Tg Rai e lottizzazione, nomi nuovi politica vecchia

 Assimilazione” un termine ricco di significati, uno in particolare ha attirato la nostra attenzione tratto dal Glossario dell’educazione interculturale di Aluisi Tosolini: “La logica dell’assimilazione nega le differenze considerandole un elemento negativo da neutralizzare, un dato a cui rinunciare pena il mancato inserimento nella società. Secondo il progetto assimilativo solo l’altro deve cambiare e lasciarsi assorbire nella cultura ospitante adattandosi ad essa”. Qualcosa del genere sta avvenendo in Rai alla luce delle recenti nomine per il Tg1, un termine “assimilazione” che fa perfettamente il paio con “lottizzazione”.

Da tempo immemore potremmo dire, ma molti lo ricordano bene, la Rai non è immune dalle logiche politiche che vedono i partiti dividersi le poltrone della tv di Stato in base alla valenza dettata dal verdetto delle urne, vezzo poco elegante divenuto di recente addirittura sfacciato.

Pensare che alla vigilia delle nomine, Giorgio Merlo, deputato di area Pd e vice presidente della commissione di vigilanza Rai aveva dichiarato:“Tutti sappiamo che la credibilità del servizio pubblico radiotelevisivo deriva anche dai criteri che accompagnano la nomina dei suoi dirigenti a cominciare dai direttori di reti e di testate giornalistiche. E il metodo della ‘condivisione’ da parte del Cda, come ci ricorda giustamente il presidente Garimberti, è indubbiamente un fatto positivo e da apprezzare”.

Telegiornali: crolla il numero dei servizi sulla criminalità. Perché?

La criminalità è diminuita? Stando alle ultime statistiche sembrerebbe proprio di si. Ciò che è calata di sicuro, e in maniera sensibile, basandosi sul report dell’Osservatorio di Pavia su Sicurezza e media (curato da Antonio Nizzoli) è l’attenzione dedicata dai telegiornali alla criminalità: sulle sei reti principali, le tre della Rai e le tre di Mediaset, i servizi sui crimini sono passati dai 3500 del secondo semestre del 2007 ai 2500 del secondo semestre del 2008, fino a meno di 2000 nel primo semestre del 2009.

Come fa notare Repubblica.it se i fatti criminali sono scesi di 8 punti in un anno, le notizie sono diminuite del 20% rispetto a dodici mesi fa e quasi del 50% rispetto al secondo semestre del 2007. Nel caso dei due principali telegiornali, il Tg1 e il Tg5 si passa rispettivamente da 600 a 300 e 900 a 400 servizi sulla criminalità dal secondo semestre 2007 al primo del 2009.

Rai, nominati i vicedirettori di Raiuno e Tg1, Masi spiega spiega il divorzio da Sky

Oggi il Cda della Rai si è riunito per nominare i nuovi vicedirettori del Tg1 e di Raiuno. All’assemblea erano assenti i rappresentati dell’opposizione Nino Rizzo Nervo, Giorgio Van Straten e Rodolfo De Laurentiis.

I nuovi vicedirettori del Tg1, nominati dai presenti, compreso Paolo Garimberti sono stati: Susanna Petruni, Fabrizio Ferragni, Cladio Fico, Andrea Giubilo e Gennaro Sangiuliano.

Differente il discorso per la vicedirezione di Raiuno, dove i nuovi sono stati votati solo dalla maggioranza (Garimeberti si è astenuto su tutti, tranne che su Gianluigi Paragone, su cui si è spresso contro, perché non rispondeva al criterio di evitare esterni all’azienda): Vilfredo Agnese (Vicario), Maria Pia Ammirati, Ludovico Di Meo, Giovanni Lomaglio, Gianluigi Paragone e Daniel Toaff. Il direttore del Palinsesto è Angelo Teodoli.

Il Tg1 in debito d’audience, di chi è la colpa?


