In Italia le serie televisive hanno invaso i palinsesti dei principali canali in chiaro (per non parlare dei canali tematici FOX e AXN), in alcuni casi con risultati di grande rilievo, come la consacrazione di Dr. House, in altri deludendo le aspettative, a causa anche dei continui cambi di programmazione settimanale e di collocazioni notturne ampiamente ingiustificate a favore di Fiction italiane prive di novità.
Bellissima a mio parere la terza serie di Lost e 4400, ingiusta la fine di O.C., innovativi Eureka e Sleeper Cell. Piacevole Ugly Betty. Spassoso Scrubs. Ottime conferme per The Shield e Prison Break.
Di contro, non capisco come mai si siano importate in Italia serie TV come The Inside e Killer Instinct, uscite negli Stati Uniti nel 2005 e sospese dopo la prima stagione. Non è forse uno spreco di soldi?
C’era una volta… così inizia la gran parte delle favole e così voglio iniziare la storia di “Come d’incanto”, nuovo film della Disney, da qualche giorno nelle sale, con discreto successo di pubblico.
C’era una volta un cartone animato con la classica principessa che si innamora del bel principe. E c’era, come nella migliore tradizione delle favole, una perfida regina (stavolta madre del principe), decisa a impedire l’amore tra i due. Ma il ragazzo è determinato a sposare la bella Giselle e la regina si vede costretta a farla scivolare in un pozzo profondo. Fine della storia?
No, fine del cartone animato. Da ora in poi i personaggi diventano reali e la principessa si ritrova catapultata nel bel mezzo di New York, in un mondo che non le appartiene e dal quale è spaventata.