Marzia Gregoraci meteorina nel tg di Fede. Evviva la meritocrazia!

Emilio Fede ha scelto Marzia Gregoraci, come nuova meteorina per il suo Tg4, alla faccia della meritocrazia: il percorso formativo della ragazza, definita dalla sorella una seria laureanda in farmacia, che insegna catechismo, non è esattamente il più attinente per esordire in televisione, ma, forse, la ragazza ha qualche qualità nascosta.

Alcune malelingue sostengono che, la scelta, sia ricaduta su di lei in base al grande legame, che Emilio Fede ha con Flavio Briatore e Elisabetta Gregoraci: il trio, come dimostrano le foto, passa molto tempo insieme.

Il blob dei blog: Scusa Flavio… ma chi se ne frega!

Con l’Estate alle porte e le televisioni praticamente immobilizzate a causa degli Europei di calcio (ma è ovviamente un’ottima scusa per non prendersi la responsabilità di aver creato dei palinsesti che fanno pena, salvati solo da alcune serie televisive e i film), la notizia più importante nel mondo dello spettacolo è il matrimonio della bravissima (eufemismo) Elisabetta Gregoraci, con il bravissimo (fate voi) Flavio Briatore.

350 invitati (tra cui Mara Venier, Simona Ventura, Valeria Marini, Emilio Fede, Fernando Alonso), una Rolls Royce che accompagna gli sposi davanti alla chiesa, l’abito di lei firmato Roberto Cavalli e “addirittura” il blitz di Lucignolo al matrimonio, con due finte spose, che gli offrono lo scambio due (loro) al prezzo di una (la Gregoraci).

Che spettacolo e che invidia: Simon Le Bon, Marcello Lippi, Fabio Capello, Adriano Galliani c’erano e io no. La Perego addirittura ha vissuto, causa assunzione di Elisabetta a Buona Domenica, tutta la storia momento dopo momento. Come hanno fatto a non invitarmi?

L’inchiesta: chi sono i direttori dei maggiori telegiornali italiani

Uno dei nostri lettori giorni fa, mi ha scritto polemizzando sull’informazione televisiva, trovata troppo faziosa e poco informativa. Abbiamo parlato mesi addietro di Infotaiment, ovvero della fusione dell’informazione con l’intrattenimento, e spesso abbiamo contestato anche noi, con i post de L’inchiesta la scelta delle notizie e le modalità di trattarle.

Oggi, però, la nostra rubrica vuole colmare una lacuna, descrivendo il bagaglio culturale dei direttori dei principali telegiornali italiani: Gianni Riotta (Tg1), Mauro Mazza ( Tg2), Antonio Di Bella (Tg3), Emilio Fede (Tg4), Clemente Mimun (Tg5), (Giorgio Mulè) Studio Aperto, Emilio Carelli (Sky Tg24) e Antonello Piroso (TGLa7).

Gianni Riotta: palermitano, laureato a Palermo in filosofia e negli Stati Uniti, alla Columbia University in Giornalismo. Inizia come corrispondente prima de Il Manifesto, poi collaboratore de La Stampa e de Il Corriere della Sera, di cui diventa il corrispondente da New York (incarico ricoperto anche per L’espresso e La stampa). Ha collaborato con il New York Times, il Washington Post, Le Monde. Direttore del Tg1 dal 20 settembre 2006.

Ascolti Tv: Lunedi 14 Aprile – Fra gli speciali elettorali vince Porta a porta

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata Striscia la notizia seguita da 7 milioni 953 mila telespettatori (31,59% di share). In prima serata domina lo Speciale Porta a porta – Tg1 di Rai1, che batte nettamente la concorrenza dello speciale Matrix Vincitori e vinti su Canale5 e pure Le iene Show, su Italia1, che risulta il secondo programma per share. Sempre su Italia1 ottimi ascolti per Buona la prima che supera i tre milioni nel primo episodio e nel secondo sfiora i quattro milioni. Migliora X Factor su Rai2, anche se viene battuto nuovamente da Chi l’ha visto su Rai3. Male su Rete4 lo Speciale Tg4 di Emilio Fede.

