Dopo il record della scorsa settimana di oltre 1 milione e mezzo di telespettatori, torna il talk show più longevo della tv
Domenica 29 maggio in prima serata su Rete 4 va in onda il quarto appuntamento di Maurizio Costanzo Show.
Domenica 29 maggio in prima serata su Rete 4 va in onda il quarto appuntamento di Maurizio Costanzo Show.
Il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli è stato intervistato recentemente al talk show web di Klaus Davi dal titolo KlausCondicio: il politico non ha trovato mezzi termini per esprimere il suo pensiero relativamente al successo (e la seconda vita) che sta riscuotendo La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, candidato agli Oscar 2014 come Miglior Film Straniero e dopo il Golden Globe ricevuto per la stessa categoria.
Una domenica, prevedibilmente, all’insegna dell’ultimo Festival di Sanremo di Gianni Morandi, vinto da Roberto Vecchioni, con L’Arena di Massimo Giletti, in onda dal teatro Ariston di Sanremo che celebra, giustamente, il cantautore che si è aggiudicato il Festival con il brano Chiamami ancora amore. All’unanimità, Vecchioni viene praticamente idolatrato da Giletti, pubblico, giornalisti e opinionisti vari: uno scenario simile con Marco Carta o Valerio Scanu sarebbe stato decisamente utopico. C’è un solo essere umano, voglioso di essere messo alla gogna per alcune opinioni fuori dal coro e quel soggetto risponde al nome di Klaus Davi.
Il massmediologo masochista è preoccupato dello stato d’animo del fresco vincitore di Sanremo:
Il tuo brano non viene passato nelle radio. Ci è rimasto male?
Fischi in sala. Davi vorrebbe che il caro Vecchioni si stracciasse le vesti dall’infinito dispiacere della notizia appena ricevuta ma, in realtà, non gliene potrebbe fregare di meno. Klaus, quindi, mette il carico da 11:
L’anno scorso avevamo detto: “Largo ai giovani!”. E invece, quest’anno ci ritroviamo a celebrare Vecchioni…
E le possibilità che Klaus concluda la sua settimana sanremese in prognosi riservata si fanno altissime…
Dopo il blitz a sorpresa di sette giorni fa, a causa delle querelle familiare con l’ex moglie Nina Moric, Fabrizio Corona, questa domenica, si ritaglia il ruolo di attore protagonista, ospite in carne e ossa a Domenica Cinque e argomento di discussione nell’Arena di Domenica In, condotta, come sempre, da Massimo Giletti.
Durante la settimana, Fabrizio Corona è stato protagonista di un fatto di cronaca che ben si collega al famigerato Ruby Gate che ha colpito il presidente del consiglio. L’ufficio di Corona, infatti, è stato ripulito da tutti gli hard disk contenenti prove tangibili del chiacchieratissimo Bunga Bunga. Questa, perlomeno, è la spiegazione più plausibile che l’agente fotografico più famoso del Belpaese, ha elaborato in questi giorni.
Non solo Nina Moric, non solo Bunga Bunga ma anche Sanremo. Nell’Arena, infatti, si discute della presenza, più o meno inopportuna, di Fabrizio al prossimo Festival di Sanremo, visto e considerato che Belen Rodriguez, la sua fidanzata, sarà una delle primedonne al Festival.
L’inedita Domenica Cinque che vede Federica Panicucci sostituire Barbara D’Urso, attualmente impegnata nel difficile e tortuoso esperimento di Stasera che sera, torna a far da contraltare alla collaudatissima Arena di Domenica In, come sempre capitanata da Massimo Giletti. La prima parte di questa domenica è dedicata tutta alla cronaca: il caso di Sarah Scazzi, che nei giorni scorsi ha mescolato alla rinfusa tronisti che difendevano il loro diritto di fare beneficienza e contesse incazzose attratte con l’inganno nella costruzione di un canile, torna a far parlare per il motivo originario ossia lo scioccante omicidio e il suo, ancora misterioso, artefice.
