In attesa della finalina che assegnerà il terzo posto tra Germania e Uruguay, la ventiseiesima giornata dei campionati mondiali di calcio ha osservato un altro giorno di pausa agonistica ma la stessa regola, ovviamente, non vale per i classici talk televisivi di approfondimento. Ormai, arrivati alla fase conclusiva di questa edizione sudafricana, nei vari studi televisivi si inganna il tempo in tutti i modi possibili, cercando di unire l’utile al dilettevole, svolgendo i compiti assegnati tra il serio e il faceto.
Massimo Tecca e Josè Altafini di Sky, per esempio, nella telecronaca in spagnolo che i canali dedicati di Murdoch offre ai propri abbonati, dimostrano, oltre a un’impeccabile padronanza della lingua, anche di non saper rinunciare alla sangrìa durante la telecronaca, festeggiando gol con urli spropositati dalla durata superiore all’era quaternaria e dando vita a dialoghi tipici post-bagordi, facendo rimpiangere agli spagnoli di non essere italiani.
Daniele Tombolini, invece, durante Notti Mondiali, visto che con le lingue non è molto ferrato dato il suo terrificante francese, cerca di dare sfogo alla sua indole di inventore provetto. Dopo Il semaforo, sistema di giudizio sugli arbitri presentato in anteprima durante gli europei del 2008 e deriso praticamente da tutti (video dopo il salto), quest’anno ci riprova, proponendo come soluzione per i gol fantasma, una modifica delle porte con l’interno oltre la riga in pendenza, che costringerebbe così il pallone a insaccarsi in rete senza tornare di nuovo in campo a causa di una traiettoria bislacca. Fulvio Collovati è subito entusiasta dell’intuizione, alzando la cornetta di un telefono, la cui utilità in quel contesto è oggetto di studio, fingendo il più totale disinteresse tra risatine infantili. Volpi, dinanzi a certe scene, si complimenta con i due artisti di strada:
Ci sono comici che impiegano anni di carriera a fare queste gag!