Scherzi a parte, ieri la presentazione in compagnia di Teo, Belen e Claudio

E’ stata presentata ieri, alla presenza dei conduttori Claudio Amendola, Teo Mammucari e Belen Rodriguez e del direttore di rete Massimo Donelli, la nuova edizione di Scherzi a parte, lo show curato da Fatma Ruffini e diretto per la prima volta da Roberto Cenci, che andrà in onda per otto giovedì su Canale 5 alle 21.10.

Come sempre al centro dello show, ci sono i più o meno reali scherzi(che la produzione assicurano essere genuni al 100%) fatti ai personaggi famosi del mondo dello spettacolo e dello sport, ideati da Marco Balestri, Paolo Lizza, Giorgio Squarcia, Nicola Alvau, Franco Bianca e Paolo Parisotto. Tra ogni video ci sarà tempo per i conduttori di cantare e ballare, nonché di fare scherzi estemporanei ed imprevisti sia agli ospiti, che al pubblico.

Vittime della prima puntata saranno Gerard Depardieu, Gigi D’Alessio, Mario Giuliacci, Mara Carfagna, Clemente Russo, Alessia Marcuzzi e Cristina Chiabotto e ad un uomo politico pesante di cui non è stato svelato il nome, perché ancora non ha dato il consenso a mandare in onda lo scherzo (in passato non hanno firmato la liberatoria nemmeno Fiorello, Mike Bongiorno, Adriano Celentano, Giancarlo Giannini, Andry Shevchenko e la stessa Ruffini).

Maurizio Gasparri e Walter Veltroni: i moralizzatori ritardatari

Arrivano annotazioni sulla televisione italiana, condivisibili, ma poco puntuali, visto che i programmi criticati sono in onda da svariati anni: Walter Veltroni attacca i nuovi quiz, mentre Maurizio Gasparri attacca i reality definendoli spazzatura.

Iniziamo con Veltroni, che riguardo certe trasmissioni, dimenticandosi di quanto guadagna un parlamentare, dice:

Con quello che sta vivendo il Paese certe trasmissioni televisive mi appaiono marziane. Si possono guadagnare centinaia di migliaia di euro senza saper fare nulla, mentre ci sono persone che non possono comprare un maglione.

Mediaset: top e flop 2008

Luci e ombre, nella stagione televisiva 2008 per Mediaset. Se è vero che i programmi dalle migliori aspettative non le hanno poi deluse “sul campo”, è altrettanto assodato dall’altro che alcuni “esperimenti” non sono stati coronati dal successo sperato. Canale 5 ha confermato il ruolo di rete commerciale più seguita con il 22,38 % nell’arco dell’intera giornata sul proprio target 15-64 anni, pur rivelandosi non immune da alcune cocenti sconfitte: clamoroso lo strapotere di C’è Posta per Te nel prime time del sabato con punte di 7 milioni di spettatori, lo stesso Zelig nella collocazione non facile del lunedì ha saputo farsi valere con la media di circa 5 milioni di telespettatori divenuti poi 7 milioni 800 mila nell’ultima puntata, Paperissima va a gonfie vele al venerdì con quasi 7 milioni di gradimento, mentre sorprende un po’ il risultato finale del reality La Talpa su Italia 1 che raggiunge il miglior successo di sempre con 5 milioni 300 mila spettatori.

Le dolenti note sono rappresentate dai flop clamorosi di trasmissioni approdate per la prima volta e nello stesso periodo sul palinsesto dell’ammiraglia Mediaset, come confermò a suo tempo il direttore Massimo Donelli:“Abbiamo commesso degli errori ma siamo tutti quanti orgogliosi di lavorare in un’azienda talmente forte e trasparente da poterli ammettere. Errori certificati dall’Auditel; abbiamo avuto contemporaneamente in onda tre prodotti dall’inizio della stagione che come hanno dichiarato sia Piersilvio Berlusconi che Alessandro Salem sono andati sotto le aspettative. Parliamo di Crimini Bianchi, del Ballo delle Debuttanti e dello show Fantasia. Tutti e tre sono stati trasmessi nello stesso periodo perchè così ha voluto lo stato di necessità di una garanzia partita molto presto“.

Tv italiana: invecchiata e riciclata?

La tv è lo specchio del Paese dove viene diffusa, noi ne siamo fermamente convinti, per cui niente di strano se in questi ultimi tempi si fa un gran parlare del progressivo invecchiamento dei programmi televisivi ma anche di coloro che li conducono, immagine speculare di un’ Italia che da sempre consegna i propri pilastri istituzionali e dirigenziali a persone che proprio giovani non sono.

