Partiamo dall’assunto che qualsiasi argomento, in apparenza noioso, se proposto in maniera simpatica e divertente, può divenire punto di forza per una trasmissione destinata al successo, pochi elementi semplici ed azzeccati, avvicinano il pubblico di neofiti e non, che da anni ormai in due milioni circa seguono ogni giorno Bargain Hunt (Caccia all’affare). Scordatevi le televendite italiane dedicate all’antiquariato, rivolte a chi di arte se ne intende o almeno prova a farne motivo di vanto, il programma della BBC One, propone un gioco dalle chiare matrici culturali tra i più amati dal telespettatori britannici.
Alla conduzione il comico David Dickinson poi sostituito dal taletuoso Tim Wonnacott, esperto d’arte che in ogni puntata attraversa in lungo e in largo la Gran Bretagna, tra fiere e mercatini d’antiquariato, spingendosi fin oltre manica in alcune occasioni, con l’intento di illustrare il patrimonio di oggettistica e memorabilia che contraddistingue questi luoghi. Tutto qua? Voi direte, no siamo solo all’inizio! Il bello deve ancora venire, dove per bello si intende le due squadre, la rossa e la blu, composte da una coppia di concorrenti ciascuna, le quali si sfidano nell’acquisto dell’oggetto di maggior valore.