Dopo l’esordio non proprio scoppiettante di lunedì sera, Il commissario Zagaria interpretato da Lino Banfi, ci riprova con la seconda puntata e, complice anche la fiction in replica che Rai 1 ha deciso di contrapporre, le cose migliorano leggermente. La seconda puntata della fiction di Canale 5 conquista infatti 3.303.000 spettatori, pari ad uno share del 14,47% anche se non si aggiudica la serata. La prima rete di Stato, invece, ha riproposto Lo smemorato di Collegno che è stato rivisto con piacere da solo 1.961.000 spettatori, con uno share pari all’8,48%. Le reti ammiraglie, quindi, non si aggiudicano la vittoria.
lo smemorato di collegno
Lucrezia Lante Della Rovere
L’attrice Lucrezia Lante della Rovere, nata a Roma il 19 luglio del 1966, figlia unica del duca Alessandro e di Marina Ripa di Meana, inizia la sua carriera come modella negli anni ottanta e fotomodella, richiestissima sulle passerelle di tutto il mondo: l’ultimo anno del liceo Lucrezia viene scelta da Mario Monicelli per recitare nel film Speriamo che sia femmina del 1986, accanto a nomi famosissimi del panorama cinematografico.
Lo stesso anno, debutterà anche come attrice teatrale nello spettacolo Casanova, diretta da Luca De Fusco: sarà proprio nel teatro che troverà una sua maggiore dimensione, lontana dalla televisione. Tra i suoi spettacoli teatrali di maggiore successo, Quando eravamo repressi, Risiko, Oleanna, Il cielo sopra il letto. Recita anche in numerose fiction televisive e miniserie tv, tra le più importanti si ricordano Quando ancora non c’erano i Beatles, La famiglia ricordi, Uno di noi, Giorni da leone. Ma forse il ruolo più importante della sua carriera nella settima arte e, senza dubbio, il più gustoso è nella pellicola nostalgica La carbonara, dove interpreta il ruolo della protagonista.
Acquisisce sempre maggiore popolarità grazie alla serie Orgoglio, Orgoglio capitolo II e Lo smemorato di Collegno, tutti trasmessi su Raiuno in prima serata. Attualmente Lucrezia è la protagonista di Donna Detective 2.
Lo smemorato di Collegno, riassunto seconda puntata
La seconda e ultima puntata de Lo smemorato di Collegno si apre con una clamorosa novità: l’uomo, che fino a ieri abbiamo creduto essere Giulio Canella, in realtà è Mario Bruneri, lo dicono le impronte digitali, lo sostengono alcuni uomini truffati dal tipografo torinesi, lo ammette anche Milly, una donna a cui Mario scriveva le lettere quando era ricoverato in manicomio.
Astolfi, che aveva già scritto la parola fine alla storia, cambia idea e si prepara a scrivere un’altra verità riguardante lo smemorato di Collegno e per farlo convince Milly a rivelargli tutte le notizie possibili e immaginabili in cambio di fama e successo.
Giulia, nel frattempo, continuando a credere che l’uomo sia veramente suo marito, chiede aiuto al padre per ottenere un avvocato di grido capace di dare la libertà allo smemorato. L’uomo ingaggiato è uno del regime, tale Roberto Farinacci, che si mette subito all’opera.
Lo smemorato di Collegno, riassunto prima puntata
La prima puntata de Lo Smemorato di Collegno inizia nel 1926 con un barbone (Johannes Brandrup) che viene arrestato mentre sta rubando all’interno di un cimitero ebraico di Torino.
L’uomo da subito da segni di squilibrio e sostiene di non sapere la propria identità. Per questo motivo si decide di ricoverarlo nel manicomio di Collegno per fargli tornare la memoria.
Nel 1927 il direttore del manicomio, il dottor Rivano (Franco Castellano), rivela ad Astolfi (Giuseppe Battiston), un reporter della Domenica del Corriere, l’esistenza di quest’uomo. Astolfi non perde tempo e pubblica l’articolo con tanto di fotografia. Da quel momento centinaia di persone cercano di scoprire chi sia l’uomo misterioso e la famiglia Canella di Verona lo riconosce come l’esimio professor Giulio disperso in Macedonia durante la guerra mondiale.
Lo smemorato di Collegno, da questa sera su Raiuno. Foto e dichiarazioni
Questa sera su Raiuno va in onda Lo smemorato di Collegno, la miniserie in due puntate prodotta dalla Casanova Entertainment e diretta da Maurizio Zaccaro, che narra la storia realmente accaduta di un uomo che perde la memoria e la sua identità, ispirandosi all’omonimo romanzo di Lisa Roscioni.
La storia si svolge in Italia nel 1926 e ancora oggi non ha avuto una soluzione certa (seppur nel 1931 il caso giudiziario terminò in Cassazione): un uomo, che ha perso la memoria, viene conteso da due famiglie, quella veronese dei Canella, certa che lo smemorato sia il professor Giulio, un filosofo disperso in Macedonia e quella dei Bruneri, che sostiene che l’uomo sia Mario un pregiudicato che finge l’amnesia per sfuggire dal carcere.
Nel cast della fiction ci sono Johannes Brandrup (lo smemorato), Gabriella Pession (Giulia Canella), Lucreza Lante della Rovere (Rosa Bruneri), Franco Castellano (il direttore del manicomio, dottor Rivano), Giuseppe Battiston (Astolfi, il giornalista della Domenica del Corriere), Fabrizio Contri (il Commissrio Finucci), Gualtiero Burzi (Renzo Canella), Maurizio Marchetti (Francesco Canella).
Gabriella Pession: al fianco di Bonolis al Festival di Sanremo
Gabriella Pession, che questa sera affiancherà Paolo Bonolis nella conduzione del 59° Festival di Sanremo in rappresentanza delle attrici italiane, è nata a Daytona Beach in Florida, il 2 novembre del 1977. Ha vissuto in Florida fino all’età di sette anni, prima di trasferirsi in Italia, a Milano, insieme alla famiglia. Prima di iniziare la carriera di attrice, è stata campionessa di pattinaggio artistico (si è ritirata dalle gare a causa di un grave infortunio), e ballerina di danza classica, studiando presso la scuola del teatro di Kirov, in Russia. Gabriella è stata una vera global trotter: ha studiato un paio di mesi a New York durante gli anni del liceo ed ha frequentato corsi all’università per stranieri in Australia.
Nel 1997 il debutto cinematografico è accanto a Leonardo Pieraccioni nel film Fuochi d’artificio, con il quale collabora anche nel 1999 in qualità di protagonista del film Il pesce innamorato. Nello stesso anno la ritroviamo anche nel film diretto da Lina Wertmuller, Ferdinando e Carolina. Dal 2001 Gabrielle torna sul grande schermo grazie ai film Voci (tratto da un romanzo di Dacia Maraini) di Franco Giraldi, Operazione rosmarino di Alassadra Populin, L’amore è eterno finché dura di e con Carlo Verdone, L’uomo perfetto di Luca Lucini e Milano-Palermo: il ritorno di Claudio Fragasso con Raoul Bova e Giancarlo Giannini.