C’aveva pensato Fiorello, qualche tempo fa a dar fuoco alle polveri con il suo caustico commento: “Siamo alla televisione di quarant’anni fa. Ci dovrebbe essere una legge che vieta di ripetere una formula per più di tre volte… Io ora guardo soprattutto calcio. Non è snobismo. I reality li vedevo, ma poi stufano. Per questo ho interrotto Viva Radio2, preferisco smettere quando un programma è ancora al massimo, prima che qualcuno si stufi“.

Inevitabile la levata di scudi dei diretti interessati tra cui Pippo Baudo: “Quella sollevata da Fiorello è una querelle vecchissima che ciclicamente ritorna. Noi comunque, siamo dei temerari e continuiamo a fare tv, nonostante molti dicono che non si dovrebbe. Certo, ognuno di noi ha il dovere di cercare di rinnovarsi e di innalzare la qualità di quello che propone“.

Massimo Donelli: continuiamo a sperimentare! Quando hanno cominciato?

Perché Canale 5 è andata così male tra settembre e novembre? Perché la rete ha sperimentato. Ve ne siete accorti? No, perché se sperimentare significa proporre un programma nuovo in tutta la stagione, Fantasia, Pomeriggio Cinque (copia di Mattino Cinque), Il ballo delle debuttanti (brutta copia di Amici), allora siamo veramente un Paese arretrato. Eppure, quando non si sa dove andare a parare si dà la colpa al nuovo che avanza, ma non esiste e si mettono le mani avanti (se va ancora male è perché si sperimenta).

Ieri vi abbiamo dato conto che la programmazione della prima serata di Canale 5 del 2009 sarà identica per 6 serate su 7 a quella del 2008 (Carabinieri è stato sostituito da Scherzi a parte, che di nuovo avrà solo la conduzione, perché è giunto alla undicesima edizione) e intanto il direttore di rete Massimo Donelli rilasciava le seguenti dichiarazioni (alla stampa e al Tgcom):

Ciò che ha detto Piersilvio Berlusconi è vero: abbiamo sperimentato e commesso degli errori.

BOOM!

Piersilvio Berlusconi chiede più serie americane e Donelli ripropone il palinsesto 2008! Non fanno meglio Italia 1 e Rete 4

Piersilvio Berlusconi l’aveva detto qualche giorno fa, prima che fossero annunciati i palinsesti dei primi mesi di gennaio, che Canale 5 aveva sbagliato e ha aggiunto:

Forse mancano delle belle serie come quelle americane

Detto fatto, all’indomani di una frase simile il direttore di Canale 5, Massimo Donelli, lo ha accontentato riproponendo da gennaio a marzo praticamente gli stessi programmi del 2008, che non prevedevano, oltre a Dr.House alcuna serie televisiva.

Non mi credete? Confrontiamoli giorno per giorno.

Canale 5, nuova rivoluzione ai palinsesti: fuori Pomeriggio Cinque, anticipato VIP, spostato il Maurizio Costanzo Show

Il direttore di rete Massimo Donelli nega la crisi perpetua, ma l’anno horribilis di Canale 5 è sotto gli occhi di tutti e il continuo rivoluzionare i palinsesti non aiuta certamente la rete ad acquistare credibilità nei confronti degli spettatori.


La confusione regna sovrana
tanto che, per fare un esempio, Anna e i cinque era stato ricollocato per il martedì, ma per non perdere nuovamente contro Tutti pazzi per la tele è stata rispostata al mercoledì, dove incrocerà, e perderà, contro la partita della nazionale italiana, trasmessa da Raiuno.
Andiamo con ordine: cambia la domenica. Non ci sarà più il film Vacanze di Natale 2000, annunciato settimana scorsa al posto de Il ballo delle debuttanti e nemmeno Terra!, programma bistrattato a cui bisognerà trovare una nuova collocazione: al loro posto sarà trasmesso VIP, anticipato da Martedì alla domenica per evitare lo scontro con il programma della Clerici (vero e proprio spauracchio) e Il Maurizio Costanzo Show, per evitare di sovrapporsi con La Talpa 3.

Canale 5, tutte le novità: comincia Questa domenica, rischia Crimini Bianchi

Vi abbiamo già parlato in passato di Questa domenica: ebbene, con un serial killer, il Ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini, gli aggiornamenti su La Talpa e il filmino del matrimonio di Elisabetta Gregoraci e Flavio Briatore, comincia ufficialmente la trasmissione domenicale condotta da Paola Perego.

Come potete notare dagli argomenti, non c’è niente di nuovo in programma, tranne il fatto che sono stati cancellati gli spazi ludici trash e i balletti.

