In questa Italia mortificata e bistrattata da un certo malcostume, dove le famiglie stentano ad arrivare alla fine del mese e con una tv che inneggia al benessere sfrenato, è ormai insita nella gente la cultura dell’arrivismo facile o se volete la voglia di protagonismo spicciolo, che porta molte ragazze ad avere come massima aspirazione quella di diventare velina.
Eccole in fila quindi, rigorosamente accompagnate dai genitori, come accade in questi giorni davanti agli studi Mediaset di Cologno Monzese, per farsi notare, alla ricerca di un attimo di gloria che potrebbe valere una vita. L’opportunità di dare una svolta alle proprie aspirazioni è troppo ghiotta per potervi rinunciare e se un tempo un padre o una madre avrebbero opposto un netto diniego di fronte a una prospettiva simile, ora invece danno la loro benedizione, incoraggiandola.
In fin dei conti che c’è di male a diventare velina? Le due fortunate avranno soldi e gloria, probabilmente si fidanzeranno con un calciatore, per poi ottenere, una volta terminata l’esperienza nel tg satirico di Antonio Ricci, un’importante credenziale per il mondo dello spettacolo, che le vedrà diventare attrici, presentatrici o quant’altro, come dimostrato dalle illustri colleghe Maddalena Corvaglia e Elisabetta Canalis, tanto per citarne un paio.