L’imponderabile si tramuta in reale: nei primi giorni di luglio il temibile avversario, leggi TG5, ha morso più volte ai polpacci provocando la caduta non di un telegiornale qualsiasi ma del “Tg” per antonomasia, quello delle 20 sull’ammiraglia Rai. Per i detrattori è colpa della gestione Minzolini reo di dare troppo spazio alle virtù piuttosto che ai difetti della Presidenza del Consiglio e del suo seguito, mentre gli indulgenti giustificano la flessione con la risintonizzazione dei primo canale Rai in diverse regioni italiane, a cui va ad aggiungersi la scelta per noi scellerata di Raiuno che forse mai come quest’anno ha impostato il palinsesto estivo quasi esclusivamente su repliche che ne hanno compromesso l’audience, a parte rare eccezioni fra cui quel Reazione a Catena gioco condotto da Pupo alle 19 che naviga in buone acque e destino vuole debba fungere da traino proprio al Tg1.

Il presidente Rai, Paolo Garimberti ha detto che il calo degli ascolti del Tg1: “è un tema di cui ci stiamo interrogando e un po’ di preoccupazione c’è” a lui fa eco il comitato di redazione:“Il calo degli ascolti del Tg1 è preoccupante e su questo abbiamo voluto richiamare l’attenzione dell’azienda nell’incontro di oggi (8 luglio), assieme al segretario dell’Usigrai, con il responsabile delle Relazioni Sindacali dott. Luigi Meloni”. Per Alessio Gorla del cda Rai l’erosione “è cominciata molto prima, quando il direttore era Gianni Riotta“.

La Rai e l’usato sicuro: quando l’usato potrà essere rottamato?

La Rai ha presentato i palinsesti autunnali e gli strascichi polemici non mancano: il Codacons si lamenta che l’azienda pubblica abbia pensato ai programmi di settembre, ma non si sia preoccupata di evitare ennesime repliche in estate; media e web attaccano il presidente della Rai Paolo Garimberti che, parlando dell’autunnale programmazione fotocopia di Raiuno, Raidue e Raitre, soddisfatto al Tg1 ha usato i termini “Usato sicuro.

La soluzione che abbiamo adottato è quella della sicurezza e della continuità. Abbiamo una strada tracciata: è andata bene la scorsa stagione, la Rai ha avuto successi e abbiamo scelto di proseguire su questa strada. Poi verranno anche i tempi per maggiori innovazioni, ma più in là. Adesso andiamo sulla strada sicura, sull’usato sicuro come si può dire.

Se la Rai non fa sperimentazione chi la può fare (a parte Mediaset che la fa sempre e soltanto a parole, comperando format dall’estero o modificando i propri programmi)? Quando parla di innovazione Garimberti a cosa si riferisce?

Antonella Clerici, Susanna Petruni, Laura Barriales, Giancarlo Magalli: novità

Torniamo ad occuparci di televisione, più precisamente del suo futuro prossimo e anteriore della Rai.

La prova del cuoco potrebbe tornare in mano ad Antonella Clerici: la showgirl di punta di Raiuno, che è papabile per la conduzione del Festival di Sanremo 2010 insieme a Simona Ventura, Pippo Baudo potrebbe riprendersi la trasmissione del mezzogiorno, grazie a Mauro Mazza, che non ha ancora riconfermato Elisa Isoardi per la prossima stagione. Ne sapremo di più il 16, quando verranno presentati a Roma e Milano i nuovi palinsesti autunnali della Rai.

A proposito di Mauro Mazza: il neo direttore di Raiuno prima del convegno Ti amo ti odio Tv. Vizi e virtù del piccolo schermo, che si è tenuto a Pordenone, è tornato a parlare della televisione che apprezza, Maurizio Costanzo e Maria De Filippi, quella che non ama, Fabio Fazio, e dei suoi sogni:

Mi piacerebbe un canale tivù che non abbia come riferimento obbligato quello che fa il canale del competitore, un canale che prova a immaginare qualcosa di diverso, che non sia fissato sulla ripetitività. Alla televisione di oggi manca un po’ di voglia di rischiare, di non adeguarsi al già fatto. Non bisognerebbe rapportarsi unicamente a cosa fanno le altre televisioni e gli altri canali. Occorrerebbe evitare di andare incontro soltanto a ciò che si pensa o si presume sia ciò che vuole il pubblico.

