Dopo avervi annunciato lo sblocco dei finanziamenti da parte della Regione Sicilia per la nuova stagione, questa settima Cinetivù ha incontrato uno dei protagonisti di Agrodolce, la fiction di Raitre, in onda ogni sera dopo le 20 con una media di quasi due milioni di telespettatori, lui è l’ispettore Martorana ovvero Vincenzo Ferrera.
Come nasce artisticamente Vincenzo Ferrera?
Intanto posso dirti che ho frequentato il liceo classico Garibaldi di Palermo negli stessi anni di tutti gli altri attori che sono usciti da quella scuola: Luigi Lo Cascio, Corrado Fortuna, Luca Barreca (mio collega in Agrodolce), tanto per citarne alcuni. Poi mi sono iscritto con poca convinzione alla facoltà di Giurisprudenza che infatti ho frequentato solo per un anno per poi lasciarla. A 18 anni entro a far parte della compagnia giovani del teatro Biondo di Palermo diretta da Roberto Guicciardini.
Quanto è importante secondo te la “componente teatrale” nella formazione di un attore?
Credo sia fondamentale essere assolutamente un attore che ha con se un grande bagaglio teatrale, la tecnica teatrale è un tesoro che ci si porta dietro continuamente anche se hai che fare con la soap.
Sappiamo che il tuo sogno è aprire una scuola di recitazione a Palermo, potrebbe realizzarsi a breve?
Aprire una scuola è sempre stato un mio sogno, insieme ad altri giovani colleghi, quando ci daranno uno spazio vedremo.