Si è tenuta ieri a Roma la conferenza stampa della settima stagione di Un medico in famiglia, la fiction prodotta da Publispei per Rai Fiction che andrà in onda per tredici serate da domenica 27 marzo, la prima senza Lino Banfi protagonista e senza Carlo Bixio produttore.
All’incontro con i giornalisti era presente il cast al completo (tra gli altri c’erano: Giulio Scarpati, Margot Sikabonyi, Milena Vukotic, Clizia Fornasier, Beatrice Fazi, Gabriele Cirilli, Emanuela Grimalda, Jinny Steffan, Francesca Cavallin, Paolo Conticini, Mario Porfito, Giorgia Surina, Paola Minaccioni, Michael Cadeddu, Eleonora Cadeddu, Domiziana Giovinazzo, Gabriele Paolino, Giorgio Marchesi, Giovanni Scifoni e Paolo Sassanelli).
Dopo il salto potete leggere le dichiarazioni dei protagonisti e vedere una ricca galleria fotografica.
Giulio Scarpati sottolinea:
Non siamo mica Beautiful, però non restiamo uguali, immutabili nel tempo, noi invecchiamo. La nostra è una famiglia numerosa e piuttosto agitata che con le problematiche rispecchia il nostro Paese, nel bene e nel male.
A proposito del suo personaggio Scarpati anticipa (fonte Movieplayer):
Sarà l’inizio di un nuovo percorso sentimentale e professionale per lui. La sua vita professionale sarà dedicata infatti totalmente alla ricerca, perchè Lele smetterà di fare il medico e si dedicherà allo sviluppo di un nuovo farmaco per una malattia rara come la granulomatosi. Dal punto di vista sentimentale Lele si deciderà a chiedere a Bianca di sposarlo, ma molti saranno gli impedimenti a questo matrimonio, non ultimo l’ex-marito di lei e una sua vecchia fiamma, una bellissima giovane dottoressa che da Parigi verrà a Roma per collaborare con lui.
Il responsabile dei contenuti della fiction Carlo Principini aggiunge:
La storia di Un medico in famiglia è proprio la storia italiana da tredici anni a questa parte: questa è la sua forza, perché la gente vi si riconosce.
Il direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce rivela:
Abbiamo già in cantiere l’ottava stagione di Un medico in famiglia.”L’idea sarebbe quella di fare una stagione ogni anno, invece che una ogni anno e mezzo, tuttavia non si dovrebbe perdere in qualità per girare in tempi così stretti.