Elezioni: gli speciali televisivi

Mentre l’Italia, tra oggi e domani, torna a votare, le reti televisive si preparano a mandare in onda dirette di ore e programmi speciali, per raccontare i risultati, snocciolare numeri, fare supposizioni e raccontare a caldo i commenti di vincitori e vinti.

I primi a cominciare la maratona televisiva sono i giornalisti della redazione del Tg2 che, già 20 minuti prima della chiusura delle urne, inizieranno a trasmettere la loro diretta, che durerà dalle 14.40 fino alle 19.55.

Dieci minuti più tardi, alle 14.50, toccherà al Tg1 mandare in onda lo Speciale Elezioni:l’Italia al voto, che si interromperà alle 17.30 per lasciare spazio a La vita in diretta.

Oscar Tv: La lista dei 20 programmi nominati

Degli Oscar Tv, in diretta sabato sabato sera, alle 21.15, condotta da Daniele Piombi e Milly Carlucci, vi abbiamo già detto il nome dei 4 giudici (Renzo Arbore, Giorgio Forattini, Marida Caterini e Gigi Visegna) che decideranno a chi assegnare i 10 oscar televisivi della quarantottesima edizione del Premio Regia Televisiva. Vi abbiamo anche già anticipato la vittoria del programma Tutto Dante.

Ci sono novità importanti che dovete sapere, rilevate oggi da Fabrizio Del Noce, Giampiero Raveggi, Milly Carlucci, Daniele Piombi.

La prima news è la vittoria de I Cesaroni nella categoria fiction (tanto per cambiare). La seconda è la comunicazione dei 20 programmi a cui verranno assegnati i rimanenti Oscar televisivi (più quello del pubblico attraverso il televoto). Vi riporto di seguito, in ordine alfabetico, segnalandovi anche i canali in cui sono trasmessi, il nome delle trasmissioni designate:

Appunti su Sanremo 2008: serata finale

E cosi termina il 58mo Festival di Sanremo, quello che verrà ricordato più per gli ascolti mediocri (a confronto con le altre edizioni), che per le canzoni. Venerdì si è sfiorata la tragedia, con la famiglia Cesaroni, che per un soffio non ha superato la kermesse canora ed ora è giunto il tempo delle riflessioni come ha annunciato il direttore generale Rai, Claudio Cappon: “Da lunedì rifletteremo su cosa il Festival vuole dire, con calma e serenita’“.

Che sia tempo di pensarci su non ci sono dubbi, la serenità auspicata da Cappon ci sembra un pò meno probabile. Di cose da sistemare ce ne sono molte, a partire dalla formula, l’estensione del festival sia in fatto di giorni, che la durata di ciascuna serata e infine la conduzione. Come ha detto Gianni Boncompagni: “Il Festival è troppo lungo, lo farei di un quarto d’ora”. In un epoca dove siamo abituati a consumare tutto in un nanosecondo, Sanremo è apparso come un ingombrante soprammobile, difficile da collocare ed apprezzare, in qualsiasi ambiente.

Tempo di consuntivi quindi: vincono come da pronostico Giò Di Tonno e Lola Ponce con Colpo di Fulmine.

Televisione: Tg d’informazione o di promozione?

 

Parlando di televisione non è possibile chiudere gli occhi su una realtà che personalmente ritengo preoccupante: la trasformazione dei telegiornali in Show a scapito dell’informazione.

Leggendo i dati auditel (e già fa riflettere che anche l’informazione venga valutata attraverso dei dati che possono essere di interesse prettamente commerciale), si scopre che nel 2007 il Tg1 ha vinto in ogni sua edizione la gara con il Tg5.

Se avete voglia di perdere tempo ad analizzare quale sia il target di pubblico che preferisce un telegiornale anziché un altro non continuate a leggere questo post. Se invece avete curiosità e voglia di commentare le mie riflessioni andate avanti a leggere.