrice di successo grazie al suo primo romanzo dal titolo La bellezza delle cose fragili che è stato subito un successo internazionale: accanto a Giancarlo De Cataldo e Andrea De Carlo, Tayie non teme le sfide.
L’ultima puntata di X Factor ha avuto un impatto devastante su Twitter: secondo BlogMeter, il talent in onda su Sky Uno e, per l’occasione, in
Ve ne abbiamo già parlato: in autunno partirà il primo talent dedicato agli scrittori. Non è ancora ben chiaro il meccanismo della gara, ma possiamo già analizzare le prime statistiche del progetto che, almeno per il momento, fanno presupporre un enorme interesse attorno a Masterpiece.
Ormai siamo abituati a vedere talent e reality di tutti i tipi, ma forse su Rai 3 potrebbe arrivarne davvero uno interessante: si tratta di Masterpiece, un talent interamente dedicato alla scrittura e agli scrittori. Il fortunato vincitore potrà pubblicare il suo primo libro con Bompiani.
Considerando il mondo dell’editoria in questo particolare momento, sapere di un talent che premia giovani scrittori inediti pubblicando il loro romanzo nel cassetto sembra assurdo quanto sapere che Maccio Capatonda sta con Elisabetta Canalis. E invece no. Mentre due delle più grandi case editrici italiane versano in una profondissima crisi, eccoci qui a parlare di Masterpiece, il nuovo talent sulla scrittura di Rai tre.
Se il reality è morto, il talent resuscita. In varie forme. Dal prossimo autunno, assisteremo a resurrezioni/reincarnazioni d’ogni sorta. Chissà se qualcuna farà gridare al miracolo. Intanto lo scetticismo infiamma gli animi di questa bollente estate. Perché talent o non talent, tutti promettono posti di lavoro in una Paese in cui d’abitudine le grandi aziende non leggono i curriculum vitae, la meritocrazia non esiste (o sopravvive alla faccia dei talent show in rarissime forme) e non esistono agenzie di collocamento che tengano specialmente nei lavori cosiddetti “creativi”. Ma se il messaggio che passa è: “non restano che i talent show per trovare lavoro”, sappiate che siamo veramente arrivati alla frutta. Tutto il resto è show!