Augusto Minzolini e Mauro Mazza, chi sono?

Ieri sono stati nominati dal Cda della Rai i direttori di Tg1 e Raiuno, rispettivamente Augusto Minzolini e Mauro Mazza. Se non sapete chi sono ve lo riveliamo noi.

Augusto Minzolini, nuovo direttore del Tg1 è un giornalista romano di 51 anni, definito dal collega Guido Quaranta, “Lo squalo“, ovvero un cronista che perdina i protagonisti, fiuta gli eventi e crea la notizia.

Dopo essersi diplomato al Liceo Classico Dante Alighieri e aver preso parte a Io sono un autarchicho ed Ecce Bombo diretto da Nanni Moretti, entra a far parte dell’agenzia Asca e diventa giornalista (a vent’anni). Prima di approdarare a La stampa, dove fino a ieri ha lavorato come editorialista, Minzolini ha lavorato per Panorama come rubrichista. Qualche mese fa sembrava che lui dovesse diventare  il nuovo portavoce di Silvio Berlusconi, ma alla fine non se ne fece nulla.

Teleratti 2009, Paola Perego e Canale 5 i peggiori

Sono stati assegnati anche quest’anno i Teleratti, i premi riservati al peggio della televisione, creati da Davide Maggio e votati da una giuria popolare e una di qualità (formata da Maurizio Caverzan, Alessandra Comazzi, Alberto D’Amico, Silvia Fumarola, Maria Giovanna Maglie, Paolo Martini, Alessandra Menzani, Guglielmo Nappi, Daniele Passanante, Laura Rio, Mariano Sabatini, Francesco Specchia, Maria Volpe).

Regina incontrastata della terza edizione è stata Paola Perego, che ha ottenuto quattro statuette, quella del peggior personaggio dell’anno, quello del peggior scostumato dell’anno (il peggior vestito della stagione, come abbiamo sempre sostenuto noi nella rubrica Scheletri dall’armadio), quello per il peggior programma dell’anno La fattoria e quello come Peggior Reality Show (sempre per La Fattoria).

Canale 5 domina nel trash: tra i tele ratti finiscono anche Bellissima (Flop dell’anno), Il sangue e la rosa (Peggior fiction), Uomini e donne (Peggior programma di intrattenimento) e Il ballo delle Debuttanti (Peggior programma novità).

Vi lascio alla lista completa dei premi assegnati:

Direttori Tg Rai, incontro della maggioranza a Palazzo Grazioli: in pole position Clemente Mimun per il Tg1 e Mario Orfeo per il Tg2.

Durante il vertice di maggioranza tra Lega e PDL, che si è tenuto a Palazzo Grazioli, oltre al referendum e alla questione terremoto in Abruzzo, si è parlato delle nomine dei direttori dei Tg della Rai (fonte Asca).

All’incontro hanno partecipato, oltre ai sottosegretari della presidenza del Consiglio Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, tra gli altri anche il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani, il capogruppo del Pdl alla Camara Fabrizio Cicchitto, il suo vice Italo Bocchino, il presidente dei senatori Maurizio Gasparri, il ministro dell’interno Roberto Maroni e quello delle semplificazione legislativa Roberto Calderoli, quello per le politiche Ue Andrea Ronchi.

Terremoto Abruzzo, domani i funerali di Stato in diretta alle 11.00 su Raiuno e Canale 5

Domani alle 11.00 nella Caserma della Guardia di Finanza di Coppito (L’Aquila), si terranno i funerali di Stato per le vittime del terremoto che ha colpito l’Abruzzo.

