Ormai è un dato di fatto, se il buon giorno si vede dal mattino, non si può certo dire che X-Factor, il talent show di Raidue, sia nato sotto i migliori auspici, agli ascolti mediocri delle prime due puntate, la sorte ha aggiunto anche gli spostamenti di palinsesto che vedranno questa settimana il programma in onda prima martedì 25 marzo, poi domenica 30 marzo e 6 aprile per motivi legati alle prossime elezioni.
Neanche le “finestre” aperte su Raidue la sera alle 20 quelle sul canale satellitare Sky Vivo alle 18 e su Sky Show, senza contare la promozione con tanto di spot trasmessi anche nei cinema, sono valsi a far accrescere nel pubblico l’interesse verso un prodotto del quale il destino sembra già segnato.
Eppure tra le note stonate, senza nulla togliere all’indubbia bravura di molti concorrenti, una novità positiva ha senz’altro colpito e perché no affascinato coloro che anche solo per un attimo si sono soffermati alla visione del programma di Raidue: Mara Maionchi.
Giunta alla ribalta televisiva nel ruolo di capo squadra della categoria 16-24 anni, Mara Maionchi, classe 1941, 67 anni portati più che dignitosamente, è una vecchia volpe dell’ambiente discografico italiano, dove ha ricoperto nella sua lunga carriera alcuni dei ruoli più importanti, distinguendosi per il particolare fiuto nello scoprire nuovi talenti. Proprio grazie alla dote appena citata, la Maionchi può vantare, tra le innumerevoli collaborazioni con in nomi più celebri della musica di casa nostra, la scoperta di Gianna Nannini e di Tiziano Ferro, per il quale ha prodotto tre album.
Anche noi avevamo notato la sua schiettezza durante le selezioni dei concorrenti di X-Factor e la sua recente apparizione in qualità di ospite a Le Invasioni Barbariche di Daria Bignardi, ci ha convinto della sua genuinità, quella stessa dote che la resa celebre tra il pubblico giovane che la eleggerebbe volentieri come insegnante tipo, la professoressa che ogni classe vorrebbe avere: ferma, autoritaria, convinta del fatto suo ma anche profondamente umana.
Quella stessa umanità che la portata a lanciare un’autentico vaffa, nell’ultima puntata del talent show, perché costretta ad escludere una concorrente della sua squadra in cui credeva e la stessa che la indotta ad andare incontro ad un padre piangente per la figlia non ammessa ai provini finali della trasmissione, rincuorandolo sul fatto che la figlia non fosse scarsa, ma ancora troppo acerba per X-Factor.
Nella nostra esperienza di alcuni anni a contatto con i discografici abbiamo imparato ad apprezzare persone cosi, che al di là dei complimenti facili e interessati ti dicono come stanno realmente le cose, non certo per spegnere gli entusiasmi, ma per metterti di fronte al fatto compiuto di una realtà difficile e cruda, dove gli obiettivi si raggiungono con il duro lavoro ed esercizio.
Sono le stesse persone come la Maionchi che una volta individuato il talento lo caldeggiano e invogliano, trasformandolo in un progetto vincente, ne è esempio Tiziano Ferro, con cui la produttrice ha lavorato anche sul piano estetico facendogli perdere 35 chili.
Ora che X-Factor naviga in cattive acque, da cui non crediamo riuscirà a tirarsi fuori, appare affascinate l’ipotesi di Mariano Sabatini del giornale Metro, che vedrebbe volentieri la Maionchi tra i professori della prossima edizione di Amici, immaginiamo già le prese di posizione e gli scatti emotivi della nostra protagonista, calata in una realtà dove tutto sommato si troverebbe molto più a suo agio che in quella di X-Factor.