Questa sera alle 21.30 e domani alle 21.10 su Raiuno andrà in onda Sotto il cielo di Roma, la fiction tv in due puntate coprodotta da Rai Fiction e Lux Vide, diretta da Christian Duguay, scritta da Fabrizio Bettelli e Francesco Arlanch, che ripercorre la storia dei lunghi mesi di guerra a Roma, dai bombardamenti di San Lorenzo del 1943 al rastrellamento del ghetto, fino al mancato sequestro da parte dei nazisti di Papa Pacelli.
La fiction, che annovera nel cast James Cromwell (Pio XII), Alessandra Mastronardi (Miriam), Marco Foschi (Davide) ed Ettore Bassi (Marco), Cesare Bocci (monsignor Montini), Mathias Herrmann (il generale Wolff) e Margot Sikabonyi (Nadia), si sviluppa su due piani narrativi che si intrecciano: in uno si racconta la storia di Papa Pio XII che, mal visto da Hitler, perché vuole salvare la città e i suoi abitanti (alla fine della guerra, pur non riuscendo ad evitare i rastrellamenti del ghetto, riesce a salvare oltre 10.000 persone), usando tutti gli strumenti a sua disposizione, dalla diplomazia alle risorse materiali, rischia di essere rapito dai nazisti; nell’altro si narra le avventure di Davide, Miriam e Marco, i primi due che scoprono di amarsi, dopo essersi salvati miracolosamente dalle razzie naziste rifugiandosi in un convento, il terzo studente amico di Davide e compagno di scuola di Miriam, anch’esso salvo per fortuna.
Gli sceneggiatori nelle note spiegano l’obiettivo della fiction:
Sotto il cielo di Roma affronta in modo piuttosto diretto un argomento, ed un personaggio, che hanno trovato larga eco nella pubblicistica degli ultimi tempi. Pio XII, la sua figura pastorale di Papa e di vescovo di Roma, sono esaminati nel periodo dell’occupazione nazista della Capitale, in quella contingenza tragica contrassegnata soprattutto dalla drammatica ed esiziale deportazione di più di mille ebrei romani. Non si poteva scrivere di Pio XII sfuggendo a questo snodo capitale della sua biografia, o eludendolo. Era sensato, invece, affrontarlo di petto, facendone occasione di racconto e di riflessione. Ma questo è stato come scrivere nella tempesta. A ondate successive, cicliche, durante la stesura la polemica è montata, le opinioni si sono fronteggiate nel dibattito quotidiano, spesso sono diventate atti politici o diplomatici dei governi, avendo quasi sempre al centro Pio XII, il suo operato, le sue omissioni, vere o presunte. Il nostro scopo era scrivere un racconto, e non formulare un giudizio storico. Non ne avevamo né la competenza né la missione. D’altra parte, affrontare i dati storici era inevitabile e necessario. Abbiamo lavorato come sempre si lavora in questi casi, documentandoci e lasciando maturare in noi stessi non una convinzione, quanto un’impressione. La consuetudine coi personaggi e con le vicende ha prodotto una sensibilità, generica quanto può esserlo il semplice buon senso, ma affatto casuale, e decisamente coinvolta. E’ attraverso di essa che lentamente abbiamo cercato di mettere in forma il racconto.
Fabrizio Del Noce, direttore di Rai Fiction, in conferenza stampa ha detto:
E’ un tema che il servizio pubblico doveva affrontare, che ho in mente fin dalla mia presidenza in Rai, perché sono episodi importanti della storia recente utili a far riflettere il pubblico oggi.
Qui sotto potete vedere la galleria fotografica della fiction. Per dare un’occhiata alle foto della conferenza stampa vi invitiamo a cliccare sul link.