La novità è succosa: Michele Misseri ha scritto una lettera nella quale chiede scusa a sua figlia Sabrina per averla accusata ingiustamente e nella quale chiede scusa ai telespettatori, per la prossima puntata di Quarto Grado. Il caso è il primo argomento dell’Arena. A Domenica Cinque, un’emozionatissima Federica Panicucci saluta il pubblico e poi si polverizza per circa due ore, lasciando spazio al collega Claudio Brachino, pronto a destreggiarsi tra bambini deceduti in modo tragico e preti innamorati.
E’ l’Arena, però, a offrire il talk maggiormente pregno di novità e, di omicidi, stavolta, neanche l’ombra: qui, sottolineando le parole di Gianni Morandi e Luca e Paolo, si parla dell’unica cosa seria rimasta nel Belpaese ossia Il festival di Sanremo. Tra le “minacce” di Pupo, la Lega sempre in mezzo come il prezzemolo e una presunta censura (o meglio modifica), le prevedibili polemiche pre-Festival sono magicamente apparse, puntuali come gli ex fidanzati cornuti che si fiondano al Grande Fratello, vogliosi di un essenziale chiarimento.
Massimo Giletti, privo di Barbara D’Urso nelle vesti di principale competitor, causa trasferimento in prima serata, si ritrova la domenica pomeriggio, solo soletto, con la sua Arena di Domenica In, a competere con Il tempo delle mele, trattando lo spinoso caso del calendario in favore di Sarah Scazzi, lanciato in pompa magna, neanche fosse una serata all’Hollywood, con il bel faccione di Giovanni Conversano a fare da testimonial.
Lamberto Sposini non perde tempo con i preamboli e giudica il tutto, un’“operazione strampalata”, parlando di ennesima strumentalizzazione del caso e insinuando anche dei dubbi sull’effettivo utilizzo della cifra finora incassata dalla fondazione a favore del canile in onore della piccola Sarah. A difendere, invece, l’iniziativa, accusando i detrattori di una certa ipocrisia di fondo, ci pensa Klaus Davi che afferma che non si possono fermare, quando ci fa comodo, fenomeni mediateci nati grazie al sistema televisivo attuale.
La situazione, tra gli ospiti in studio, tra cui figurano Patrizia de Blank e Beppe Convertini, è ingarbugliata: c’è chi afferma di esser stato vittima di una vera e propria imboscata (Marina Ripa di Meana, che ne approfitta anche per lanciare qualche frecciatina alla contessa de Blanck, ospite in studio, che gentilmente ricambia le attenzioni), c’è chi sostiene di aver saputo di posare un calendario con intenti animalisti ma non a favore di Sarah Scazzi e c’è chi, senza ipocrisia, afferma di sapere, fin dall’inizio, la natura dell’operazione benefica. Appena Sposini si chiede perchè ad Avetrana, il problema del randagismo sia sorto solo dopo la morte di Sarah e un’opinionista del pubblico spara a zero contro i tronisti e il loro modello negativo, non si capisce più di cosa si stia parlando.
L’anno che verrà. In queste ore viene naturale parafrasare una canzone simbolo a firma del grande Lucio Dalla. Con quali premesse parte il nuovo anno televisivo? A dare un’occhiata, i primi accenni di palinsesto non ispirano certo ottimismo, novità ce ne saranno ben poche e le piccole eccezioni puzzano di riciclato andante. Fra i numerosi artisti che abbiamo avuto il piacere di intervistare in questa lunga annata passata a scrivere su Cinetivù ormai prossima alla fine, la maggioranza ci ha confermato la medesima considerazione: gli autori preferiscono puntare su prodotti sicuri come i format, piuttosto che rischiare nuove idee che potrebbero comportare notevoli perdite a livello commerciale. Insomma quel meccanismo perverso da cui la televisione non riesce sottrarsi per cui una trasmissione deve essere comunque accompagnata dal riscontro d’audience immediato e quindi pubblicitario, sta sancendo la fine della televisione stessa.
Le idee vengono sacrificate sull’altare del Dio denaro, senza possibilità di replica, se un programma va male viene immediatamente cancellato, un tempo si sarebbe concesso al pubblico il tempo di assimilazione, gli autori avrebbero provato l’inserimento degli inevitabili aggiustamenti, a oggi non è pù possibile, la tv brucia le sue creature con la stessa velocità con cui sono state create. Il denaro crea, il denaro distrugge e non è certo un bel vedere quello che ci si para davanti ogni volta che lo schermo si accende. Il satellite e il web costituiscono al momento l’unica isola felice ma quanto durerà?
