La prima puntata dell’attesissimo Fiorello Show è terminata da circa un’ora e si ha quasi la sensazione che sia stato tanto fumo e poco arrosto.
Mi spiego: in teatro sicuramente la resa sarà stata migliore, perché sono gli attimi di pausa, quelli di chiacchiera che generano la battuta, ma in televisione tanti sketch ben riusciti condensati in trenta minuti non danno lo stesso risultato.
Lo spettacolo. Dopo una lunga e piacevole attesa (20 minuti) di Aspettando il Fiorello Show, comincia la prima puntata. Nel montaggio si vede: il suo ingresso, annunciato da Beppe Bergomi e Fabio Caressa prima, e dall’imitazione di Franco Battiato da parte di Fiorello poi; una battuta su Berlusconi, una sull’ansia da prestazione della prima del nuovo spettacolo, una piacevole cantata, un momento alla David Letterman con intervista a Gianni Alemanno, qualche battuta qua e là su Mosley (in onore di Montezemolo) e sullo stesso alemanno. Fine.
Della clamorosa interruzione di ieri sera con Fiorello che dice:” Scusatemi ci sono serate in cui uno si sente che le cose non vanno per il verso giusto. Mi spiace ma preferisco finire qua. Domani andrà meglio”, non c’è traccia nel montato di Sky, ma la sensazione vedendo la prima puntata è che il Fiorello Show sia uno spettacolo in divenire, che prossimamente potrà andare meglio, ma che ora come ora non può reggere da solo un nuovo palinsesto televisivo, non in pillole almeno.
Sky avrebbe dovuto mandarlo in versione integrale per fare il boom e certamente avrebbe convinto una buona fetta di pubblico a correre ad abbonarsi, ma probabilmente a questo punto molti non avrebbe speso decine di euro per vederlo al Teatro Tenda.
Concludendo: Fiorello è sempre Fiorello ed è un piacere poterlo vedere, ma ogni cosa ha un costo. Ora come ora lo showman è il valore aggiunto di Sky, ma il suo spettacolo non vale da solo il prezzo di un abbonamento alla piattaforma satellitare.
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