Daniela Terreri a Cinetivù: “Spero proprio ne La Ladra 2!”

Questa settimana Cinetivù ha incontrato Daniela Terreri, la Gina della fortunata fiction di Raiuno La Ladra, con protagonista tra gli altri Veronica Pivetti (Eva Marsiglia) Johannes Brandrup (Dante Mistretta) Micol Azzurro (Lola) Lia Tanzi (Andreina). La Terreri vanta una lunga carriera alle spalle come attrice, cantante, presentatrice, ballerina, abbiamo raccolto le sue impressioni in attesa del confronto diretto di lunedì prossimo con la prima puntata del Grande Fratello su Canale 5.

Daniela, La Ladra, continua a mietere ascolti, puoi ritenerti soddisfatta?

Assolutamente si, come hai detto tu il gradimento è in crescita, la gente sta dimostrando di apprezzare questo prodotto molto divertente, io stessa rido riguardandolo. Sono soddisfatta perché nonostante gli “scontri” con le altre reti dove sono andate in onda fiction di alto livello La Ladra si è difesa molto bene.

Pensi a questo punto che verrà girata una seconda serie?

Considera che La Ladra già di partenza piaceva molto in Rai, l’intenzione era di fare una seconda serie fin dall’inizio, ora considerato il buon riscontro dell’auditel non credo proprio ci saranno problemi.

TeleMistretta a rischio chiusura, in pericolo tutte le realtà locali?

 Esistono delle piccole realtà locali, molte cresciute nel profondo sud, che andrebbero preservate come razze in via d’estinzione. Veri e propri fari in quella cortina d’indifferenza che troppo spesso attanaglia la drammatica realtà del meridione fatta di corruttela e interessi malavitosi. Sono emittenti televisive che in mezzo a mille difficoltà, riportano ogni giorno la cruda verità del quotidiano in cui con grande dignità annaspano. Un barlume di speranza che rischia d’essere spento per colpa dei recenti provvedimenti del governo riguardanti l’editoria, che di fatto hanno sospeso le provvidenze per queste aziende basate sul volontariato ma che in taluni casi riescono a garantire anche un minimo di salario: occupazione, una chimera nell’Italia di oggi, ancor più irraggiungibile percorrendo verso sud lo stivale.

Fra queste tv esiste Telejato , emittente comunitaria di Partinico (Pa) gestita da un “folle” quale è Pino Maniaci, ogni giorno pronto a rischiare la vita per denunciare i misfatti della criminalità organizzata che permea profondamente il tessuto sociale del posto e TeleMistretta paesino in provincia di Messina, tv locale nata nel 1989 grazie alla volontà di Monsignor Michele Placido Giordano Arciprete della parrocchia Santa Lucia. In breve tempo TeleMistretta diventa punto di riferimento per tutti i cittadini desiderosi d’essere informati sugli avvenimenti del territorio, in più consente a tecnici e giornalisti d’avere un lavoro dignitoso. Ora anche questo avamposto della verità rischia d’essere cancellato.

Paolo Bonolis torna con Chi ha incastrato Peter Pan ed Il senso della vita. Niente Grande Fratello e Ciao Darwin

 Al settimanale Oggi, in edicola domani, Paolo Bonolis ha svelato i prossimi impegni tv per l’autunno in casa Mediaset, smentendo categoricamente le voci di una sua possibile candidatura al timone del reality più longevo della televisione italiana (Fonte Agi):

Si e’ parlato di una mia conduzione per il Grande Fratello, ma non e’ vero, c’e’ Alessia Marcuzzi che fa benissimo e poi il programma non rientra nelle mie corde.

E aggiunge:

Gadget tv: Grande Fratello

Il reality del Grande Fratello, oltre a sfornare ogni anno personaggi più o meno simpatici nel mondo della tv, ha realizzato per tutti gli amanti della trasmissione anche dei simpatici gadget.

Per Lui e per Lei, ecco le T-shirt nere disponibili dalla small alla large, con il 95 per cento di cotone e 5 di elastan.

Per la stagione invernale, ecco il cappellino e la sciarpa ufficiale del GF termoadesivo e realizzata in materiale acrilico al 100 per cento.

La meteora Taricone nel Paese dalla memoria corta

A pochi giorni dalla tragedia occorsa a Pietro Taricone viene da chiedersi: e adesso? E’ stata una settimana intensa questa, prima la notizia dell’incidente, poi l’opinione pubblica in trepidante attesa di notizie infine il drammatico epilogo, dopodiché abbiamo assistito all’ennesima sceneggiata dell’esposizione mediatica, inesorabile, insopportabile. La vita dell’attore è stata sezionata, fiumi di parole inutili da parte di gente, come gli ex componenti del primo Grande Fratello, snocciolati più per esigenza televisiva che per commemorare un ragazzo simpatico, il cui destino si è rivelato inesorabile.