Dopo la solita introduzione pseudocomica di Barbara D’Urso in versione fatina, la puntata di Domenica Cinque può finalmente cominciare. La D’Urso annuncia ospiti d’eccezione: Raul Bova, Valeria Marini, Martina Stella e Lucia Bosè.
Prima di sorridere (o di piangere), la centoventisettesima versione dei fatti (e speriamo ultima) di Michele Misseri, oltre a far gridare di gioia Salvo Sottile, fa sì che anche la prima parte di Domenica Cinque sia incentrata ovviamente sul caso di Avetrana.
Massimo Giletti, in contemporanea, ci dà, invece, il benvenuto alla consueta puntata de L’Arena di Domenica In. L’omicidio di Sarah Scazzi monopolizza anche la prima parte della domenica di Rai1, visti i corposi aggiornamenti di una tragedia che sembra non avere via d’uscita.
Barbara D’Urso/Maria Giovanna Elmi ci dà il benvenuto alla consueta puntata di Domenica Cinque. La pseudofatina ci informa scherzosamente che il “celebre contenitore” non andrà in onda a reti unificate. Grazie al Cielo, aggiungeremo. La presenza annunciata di Loredana Lecciso ha già mandato nel panico, oltre ai telespettatori, anche la regia. Appare, infatti, una scritta che annuncia il “Denica 5 Talk”, qualunque cosa esso sia.
La capatina ad Avetrana è scontata, ergo si parte subito con il caso di Sarah Scazzi. Ultimo aggiornamento: non c’è stata alcuna violenza sul corpo della giovane vittima. In compenso, il martoriamento catodico sul telespettatore avverrà regolarmente. In collegamento, il fratello di Sarah, Claudio, che parlerà dell’associazione, a favore degli animali, fondata in ricordo della 15enne.
In contemporanea, anche Massimo Giletti ci dà il benvenuto a L’arena di Domenica In. Anche Giletti debutta con il caso di Avetrana, annunciando una lettera di Valentina, figlia di Michele Misseri, indirizzata alla madre di Sarah. Massimo Giletti confessa di aver avuto “molti dubbi” nel leggere questa lettera in diretta. Un dubbio che ha roso l’anima di Giletti, per due, forse anche tre secondi.
Barbara D’Urso, sempre nelle vesti della fatina Maria Giovanna Elmi, ci dà il benvenuto alla consueta puntata di Domenica Cinque, anche questa, incentrata, ma in misura minore, sull’omicidio di Sarah Scazzi, in quel di Avetrana. Al grido di “Siamo una testata giornalistica”, frase ripetuta circa 132 volte in poche settimane, si parte, però, con due fatti di cronaca e il delitto di Avetrana viene, per il momento, accantonato. L’argomento iniziale è un altro omicidio, che ha già visto la soluzione ossia l’assassinio di Maricica, infermiera rumena uccisa nella stazione Anagnina a Roma. In collegamento da Roma, amici e parenti di Alessio Burtone, il ragazzo che ha ucciso l’infermiera, attualmente in carcere.
A Domenica Cinque, gli amici che hanno sostenuto Alessio, al momento dell’arresto, negano di aver mai sostenuto che il ragazzo abbia fatto bene a reagire in quel modo e negano di aver mai detto la seguente frase:
Ammazzatene un altra!
Daniela Santanchè, una degli opinionisti in studio, prega i ragazzi di non giustificare il loro amico perchè chi sbaglia deve pagare e l’esempio, per un corretto comportamento, deve essere dato, in primis, dai genitori e anche dai politici. Per esempio, offendere Maometto è già un primo passo. Il delitto di Avetrana, però, non ci concede tregua e ad occuparsene subito è Massimo Giletti, nella sua Arena di Domenica In. Giletti annuncia subito un’esclusiva: le registrazioni audio della confessione di Michele Misseri.
