Cotto e mangiato – Italia 1 – 27 dicembre
Minestra di riso e finocchi. In esclusiva solo nella cucina di Tessa Gelisio e in tutte le mense ospedaliere.
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Augusto Minzolini non molla. L’ex direttorissimo del Tg1, rimosso dall’incarico dal Cda qualche giorno fa, punta sul fatto di essere entrato nella tv pubblica con una formula contrattuale da “redattore”, cosa che gli permetterebbe di non essere privato del suo super stipendio da 550 mila euro annui e di rimanere sulla poltrona di direttore del telegiornale. Così l’ex giornalista de La Stampa non intende accettare nemmeno il prestigioso ruolo di corrispondente da New York, ma ricorrerà contro la decisione della Rai.
Augusto Minzolini non esclude un suo ritorno alla direzione del Tg1. Il giornalista che fino a qualche giorno guidava il telegiornale della rete ammiraglia Rai ha dichiarato nel corso della registrazione di Ma anche no, il contenitore domenicale di Antonello Piroso in onda il 25 dicembre su La7:
Qn ha fatto i conti in tasca alla tv di Stato mettendo in evidenza gli stipendi d’oro che gravano particolarmente sulle finanze Rai degli ultimi anni. Il servizio pubblico ha 11.402 dipendenti, di cui 1675 giornalisti. Il costo del personale ammonta a circa 900 milioni di euro l’anno ed evitabilmente potrebbe essere senz’altro tagliato per tentare di pareggiare almeno il bilancio interno.
A margine della presentazione di Telethon 2011, il presidente della Rai, Paolo Garimberti ha commentato la decisione del Cda di rimuovere Augusto Minzolini dalla direzione del Tg1 (Fonte Il Fatto Quotidiano):
Minzolini faceva un brutto tg che aveva andava migliorato e andava sostituito per questo. L’ho detto in mille occasioni, anche davanti alla commissione di Vigilanza, e non mi sono mai nascosto, anche perché penso di avere un background per giudicarlo. Ieri non è stata una bella giornata per il Cda della Rai e non ci si doveva dividere. Penso che i pareri di cui eravamo in possesso erano e sono tecnicamente ineccepibili, avevamo indicazioni univoche da studi professionali, francamente mi sono mosso senza alcun dubbio.Ora voglio parlare solo del futuro del Tg1 e della Rai. Ho sempre detto che c’era bisogno di cambiare il telegiornale perché così com’era non rispondeva alle caratteristiche del servizio pubblico. La questione giudiziaria adesso si è solo affiancata a quella giornalistica e professionale.
Augusto Minzolini, uno dei più contestati direttori del Tg1, è stato rimosso dall’incarico. Il giornalista è stato sostituito ad interim da Alberto Maccari che sarà il direttore del telegiornale della prima rete di Stato fino al 31 gennaio 2012.
L’attuale direttore del Tg1, Augusto Minzolini, sembra non essere intenzionato a mollare il suo posto nonostante il rinvio a giudizio dei giorni scorsi. A Tgcom24, il giornalista ha espresso tutta la sua rabbia per una rimozione alquanto ingiustificata:
Siete in crisi di astinenza da strafalcioni del Tg1? Tranquilli perché Minzolini & Co, di recente, ne hanno combinata una delle loro. Sappiamo tutti che la parola Tg1 sta a informazione come Monica Bellucci sta a recitazione, ma questa volta c’è davvero da rimanere sbigottiti.
Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini è stato rinviato a giudizio per peculato con riferimento all’uso della carta di credito aziendale della Rai utilizzata, secondo l’accusa, in maniera spropositata. Il processo si terrà l’8 marzo prossimo davanti alla VI sezione penale del Tribunale di Roma. All’uscita dell’udienza, il giornalista ha commentato (Fonte Adnkronos):
E’ guerra aperta tra il Tg1 di Augusto Minzolini e Tg2 di Marcello Masi. Per seguire le frasi salienti della manovra del neo premier Monti, l’edizione serale del telegiornale della rete ammiraglia Rai (iniziato attorno alle 19.56) è terminato ben oltre le 20.45 sovrapponendosi a quello della seconda rete scatenando l’ira del Cdr dei giornalisti di Raidue:
Augusto Minzolini addebita il calo di ascolti del suo Tg1, con sorpasso del Tg5, al quiz preserale di Raiuno, L’Eredità. Mauro Mazza, però, replica obiettando al “direttorissimo”. Andiamo con ordine: il direttore del telegiornale della rete ammiraglia Rai nelle scorse ore aveva individuato anche nel programma di Carlo Conti un responsabile del sorpasso del Tg5:
Giustificare il calo degli ascolti del suo telegiornale è l’ultima ossessione di Augusto Minzolini. Il direttore ritiene di aver contribuito al rilancio del Tg1 a dispetto dei tanti detrattori che evidenziano un brusco calo d’ascolti a favore del Tg5 di Mimun (Fonte Agi):
Intervenendo all’Alfonso Signorini Show su Radio Monte Carlo, il direttore del Tg5 Clemente Mimun ha commentato il sorpasso (in termine d’ascolti) del suo telegiornale rispetto al concorrente Minzolini del Tg1:
Nemmeno gli ascolti ai minimi storici del Tg1 (domenica scorsa, il telegiornale della rete ammiraglia Rai ha ottenuto un negativo distacco record di quasi cinque punti percentuali portando a casa, nell’edizione delle 20, il 16.08% di share contro il 20.41% del Tg5 di Mimun) hanno spinto il direttore Augusto Minzolini ad un’analisi critica sul suo lavoro (Fonte TMNews):