L’omelia, curata dal segretario di Stato Vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone (l’arcivescovo Giuseppe Molinari celebrerà il rito funebre), a cui parteciperanno le principali autorità dello stato, tra cui forse il Presidente della Repubblica, verrà trasmetta da Raiuno a partire dalle 10.30 (cancellati Verdetto finale e La prova del cuoco) all’interno dello speciale del Tg1. Anche Mediaset mostrerà le immagini in diretta, all’interno di un’edizione speciale del Tg5.

Tg1, che tristezza: un minuto per elogiare gli ascolti sul terremoto. Come boicottare simili informazioni?

Amici lettori,
festeggiate: il tg1 ha fatto ascolti record in tutte le edizioni nella giornata del terremoto in Abruzzo.

Senza essere volgari viene da mandare a quel paese il geniale ideatore di una simile notizia, che è stata data due ore fa dalla giornalista durante l’edizione di pranzo del principale telegiornale italiano.

Dopo il salto vi riporto un video proposto su youtube da un attento spettatore che, col titolo scelto, L’aquila e gli avvoltoi, sintetizza perfettamente il messaggio che si può cogliere da una simile notizia: l’informazione di una tragedia ripaga in termini d’ascolti. CHE TRISTEZZA.

Novità televisive e novità inventate per il primo aprile

Oggi è il primo d’aprile quindi non è facile scindere la realtà dalla fantasia, ma ciò nonostante, cercherò di dirvi cosa potete aspettarvi prossimamente in tv e quali pesci d’aprile circolino per la rete.

Iniziamo dalle notizie probabili: cambi in vista per alcuni principali programmi di Raiuno. Secondo Chi, Eleonora Daniele passerà alla conduzione di Festa Italiana, che perderà Caterina Balivo in pole position per condurre uno dei segmenti di Domenica In, presumibilmente quello di Lorena Bianchetti.

Rimaniamo in casa Rai: dopo il passaggio del direttore del Tg1 Gianni Riotta alla direzione de Il Sole 24 ore (Ferruccio De Bortoli ha lasciato per gestire il Corriere della Sera), il nome più probabile per ricoprire il posto vacante è quello del direttore di Panorama, Maurizio Belpietro. L’unico che potrebbe rubargli il posto è un altro fedelissimo di Silvio Berlusconi, Carlo Rossella. Intanto, mentre al Tg2 fino ad ottobre dovrebbe rimanere Mauro Mazza, che lascerebbe poi il posto a Mario Orfeo (direttore de Il mattino) per occuparsi di Rai Sport, al Tg3 sembra fatta per David Sassoli, ai Tg regionali è quasi certo Piero Vigorelli. Per Antonio Caprarica e Antonio Di Bella ci sarebbero i posti di inviati a New York e Londra.

Tg, novità e polemiche: Studio aperto propone Avanti c’è posto, il Tg1 risponde a Vespa

Mentre Studio Aperto si rende utile inaugurando un’interessante rubrica per chi è in cerca di un lavoro, il Tg1 di mezzasera è un intralcio fastidioso per Bruno Vespa.

Per una volta cominciamo dalle buone notizie: da oggi ha preso il via l’appuntamento settimanale (giovedì 12.25) di Studio Aperto dal titolo Avanti, c’è posto! una rubrica presentata da Giorndano Fatali, che aiuta a trovare offerte d’impiego e a mettersi in contatto direttamente con le aziende che stanno cercando personale (sul sito www.studioaperto.it potete trovare gli annunci presentati).

Giorno del ricordo, i programmi che la Rai dedica alla commemorazione

Domani la Rai dedicherà spazio alla commemorazione del Giorno del Ricordo, la giornata istituita nel 2005 in memoria dei martiri delle Foibe e dei profughi giuliani, istriani e dalmati.

La staffetta informativa, che coinvolgerà, oltre ai Giornali Radio Rai, a Rai Tv e a Rai Storia (che proporrà Il processo per i crimini alla Risiera di San Sabba alle 9), comincerà anche sull’analogico sin dal primo mattino su Raiuno, all’interno di Unomattina e continuerà su Raidue a Insieme sul due e Italia allo specchio e si svilupperà in tutte le principali edizioni del Tg1, Tg2 e Tg3.