Barbara D’Urso ci dà il benvenuto per il consueto appuntamento con Domenica Cinque. Previsti tanti ospiti e poi, “siccome è una testata giornalistica”, si parlerà ancora di Sarah Scazzi, nella fattispecie, verranno svelati i verbali riguardo all’arresto di Sabrina Misseri, cugina di Sarah, indagata per omicidio volontario.
Prima del dibattito tesissimo, però, momenti di “leggerezza” con un breve intervento del Ministro del Turismo Vittoria Michela Brambilla, un’esibizione tratta dal musical Maria di Nazareth e il consueto collegamento con il sempre maltrattatissimo Paolo Corazzon:
Questo è il suo destino! Schiattare sotto la neve mentre noi siamo qui in studio! Non si preoccupi se non si vede il tuo viso, il suo sguardo non è così intelligente!
Successivamente, una Barbara D’Urso versione Maria Giovanna Elmi annuncia la sigla di Domenica Cinque che parte in quarta con i verbali riguardo la Misseri e il parterre coi soliti opinionisti.
Anche Massimo Giletti ci dà il benvenuto all’Arena di Domenica In con l’argomento che inevitabilmente inciderà anche su questa domenica televisiva e chissà per quanti altri fine settimana.
Barbara D’Urso ci dà il suo consueto benvenuto a Domenica Cinque. Gli ospiti previsti per questa puntata sono Daniele Liotti, Lola Ponce, Aldo Montano e Loredana Errore, ci sarà una testimonianza esclusiva di Lele Mora e di Nina Moric, su una faccenda che ora non ricordo (…) e si parlerà della realtà degli Emo. L’esordio, ovviamente, promette bene: Paolo Corazzon si presenta, durante il solito collegamento, con un gufo in mano. Al primo batter d’ali di quest’ultimo, Corazzon non può essere più ambiguo:
Occhio, che mi vola via l’uccello!
Oggi comincia Domenica In e, di conseguenza, la D’Urso si affida proprio al gufo, per vincere la guerra degli ascolti:
Speriamo che il gufo ti faccia la cacca addosso, che porta bene!
Il contenitore di Rai1, alla sua prima puntata, prevede come ospiti i protagonisti del film Benvenuti al sud, Beppe Fiorello, Gigi D’Alessio, Antonella Clerici, Marco Mengoni, Anna Oxa e i protagonisti di Mangia, prega, ama, Julia Roberts e Javier Bardem.
La televisione è finzione a tutti i livelli: Alessandro Cecchi Paone, intervistato da Klaus Davi, rivela senza problemi che in Rai e in Mediaset ci sono tantissimi gay, anche tra i conduttori, tutte persone che hanno paura di fare outing:
Rai e Mediaset sono piene di conduttori gay e bisex, ma sono dei veri e propri vigliacchi perché non fanno coming out. Tutti ne parlano nei corridoi delle televisioni e non è un segreto per nessuno, ma poi, a telecamera accesa, diventano vigliacchi e codardi. Non è machismo, secondo me è vigliaccheria, hanno paura. Sono il contrario del machista, hanno una paura tremenda.
Il concetto viene ribadito da Cecchi Paone, uno di coloro che in passato fece coming out:
Oggi pomeriggio su Raiuno ricomincia Domenica In, lo storico contenitore domenicale di Raiuno che attraverso l’intrattenimento e l’informazione, il divertimento e l’approfondimento, cercherà di battere il diretto concorrente, Domenica Cinque.
Domenica In partirà come di consueto con L’Arena condotta da Massimo Giletti, lo spazio che la rete ammiraglia Rai dedica ai temi caldi d’attualità. Ospiti fissi del programma, a cui parteciperanno personaggi famosi, giovani laureati ed esperti del settore trattato, saranno lo psichiatra Luigi Di Maio, il massmediologo Klaus Davi e l’opinionista Gianni Ippoliti. Il pubblico da casa potrà interagire partecipando al sondaggio lanciato in ogni puntata (telefono 89484887, sms 483139).
Alle 15.30 andrà in onda Domenica In 7 giorni, il programma condotto da Pippo Baudo, in cui ci sarà uno spazio dedicato al mondo femminile, gestito da Valeria Marini, e uno al mondo giovanile, presentato da Sofia Bruscoli.