Per un programma che comincia, due si concludono prima e uno rischia lo slittamento su Rete 4: Fantasia terminerà stasera con una puntata d’anticipo, Il Ballo delle debuttanti potrebbe avere la stessa fine, mentre Crimini Bianchi, dato i disastrosi ascolti potrebbe finire sulla terza rete di Mediaset.

Zelig, stasera la prima puntata

Da stasera (e per undici lunedì), alle 21.10 su Canale 5, va in onda la nuova edzione di Zelig, condotto ancora una volta da Claudio Bisio e Vanessa Incontrada.

Il programma comico più visto di sempre, che si confronterà con la fiction di Raiuno, L’isola dei famosi, Grey’s Anatomy e Chi l’ha visto, dovrà riuscire a rilanciare la prima serata di Mediaset, che da due settimane vince solo con C’è posta per te, tanto che il direttore di rete, Massimo Donelli, non vuole parlare di share, ma si aspetta che sia superiore alla media della rete.

Verissimo: squadra vincente non si cambia

Si è conclusa ieri l’undicesima edizione di Verissimo-tutti i colori della cronaca, il rotocalco di Videonews, diretto da Claudio Brachino, in onda ogni sabato alle 16, condotto da Silvia Toffanin. Alla conferenza stampa di fine stagione, il direttore di Canale 5, Massimo Donelli non ha lasciato dubbi sulla conferma del programma anche per la prossima stagione.

Verissimo, chiude una stagione straordinaria che ha visto una ulteriore crescita degli ascolti e la conferma della leadership nella fascia d’ascolto. Un risultato reso possibile dal mix dei contenuti (cronaca ma anche spettacolo, costume e un pizzico di gossip) e da una confezione del prodotto sempre accurata. Silvia Toffanin, con il suo stile di conduzione sobrio e garbato, ha guidato con professionalità il programma, formando con Alfonso Signorini un tandem giornalistico affiatato, che il direttore di Videonews Claudio Brachino ha saputo valorizzare al massimo. Squadra che vince non si cambia: tutto il team di Verissimo, dopo una meritata vacanza, tornerà al lavoro per una nuova edizione autunnale”

Dopo dei trascorsi non proprio felici negli ultimi anni, in cui da quotidiano di approfondimento giornalistico Verissimo è divenuto un rotocalco di gossip, cronaca e spettacolo, ora pare proprio che abbia trovato la giusta collocazione in quella attuale del sabato alle 16 , la stessa che ha visto dal 2006 alla conduzione Silvia Toffanin con l’ausilio di Alfonso Signorini direttore del settimanale Chi.

Il ritorno de Il Pranzo è servito: favola o realtà?

Domenica pomeriggio tra Rosanna Lambertucci a Domenica in, alle prese con una paziente e i suoi problemi alle articolazioni e l’imbarazzata Sara Varone a Buona Domenica, per avere detto a Cochi e Renato che si erano separati nel ’47 invece che nel ’74, mentre l’anno giusto era il ’76, il nostro zapping selvaggio ci propina uno spettacolo che mai ci saremmo aspettati: Il Pranzo è servito.

Simona Ventura, o chi per lei, aveva avuto la brillante idea di riproporre all’interno di Quelli che il calcio, un breve assaggio dal vivo in chiave goliardica della storica trasmissione di Corrado Mantoni, andata in onda per più di un decennio, nelle diverse fasi, su Canale 5.

Protagonista dell’insolita riproposta televisiva Claudio Lippi, transfuga delle reti Mediaset, già conduttore de Il Pranzo tra il ’90 e il ’92 e i due finti concorrenti Simona Ventura da una parte e Massimo Ghini dall’altra, più un Cristiano Malgioglio, nel ruolo del maggiordomo che nella edizione originale era stato di Vittorio Marsiglia.

Vento di bonaccia per Canale 5

Mentre Mediaset festeggia i numeri da record della raccolta pubblicitaria, nell’ultima parte del 2007, con più di tre miliardi di ricavi, Massimo Donelli , direttore di Canale 5, non deve essere troppo soddisfatto della sua rete, in questo primo scorcio del 2008. L’anno nuovo non ha ancora portato molta fortuna all’ammiraglia del Biscione, che pare navigare in acque basse con il rischio di rimanere incagliata.

La nota dolente è rappresentata proprio dalla fascia oraria che dovrebbe dare le maggiori soddisfazioni, quella del prime time. Se possiamo definire tranquilli gli orari del preserale con Gerry Scotti e Chi vuol essere milionario, che segna un sostanziale pareggio di audience rispetto a L’eredità di Carlo Conti su Rai Uno e Striscia la notizia che domina imperterrita l’access prime time, nonostante lo “scossone” dato di recente dal ciclone Fiorello, ecco che con l’arrivo della prima serata e dell’inesorabile slittamento verso le 21.30, il bilancio con la concorrenza si fa pesante.

