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Fatti in TiVù | Finisce Bake Off con la vittoria di Madalina e inizia Master Chef: un confronto tra gare culinarie

Venerdì sera si è concluso Bake Off, il talent culinario che proprio nella puntata finale ha raggiunto ascolti record, superando anche alcune reti generaliste. L’altro ieri, invece, è iniziata la gara di Master Chef Italia, su Sky Uno. In questo appunamento con Fatti in Tivù, analizzeremo i due format culinari. Fino a che punto la severità non sconfina nella  maleducazione? E soprattutto: si tratta di idee poi così originali?

Premettiamo, innanzitutto, che stiamo parlando di due format qualitativamente molto alti. Sono molto lontani dagli standard (bassi) della tv tradizionale: ritmo serratissimo, tempi morti praticamente assenti e qualità del montaggio molto elevata. Ma c’é qualcosa che stona? Nonostante la grande stima e ammirazione per i due format, direi di si.

 

Partiamo da Bake Off. Molto apprezzabile il clima che si è respirato durante le puntate: la gara era più un contorno, che faceva da cornice alla preparazione dei dolci. O meglio, la gara era presente ma in forma decisamente sana e pulita. Un format che, finalmente, punta sull’educazione e sull’eleganza. Quello che un po’ non convince è l’utilizzo di prove e di tecniche di montaggio molto simili a Master Chef (i giudici che girano tra i tavoli commentando e/o parlando con i concorrenti, l’utilizzo dei confessionali dei concorrenti durante la gara, sono solo due dei tanti esempi). Per molti, guardando le puntate, sembrava più di assistere ad uno spin off dolciario di Master Chef. Ovviamente questo non è un problema della produzione italiana – che segue fedelmente il format originario – ma è un peccato vedere un prodotto così ben fatto, sciuparsi a causa di idee poco originali. Apprezzabile, invece, il lavoro di montaggio e l’aver saputo evidenziare le qualità della vincitrice finale, Madalina.

 

Passiamo a Master Chef, che ha inaugurato la gara con ascolti elevatissimi, trattondosi di una tv a pagamento. Probabilmente – su Cielo – avrebbe anche superato Bake Off. La prima puntata della gara ha messo in evidenza tutti gli elementi positivi di Master Chef, uno dei migliori format al mondo. Guardando il format – a prescindere dalle tue doti in cucina – non puoi non farti prendere dalla gara. C’è una sapiente costruzione dei personaggi, che rappresentano lati diversi del carattere umano. Dopo qualche puntata, è praticamente impossibile non riuscire ad etichettare ogni concorrente con i tratti principali della sua personalità. E diventa anche naturale fare il tifo per uno o per l’altro. L’unica nota stonata sono probabilmente i giudici: la severità attrae (o attraeva?) a livello televisivo, ma quest’anno si sta davvero esagerando. Concorrenti ripresi perché si permettono di sorridere, altri ripresi a suon di parolacce e offese varie. Per non parlare dei piatti che volano come se niente fosse, mentre gli stessi giudici parlano del rispetto per il cibo. Come dicevamo, fino a che punto la severità non sconfina nella maleducazione?

 

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