Intere trasmissioni tv come molte di Mediaset, di cui “o’ guerriero” era indubbiamente creatura, a rimembrare quello che fu, un’immagine che Taricone si era già lasciato alle spalle da diverso tempo, quella che lo ha visto nascere come stella del reality più seguito, dell’amore nascosto sotto l’occhio vigile delle telecamere, delle ragazzine in adorazione, una foto sgualcita che qualcuno ha tentato di tirar fuori dal fondo di un cassetto: ”A Pietro è sempre mancata la grande occasione professionale. A differenza di Luca Argentero, non ha avuto fortuna. Gli era rimasta addosso la patina di coatto. Era troppo identificato come palestrato. Eppure lui diceva: ‘ho messo la testa nel corpo’. Ed era uno che si informava e leggeva, era amico di Saviano. E aveva studiato recitazione, voleva imparare, era umile”. Le parole della scrittrice Maria Venturi che lo conosceva bene: ”Era uno che non fingeva e di questo, in un mondo di finzione, si sente la mancanza”.

La5 programmazione: Le nuove mostre, Amici in Tour, Ciao Darwin 6 istruzioni per l’uso e tanta fiction

Domani debutterà alle 21.10 sul digitale terrestre (con il film in prima visione tv Come tu mi vuoi) La5, il nuovo canale Mediaset gratuito, diretto da Massimo Donelli.

La programmazione, diretto in particolare al pubblico femminile compreso tra i 15 e i 40 anni, è molto varia: si va dalla serie televisive (The O.C., Il mondo di Patty, Paso Adelante, Will e Grace, Friends, Tudors, Privileged, Beautiful People, Pushing Daisies, Eastwick, Women’s Murder Club, Damages, Cashmere Mafia, Wildfire, Veronica Mars, Le regole dell’amore), alle soap (Beautiful, con tutte le cinque puntate settimanali domenica in prima serata, Vivere al mattino, Cuori tra le nuvole e Centovetrine), dalla riproposizione dei programmi e delle fiction italiane Mediaset (Verissimo, Pomeriggio Cinque, Chiambretti Night, Così fan tutte, I liceali, La scelta di Laura) a quella dei reality (si comincia con la prima edizione del Grande Fratello, ma si cercheranno anche reality particolari trasmessi nel resto del mondo).

Tra i programmi pensati apposta per La5 si segnalano: Le nuove mostre, ideato da Antonio Ricci, condotto da Costanza Caracciolo e Federica Nargi, spin-off della rubrica I nuovi mostri di Striscia La notizia, e in onda tutti i giorni alle 2025; Ciao Darwin 6: istruzioni per l’uso, inedito backstage della trasmissione di Paolo Bonolis che, insieme a Luca Laurenti guiderà il pubblico in un divertente viaggio dietro le quinte; Amici in tour, gli spettacoli che i ragazzi usciti dalla scuola di Maria De Filippi terranno in giro per l’Italia; I Cesaroni 4, andranno in onda in contemporanea con la programmazione di Canale 5, ma in un giorno diverso, il sabato sera.

Teleratti 2010: nominati Barbara D’Urso, George Leonard, Monica Setta ed Emanuele Filberto

Sono stati annunciati da Davide Maggio sul suo blog i programmi  e i personaggi candidati ai Teleratti 2010,  i premi che vengono assegnati al peggio della stagione televisiva 2009/2010.

Tra i nomi che hanno ottenuto maggiori nomination spiccano quelli di Barbara D’Urso (sei candidature tra personali e annesse ai suoi programmi), George Leonard (tre candidature), Monica Setta (tre candidature), il Tg1 (tre candidature) ed Emanuele Filiberto (due candidature).

Prima di lasciarvi alla lista completa vi ricordo che per votare dovete compilare questo form.

Il destino della tv, cambiare tutto per non cambiare niente?