Attualmente Canale 5 può fare affidamento su due serate mentre le altre sono in balia dell’incertezza. Facciamo un’analisi (per i dati in cifre vi rimando alla rubrica quotidiana curata dall’ottimo Diego Odello): alla domenica Amici di Maria de Filippi, supera abbondantemente i cinque milioni di telespettatori, lo show a marzo verrà spostato al mercoledì, mentre l’altro porto sicuro della rete Mediaset è senz’altro il venerdì con lo strapotere de I Cesaroni.

Rai: dall’Auditel al Qualitel

Il corpo a corpo mediatico che da anni vede protagoniste Rai e Mediaset, potrebbe essere giunto ad un punto di svolta. Se da un lato il direttore di Canale 5, Massimo Donelli, in un’intervista pubblicata da Italia Oggi, stigmatizza la guerra dell’audience tra i due colossi televisivi, definendola una trovata giornalistica: “Non esiste nessuna forma di competizione tra Raiuno e Canale 5.” Aggiungendo poi però:”Nel target 15-64 anni siamo leader assoluti.” Dall’altro la tv di Stato annuncia un interessante provvedimento che potrebbe farle riconquistare il ruolo di servizio pubblico che in molti ritenevano avesse ormai perso.

A partire da aprile, come annuncia il quotidiano La Repubblica, arriva il Qualitel. Un istituto specializzato in sondaggi, ogni giorno si prenderà l’incarico di intervistare migliaia di italiani, per “tastare loro il polso” in fatto di gradimento verso i programmi trasmessi la sera prima dalla Rai, con particolare attenzione verso quelli proposti nella fascia che va dalle 20 a mezzanotte, ritenuta la più importante. In una scala che va da uno a cento, ogni intervistato esprimerà un parere su ciò che ha seguito e saranno considerati rilevanti, anche i dati forniti da coloro che la tv non la accendono affatto.

I dati ricavati dalle indagini demoscopiche non saranno lettera morta, ma verranno comunicati il giorno dopo all’ora di pranzo, mettendo a nudo le pecche nella programmazione del giorno precedente. E’ una prima risposta che viale Mazzini vuole dare, alle numerose polemiche a cui è andata incontro in questi ultimi tempi, da parte di chi con toni sempre più accesi puntava il dito verso una Rai asservita alle esigenze di una tv commerciale, ben lontana da quella che anni fa primeggiava in fatto di creatività e inventiva, leader nella realizzazione di nuove idee per la televisione.

A tu per tu con il Grande Fratello 8: è già crisi d’audience?

L’ultima sentenza dell’Auditel è suonata come una condanna per il Grande Fratello 8, giunto alla terza puntata e già a corto d’ossigeno. Lunedì scorso la puntata del padre di tutti i reality è stata seguita da solo 4 milioni 854mila telespettatori, che nella fascia di sovrapposizione hanno preferito le vicende dell’avvocato Rocco Tasca alias Sebastiano Somma (Un caso di coscienza 3), in 5 milioni 440mila, concedendo la vittoria della serata allo show di Canale 5 solo in virtù della maggiore durata. Se mettiamo sulla bilancia i risultati non esaltanti delle precedenti puntate della fiction di Raiuno, ce n’è abbastanza per preoccuparsi delle sorti di un reality che dopo otto edizioni comincia a mostrare i propri limiti.

Già l’anno scorso il Grande Fratello 7 in onda di giovedì aveva faticato non poco a prevalere sull’acerrimo avversario Don Matteo, da cui aveva dovuto subire sonore batoste ed è forse per questo che i dirigenti Mediaset, nella fattispecie il direttore di Canale 5 Massimo Donelli, annusando l’aria che tirava, non proprio buona, ha deciso di trasferire nel 2008 baracca e burattini, (l’accostamento non è casuale) al lunedì, sperando in un miglior riscontro di pubblico, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti: nel 2007 l’edizione del Grande Fratello era partita con 6 milioni 500mila spettatori, quest’anno con 5 milioni 616mila.

Certo è che l’edizione 2008 non è nata sotto i migliori auspici: nella prima puntata un gruppo di scalmanati aveva raso al suolo la cupola trasparente, brutta assai a dir la verità, eretta a Ponte Milvio, nell’area romana e destinata a contenere i pretendenti all’ingresso nella casa più spiata d’Italia. Poi lo scorso 4 febbraio, un terribile temporale con pioggia mista a grandine ha letteralmente distrutto buona parte dell’edificio, con conseguente totale riedificazione a tempo di record da parte delle maestranze e un look tutto nuovo, che vedremo nella puntata di lunedì prossimo.