La rinuncia di Beppe Grillo ha fatto arrabbiare non poco SkyTg24. La direttrice Sarah Varetto e la giornalista de Lo Spoglio Ilaria D’Amico hanno parlato del forfait del comico genovese e del suo modo di fare offensivo verso gli elettori.
Dalle pagine de La Repubblica Sarah Varetto dice che stato un calcolo di convenienza:
Un calcolo di convenienza. Alla fine ha pensato che non gli convenisse rispondere alle nostre domande. sì, sul sito ora dice di preferire la piazza. Altro che salotti in tv, mercoledì scorso ha annunciato, prima di noi, l’intervista di mezz’ora con il nostro Fabio Vitale. Un atteggiamento che non mi è piaciuto.
Corerenza? Per la Varetto no:
Di sicuro quello di Grillo non è un atteggiamento coerente con la posizione assunta fino al giorno prima. Non risponde al bisogno corretto di dare informazioni ai cittadini che andranno a votare. Antidemocratico? Beh, prima ha accettato l’invito, poi si è sottratto. Del ripensamento mi hanno informato suoi emissari nella tarda serata. Inutili le trattative, lui non si è fatto vivo. Che si tirava indietro lo ha detto via tweet.
Ilaria D’Amico contattata da Il Messaggero non perde occasione per paragonare Beppe Grillo a Gheddafi. Per la giornalista il rais è stato molto più corretto:
Quello che è successo non ha davvero senso. Non mi aspettavo da lui un comportamento come quello di un politico tradizionale. Possiamo dire che Gheddafi fu molto più corretto. E, sinceramente, credevo questa qualità appartenesse anche a Grillo. Noi gli avremmo fatto un’intervista professionale. Sono amareggiata. Niente di personale e certo nemmeno rancore. Ma non ci si tira indietro così, tra al’altro all’ultimo momento.
Grillo ha perso sì un’occasione ma ha guadagnato tanta visibilità. L’aver detto no all’ultimo minuto ai giornalisti di SkyTg24 ha provocato una battage mediatico di tutto rispetto. Ancora una volta. Senza troppa fatica, come gli altri candidati leader.