Come previsto, la puntata di Servizio Pubblico con ospite Silvio Berlusconi ha registrato ottimi ascolti. 8.670.000 spettatori (record per La7) hanno seguito il dibattito condotto da
Lo scontro politico e giornalistico tra sinistra tradizionale e la triade Il Fatto – Grillo –Di Pietro: questo il tema al centro della puntata speciale di Bersaglio Mobile, il programma d’approfondimento politico in onda stasera alle 21.15 su La7 e condotto dal direttore del TgLa7 Enrico Mentana.
Ieri, giornata nella quale si è sbloccata la situazione in casa Rai, è stato il Santoro-day. Dopo l’annuncio dell’approdo del giornalista campano su La7 dalla prossima stagione, lo stesso Santoro è stato ospite del Tg La7 condotto da Enrico Mentana ed ha anche tenuto una conferenza stampa. Dopo il salto vi proponiamo le sue dichiarazioni e proviamo a riepilogare la situazione:
“Oh, le mani addosso non me le metti. Occhio eh! Vai fuori, mezza matta che non sei altro. Sei solo una pazzetta, stupidina” (Il gladiatorino Max Bertolani a Antonella Elia, L’isola dei famosi, Raidue).
LA MIGLIORE DELLA SETTIMANA – “Il cliente preferito di un chirurgo è il politico: “Non hanno cuore, non hanno cervello, non hanno spina dorsale e soprattutto la faccia e il culo sono intercambiabili” (Marco Travaglio cita una barzelletta, talvolta corrispondente a realtà, Servizio Pubblico).
A che punto è il progetto di Michele Santoro, Comizi d’Amore? Marco Travaglio, intervistato pochi giorni fa da Fabio Fazio a Che tempo che fa non aveva saputo fornire informazioni dettagliate sulla partenza del programma. Oggi invece segnaliamo le dichiarazioni rilasciate da Michele Santoro all’Agi. Secondo l’ex conduttore di Annozero il nuovo progetto giornalistico-mediatico dalla prossima settimana muoverà passi più decisi verso l’approdo sulla multipiattaforma. A detta del giornalista si tratta di un progetto per il quale
Senza Rete è il nuovo progetto di Michele Santoro che il giornalista salernitano dovrebbe presentare ufficialmente il prossimo 11 settembre durante la festa de Il fatto quotidiano. Libero e il sito Dagospia hanno svelato il programma che dovrebbe sostituire Annozero: gli ingredienti sono internet e tv locali. Infatti Senza Rete andrà in onda la prossima stagione grazie ad un circuito di tv private e sul web. Nonostante le smentite, non è ancora tramontata l’ipotesi che il talk venga trasmesso da Cielo, il canale digitale di Sky che si vede anche sul satellite. Presenti Vauro e Marco Travaglio.
UPDATE: A quanto apprende l’Adnkronosla notizia sarebbe però priva di fondamento. Su Cielo, come annunciato da Sky nei mesi scorsi, sta infatti per partire il programma di approfondimento affidato all’ex direttore di Sky tg24, Emilio Carelli. Il futuro di Michele Santoro, insomma, dovrebbe essere ancora incerto. E dopo l’addio alla Rai, il tira e molla con La7, si aspettano le prossime mosse.
Michele Santoro su Sky Cielo. Secondo quanto riferisce il quotidiano Libero, e varie agenzie di stampa, il giornalista campano, ex conduttore di Annozero, sarebbe ad un passo dall’accordo per la messa in onda di una trasmissione su una rete digitale visibile gratis da tutti gli italiani. Secondo Brunella Bolloli,
Michele Santoro ha rilasciato un’intervista a Silvia Truzzi e Marco Travaglio de Il fatto quotidiano per raccontare come si è arrivati allo rottura della trattativa con La7annunciata ieri. E per rassicurare sul fatto che, non si sa ancora dove e con quale modalità, ma la sua squadra in autunno tornerà.
Il conduttore di Annozeroha ripercorso gli step che hanno caratterizzato il tentato accordo con la televisione di Telecom. Dopo la transazione che ha portato all’allontanamento dalla Rai, ecco quello che – stando al racconto di Santoro – sarebbe accaduto:
“Marco Travaglio è un pezzo di merda. Anzi una merda intera“. Sono lontani, lontanissimi, i tempi in cui Vittorio Sgarbi definiva con tale epiteto il vice direttore de Il fatto quotidiano, venendo condannato per diffamazione. Così come appare solo un ricordo l’intervento di Marco Travaglio su “Sgarbi da neuro deliri” ad Annozero.
Stasera a Otto e mezzo, ospiti di Lilli Gruber, i due noti volti televisivi hanno dato vita a un dibattito pacato, scevro da urla, interruzioni e insulti. E ciò, considerati i protagonisti e il loro mitologico background, fa notizia.