 Dice bene Umberto Brindani sulle pagine di Tv Oggi giornale che dirige, quando afferma a proposito di Raiperunanotte: “Per la prima volta una trasmissione vietata dalla Rai è andata in onda lo stesso, non sulle reti Rai però. E al di là delle solite polemiche riguardo ai numeri, con ottimi ascolti. L’hanno vista sul Web, sui telefonini, sulle tv locali, sui canali satellitari…non c’è dubbio che è stata una specie di rivoluzione. Un po’ come fare tv senza tv. Se non vorranno essere travolti, sarà meglio che i dirigenti Rai (ma anche quelli Mediaset) ci riflettano sopra”. Abbiamo sempre apprezzato e condiviso i pareri dell’ex direttore di Tv Sorrisi e Canzoni, ricordiamo come spesso alla guida del noto settimanale, esercitasse una valida critica su alcune scelte di palinsesto dei dirigenti Mediaset, uno dei motivi, secondo noi, che gli costarono il posto a favore del più “allineato” Alfonso Signorini.

L’analisi che fa Brindani dell’evento mediatico dell’anno è inoppugnabile se non fosse che questo tentativo ben riuscito di svincolarsi dai normali canoni televisivi, potrebbe risultare lettera morta in un Paese dove la voglia di cambiamento sembra più pertinenza del campo teorico che quello pratico. La televisione è ingessata dentro schemi inalterabili, tra una Rai che fagocita se stessa e dati alla mano, con un pubblico sempre più anziano, costringendo i giovani a emigrare verso altri lidi e una Mediaset asso piglia tutto, favorita com’è dal Governo in carica per ovvi motivi, mentre l’eventuale “nuovo che avanza” nella fattispecie Sky viene opportunamente tenuto a distanza dalle parti dell’emisfero satellitare.

Ciao Darwin, pura regressione televisiva

 Parlare male di Ciao Darwin rappresenta il tipico sparo sulla Croce Rossa per gli innumerevoli appigli alla critica feroce che offre, ma allo stesso tempo è la più classica delle bucce di banana per chi scrive considerato il successo clamoroso che ottiene ogni edizione. Venerdì scorso abbiamo seguito o almeno abbiamo tentato di farlo, la prima puntata della sesta serie, dal profetico titolo: La regressione e ci siamo annoiati a morte, pur consapevoli di come una formula cosi trita e scontata possa ancora avere presa sulle masse, dati auditel alla mano.

Sarà che da Paolo Bonolis, uno che la tv la sa fare, ci si aspetta sempre un tentativo d’approccio alla novità come accaduto con Il Senso della vita, esperimento pienamente riuscito per ora in ibernazione per quanto riguarda le nuove puntate, che vederlo arringare pletore di gente arrapata per qualche centimetro in più di pelle esposta fa un certo effetto e riporta la qualità televisiva agli infimi livelli da cui in qualche modo vorremo risorgesse:“Ho accettato di condurre l’ultima edizione di Ciao Darwin perché c’era la possibilità di rintracciare nuove tipologie. Ma resto dell’idea che sia giusto intraprendere strade nuove. E’ una questione di rispetto per il pubblico, oltre che il tentativo di non rendere sterile la tv” ha affermato il presentatore di recente.

Grande Fratello La nostra avventura 2010 su Canale 5

Questa sera su Canale 5 alle 21.30 andrà in onda la puntata celebrativa del Grande Fratello 10, intitolata Grande Fratello La nostra avventura, condotta da Alessia Marcuzzi.

Durante lo show, registrato mercoledì scorso, saranno presenti tutti e i ventisette protagonisti (quindici uomini e dodici donne) della decima edizione del reality, Alfonso Signorini in collegamento telefonico e Anna Pettinelli in qualità di opinionista.

Se volete avere qualche anticipazione sulla serata, continuate dopo il salto (fonte intopic.it):

Palinsesti Mediaset aprile-maggio 2010: Canale 5 cambia programmazione, Italia 1 lancia il Teo Mammucari Show e La pupa e il secchione 2, Rete 4 riparla di Ritorno alla natura

Mai affermazione di Massimo Donelli:”Il palinsesto è materia viva” è stata più azzeccata: la programmazione della prima serata di Canale 5 continua ad essere variata alla ricerca della formula perfetta che accontenti i telespettatori e gli inserzionisti.

Inizialmente Publitalia aveva annunciato nell’ordine: la domenica Amici, il lunedì Grande Fratello poi sostituito da Ciao Darwin, il martedì Zelig poi sostituito da I Fratelli Benvenuti, mercoledì Caterina e le sue figlie poi sostituito da un film, il giovedì un film poi sostituito da RIS – Roma, venerdì 2 imbroglioni e mezzo poi sostituito da Squadra Antimafia 2, sabato Lo show dei record.

Ad oggi la concessionaria pubblicitaria di Mediaset ha già comunicato l’inversione di giorni tra Lo show dei record, finito al lunedì e Ciao Darwin, trasferito al sabato. Nemmeno la nuova distribuzione dei programmi sembra convincere fino in fondo.

