Anni fa uno sconosciuto artista di nome Kim Larsen, poi tornato nell’oblio, pubblicò l’album dal discreto successo intitolato Sitting on a time bomb ovvero “Seduto su una bomba a tempo” lo stesso sentimento che ci pervade nel commentare quello che senza dubbio rappresenta l’evento catodico della settimana, le dichiarazioni a briglia sciolta di Aldo Busi a L’Isola dei famosi. Certe sfide ci solleticano e se malauguratamente l’ordigno dovesse esplodere, allora ci sentiremmo orgogliosi di aver difeso fino in fondo le nostre idee in un Paese dove si è ormai liberi di criticare solo chi non è assiso sulle poltrone del comando.
La tattica paracula è nota: si invita in trasmissione, meglio se reality, un personaggio “scomodo” quanto basta per scatenare con le sue “sparate” un turbinio di polemiche su cui si lanceranno come belve affamate tutti i vari salotti televisivi che servitisi di opinionisti del’ultima ora, fungeranno da cassa di risonanza per il programma stesso a tutto vantaggio dello share, uno Sgarbi della situazione insomma che tenga alta la temperatura, solo che l’onorevole Vittorio sa bene quando la misura è colma, conosce la linea di demarcazione oltre cui non conviene spingersi, mentre il sanguigno Aldo Busi “l’ha fatta fuori dal vaso” un po’ come certi vertici Rai avrebbero voluto che osasse Michele Santoro per interrompere anzitempo Anno Zero.