Palpitante e denso d’emozioni il terzo appuntamento con Vieni via con me appena andato in onda, l’impressione è che si sia di fronte a un lento ma inesorabile incedere di un programma capace di migliorarsi e aggiustare il tiro, ammesso che ce ne fosse bisogno, di puntata in puntata. Numerosi i sassolini tolti dalla proverbiale scarpa questa sera, Fabio Fazio legge i desideri impossibili non risparmiando una stoccatina a Il Giornale, reo di aver raccolto firme contro Roberto Saviano.
Quest’ultimo mette il dito nella piaga dei rifiuti, quella terribile vergogna che sta infangando la Campania ma ancor prima l’immagine dell’Italia nel mondo. Permetteteci una piccola digressione, poche ore fa abbiamo sentito un’amica napoletana disperata per non poter portare fuori il bimbo piccolo, a Napoli anche i postini si rifiutano di fare il loro lavoro causando una marea di disagi, il motivo lo conosciamo tutti si chiama business, perché il problema della monnezza nel capoluogo campano come sottolinea lo stesso Saviano, nasce dal fatto che i rifiuti sono un’esauribile fonte di denaro, su cui la camorra in primis lucra due volte, a una montagna di spazzatura corrisponde il doppio dell’equivalente in soldi.
Davanti al Dio denaro non c’è scrupolo che tenga, neanche i morti di cancro sempre più numerosi “E’ cosa ‘e niente” dice in una sua commedia il grande Eduardo, ma cosi si costruisce la tomba dell’Italia. Il Ministro Roberto Maroni esalta le vittorie del Governo contro le mafie, tanto di cappello, peccato che il motivo reale della sua apparizione è rispondere alle accuse di Saviano, riguardo la collusione di politici leghisti con ambienti malavitosi.