Una madre racconta la storia di una madre, che ama sua figlia. La prima puntata, i, racconta una situazione drammatica sorretta, anche se a fatica, da una madre che vive nel contesto “sbagliato”, ma che sembra amare la figlia nel modo “giusto”.
Maria (Violante Placido) è una giovane prostituta, ed è anche una ragazza madre di Greta, una bambina di quattro anni. Non si sa bene come, ma sembra che Maria sia in grado di scindere l’amore della figlia dalla professione e dal sordido ambiente a cui, volente o nolente, è legata.
Maria è una madre sinceramente attenta alla salute e alla felicità della figlia, ma è un equilibrio destinato a rompersi. Il suo protettore viene infatti assassinato, e Maria deve fuggire con la figlia.
Ha bisogno però di una certa quantità di denaro per garantirsi la fuga; è a questo punto che commette una grave ingenuità : si rende colpevole di un tentativo di rapina; tentativo che chiaramente va a vuoto, e che spedisce Maria in prigione.
La situazione precipita: Greta finisce inizialmente in istituto, poi viene affidata a una famiglia che, passati tre anni, si accinge ad adottarla. Le cose sembrano decisamente andare per il peggio.
Per Maria questa è una sconfitta troppo grande, e si ribella. Nonostante i consigli altrui, appena uscita di prigione segue di nascosto Greta e la vede tra le braccia della sua nuova mamma.
Nel frattempo Zardi (Stefano Dionisi), dell’organizzazione, ha ripreso a minacciarla, e Maria teme che possa fare del male a Greta; dopo una drammatica telefonata da una cabina telefonica, in cui lo stesso Zardi minaccia apertamente di portarle via la bambina, Maria decide di agire: un’altra fuga, stavolta con un esito migliore, si spera, è l’unica soluzione.
Stavolta la fuga è “molteplice”: si sfugge alla polizia, nella figura del Commissario Martone (Enzo Decaro); si sfugge ai protettori, Zardi e Nic (Giacomo Rizzo).
Si cerca di sfuggire alla rassegnazione di aver ormai perso il rapporto con la figlia, che a un certo punto scompare. Potrebbe essere stata rapita, o potrebbe aver seguito l’odore del rancore nutrito nei confronti della madre, colpevole, agli occhi della piccola, di averla abbandonata.
Un inizio senza troppi preamboli per una fiction dotata di nomi noti e di una trama che sicuramente colpisce, seppure con qualche nota un pò lontana dalla realtà . Del resto, è pur sempre fiction.