Moige, a febbraio bocciata Italia 1 a causa de I Griffin e American Dad, male Canale 5, bene Raiuno

Dopo mesi di leadership, Canale 5 non è più la rete maglia nera per il Moige: a febbraio l’infelice primato è finito a Italia 1, rea di aver trasmesso in fascia protetta cartoni animati per adulti come American Dad e I Griffin. Spiega in una nota l’osservatorio Tv del Moige:

Questi cartoni sono animazioni create per un pubblico adulto e preparato culturalmente a coglierne la satira politica e sociale sottesa, risultando quindi inadatte ad essere trasmesse in fascia protetta, sia per i contenuti che per la loro modalità narrativa che si esprime con un umorismo ben poco raffinato e volgare, mostrando violenze di ogni tipo e abbondante turpiloquio. Le segnalazioni giunte – formulate non solo da genitori ma anche da ragazzi maggiorenni preoccupati per i propri fratelli minori – infatti, hanno più volte evidenziato questi aspetti, sottolineando come l’uso smodato di immagini violente e di linguaggio volgare non è assolutamente adeguato alla visione dei più piccoli che spesso si trovano ad essere spettatori involontari di scene di omicidi, denigrazione di minoranze, sesso. La forma di cartone animato non può far credere di poter trasmettere immagini e contenuti simili che in un film sarebbero oggetto di divieto ai minori. Italia 1 è già stata multata in passato per la messa in onda di questi cartoni in fascia oraria protetta ma sembra non aver fatto tesoro della sanzione, dimostrando ancora una volta una mancanza di responsabilità e sensibilità nei confronti dei minori.

Canale 5 può in parte gioire: la rete ammiraglia di Mediaset viene accusata di aver mandato in onda immagini poco adatte con la fiction Tutti per Bruno e il film Eyes Wide Shut, e, come sempre, il Grande Fratello, ma riceve un plauso per Io canto e Chi vuol essere milionario.

Reality, l’unica via del successo?


Cosa spinge un attore dotato di buona fama a gettarsi nella mischia di uno strampalato reality? La riflessione è venuta spontanea leggendo la lista di coloro che quest’anno partecipano a L’isola dei Famosi, l’ultima spiaggia, è il caso di dirlo, per artisti mancati, soubrette in cerca di popolarità, vecchie glorie incapaci di accettare una carriera ormai al capolinea. Ma se sei annoverato tra i doppiatori più noti, tra l’altro senza il complesso dell’anonimato, ovvero delle voci nell’ombra, di cui soffre la categoria, dando saggio di buona recitazione come attore di fiction, approdare in un contesto che vive sulla pelle di aspiranti a una fama effimera che senso ha?

Possiamo capire un Aldo Busi scrittore di successo, eccentrico quanto basta per mettersi sempre in discussione, ma se Luca Ward, la voce de Il Gladiatore tanto familiare ai cinefili per una celebre frase del film, decide di cedere ai richiami ammaliatori di un reality, allora l’unica conclusione e che qualcosa sta cambiando e non in meglio nel mondo dello spettacolo nostrano: è il definitivo sdoganamento del nulla in qualcosa che a stento riusciamo a pronunciare: consacrazione definitiva.

Il teatro dell’assurdo, Mediaset sponsorizza YouTube?

 Si dice che per conoscere il diavolo bisogna andarci a cena: alla luce dei recenti fatti che vedono protagonista dell’insolito convivio da una parte il Governo sotto forma di decreto Romani (in discussione in queste ore alla Camera) che dovrebbe tra l’altro dettare nuove regole su internet e dall’altra il colosso Google proprietario di YouTube da più parti accusato di ledere il diritto di copyright. Bisognerebbe stabilire intanto chi cela sotto mentite spoglie l’aspetto demoniaco, perché alla miope attenzione dell’opinione pubblica italiana si sta consumando uno scandalo non da poco all’insegna del più bieco business.

Che internet stia sullo stomaco ai Governi incluso il nostro non è una novità, già nel 2008 quando l’Italia si apprestava a ricoprire per la terza volta la presidenza del G8 il premier, Silvio Berlusconi dichiarava: “Il G8 ha già come compito la regolazione dei mercati finanziari in tutte le nazioni; ho visto che per quanto riguarda internet manca una regolamentazione comune. Porteremo sul tavolo una proposta internazionale, essendo internet un forum aperto a tutto il mondo.” Regolamentare o se volete imbrigliare sotto una qualsivoglia legge un canale d’espressione che fa della libertà la sua migliore prerogativa.