Di fronte ad una palesemente delusa Lilli Gruber, il critico d’arte ha costantemente annuito e sorriso all’ascolto delle parole del giornalista, giungendo addirittura a rammaricarsi per non aver coinvolto l’editorialista di Annozero nell’organizzare il Padiglione Italia curato da Sgarbi alla Biennale di Venezia, visti “i rapporti con Travaglio“. Da una parte il “professor Sgarbi“, dall’altra il “dottor Travaglio“. Come se il passato mediatico e giudiziario tra i due non fosse mai esistito.
Dopo il marasma dei giorni scorsi, questa sera è andata in onda l’ultima puntata di Annozero, il programma condotto – con ascolti vertigginosi rispetto alla media di rete – da Michele Santoro, il giornalista più odiato e temuto dal Cavaliere.
Il divorzio consensuale avvenuto tra il celebre conduttore e la Rai aveva aumentato l’attesa per la puntata odierna e, come le previsioni annunciavano, Santoro nella consueta anteprima si è lasciato andare in un lungo sfogo rivolto al presidente della Rai, Paolo Galimberti:
Ho fatto un accordo con la Rai che metteva fine alle questioni legali e recitava “Santoro può continuare a collaborare con la Rai, anche da domani”. Voglio capire se questa trasmissione la volete oppure no, voglio una decisione chiara. Non ho ancora firmato con nessun editore. Sono disposto, da domani, a continuare questo programma ad 1€ a puntata.
Spiace sempre perdere un professionista, ma ho profondo rispetto per il diritto di ciascuno di essere artefice del proprio destino (Paolo Garimberti, Presidente della Rai)
Da anni la tv di Stato ostacola il programma d’informazione più visto della televisione italiana, nonostante gli introiti pubblicitari e il prestigio che i record di ascolti di Annozero Garantiscono (Marco Travaglio, giornalista, opinionista di Annozero).
Sky ha deciso di cancellare il canale italiano di Current, la tv indipendente fondata nel 2005 da Al Gore e Joel Hyat. La notizia è stata commentata dal fondatore del canale tv, nonché Nobel per la Pace 2007, con queste parole:
Noi a Current abbiamo dedicato il nostro network internazionale a liberare dal guinzaglio chi racconta la verità; e per chi racconta la verità in Italia non c’è momento più critico di questo.
Carlo Contie l’elisir della lunga abbronzatura: il conduttore di Raiuno ha svelato, a Qn, il segreto del proprio colorito da eterno vacanziero (“Nessuna lampada, in genere. Semplicemente, riesco a incastrare il lavoro con vacanze lunghe, sempre al mare e spesso in luoghi lontani, oltre che una puntatina nella mia Castiglioncello. In più, se sono in città, ne approfitto e mi metto in giardino o sul terrazzo per sfruttare i raggi di sole. Senza dimenticare le vacanze estive. Solo verso ottobre comincio a notare un certo pallore, che in realtà non è tale: spunta semplicemente la mia carnagione olivastra, che non mi piace. In quel caso sì, faccio un paio di lampade alla settimana fino all’arrivo delle vacanze di Natale. Quindi faccio un viaggio alle Maldive o in Egitto, e lì sto in acqua per ore”). Che invidia!!!
Sandra Milo cerca il principe azzurro: la Sandrocchia nazionale non ha smesso di inseguire il sogno dell’amore e, a Gioia, ha delineato l’identikit del suo tipo ideale (“L’uomo mi manca in senso fisico, per il resto dormo benissimo da sola. Mi piacerebbe averlo, l’uomo, prima di addormentarmi. Dovrebbe avere l’intelligenza di Fellini, la voce di Bettino e la sua prestanza a letto. L’umanità di Pietro Nenni. Lui come Berlinguer, uomini che ti fanno credere in un mondo migliore. La fantasia di Franco, fidanzato di quando ero giovane, che mi spingeva nei territori eccitanti del peccato. Poi la personalità di Berlusconi. Uno che fa sempre quello che vuole. La generosità? Non ho mai conosciuto uomini generosi!”). Altro?
D’altronde, dal punto di vista politico è stata una giornata di fuoco: la Camera ha approvato la proposta di legge sul processo breve e il discorso, ovviamente, non può che ricadere sui processi di Berlusconi, dal processo Mills, al processo Mediatrade, fino ad arrivare al recente Rubygate.
Ed è proprio il “processo greve”, così ribattezzato dalla trasmissione, ad accendere gli animi, con gli immancabili dettagli che rendono l’atmosfera, nonostante tutto, sempre tremendamente, e da un altro punto di vista, anche tristemente, ilare.
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