Debutta stasera su Sky Uno HD, Spartacus: la vendetta, la seconda stagione della spettacolare serie, sexy ed estrema prodotta da Sam Raimi e ideata da Steven Deknight sul più grande gladiatore di tutti i tempi.
Il secondo atto con 10 nuovi episodi promette agli appassionati del genere una ancora più estrema spettacolarizzazione della lotta e del sesso. Nella versione “uncut” (in onda il giovedì alle 23), la nuova serie si infiamma letteralmente dello spirito che animava l’arena, fatto di sangue e polvere, ma soprattutto di bassi istinti, crudeltà e lussuria e, con realismo estremo, mostra la depravazione, la carnalità e la brutalità dell’Impero. Liam Mc Intyre prende il posto di Andy Whitfield, scomparso prematuramente qualche mese fa.
Nei nuovi episodi, la rivolta dei gladiatori prosegue, dopo la sanguinosa fuga dalla casa di Batiato, su cui era calato il sipario della prima stagione, seminando sangue e paura nel cuore dell’impero romano. Le truppe dell’esercito danno la caccia a Spartacus e ai suoi uomini e li raggiungono a Capua nel tentativo di fermare una rivolta troppo pericolosa per la stabilità dell’impero. A guidarle Gaio Claudio Glabro, l’uomo che ha ridotto in schiavitù la moglie di Spartacus. Il gladiatore Crisso , che nella prima stagione era in perenne conflitto con Spartacus, qui instaura con lui un rapporto di reciproco rispetto, di condivisione ed è alla disperata ricerca di Nevia, la donna ridotta in schiavitù di cui è profondamente innamorato.
Spartacus deve ora decidere se soddisfare la sua sete di vendetta nei confronti dell’odiato nemico o se combattere per mantenere unite le proprie truppe: la grande avventura di un uomo solo, sedotto dal potere e tormentato dalla vendetta, ma che può tuttavia contare su onore, dignità, coraggio, lealtà, qualità tipiche del maschio e del guerriero. Sarà la sua grande passione a dargli la forza per superare ogni ostacolo. E tutto intorno a lui un mondo al femminile senza mezze misure: le donne sono o lascive e peccatrici come Lucrezia, o guerriere e compagne fedeli come Sura.