Ieri sera è andata in onda la prima parte della fiction di Raiuno, Scusate il disturbo. Siamo in Argentina, a Buenos Aires, alla fine degli anni ’50 e ’60; i vecchi amici si ritrovano al Bar Italia, immigrati di vecchia data: Antonio (Lino Banfi), falegname in pensione, Peppino (Lino Toffolo)(suo ex-aiutante), Gino ( Arturo Goetz) e Vittorio (Hugo Arano).
Il Natale sta per arrivare, e si respira un’atmosfera gradevole, quasi irreale se paragonata al nostro Natale italiano: un Natale sereno, incentrato sulla cura di particolari come la construzione di un presepe da concorso.
Il problema è che arriva Guido (Blas Roca Rey), figlio di Antonio. Il pretesto sembra gradevole e naturale: il settantesimo compleanno di Antonio. L’atmosfera, però, è un pò falsata, c’è qualcosa che non va. Guido sorride troppo, sua moglie troppo poco.
Antonio non ci fa caso, fa finta di niente, non ha dei gran trascorsi col figlio. Le cose, però, sono più complesse di quello che sembrano; infatti, fumando un cubano, Guido chiede a suo padre di ospitare l’intera famiglia per qualche tempo.
Il motivo? Una lieve ristrutturazione della casa. Il problema è che sotto sotto le cose non stanno così. La convivenza non è certo delle più semplici, e emergono subito i problemi legati a un simile stare insieme, forzato e fuori luogo.
In realtà Guido è messo malissimo. A causa di mosse impudenti e azzardate causa il fallimento della sua impresa. Sono quindi a casa di Antonio a tempo indeterminato, cosa che crea problemi a tutti. Tra una gag e l’altra, le cose tendono al peggioramento e al deteriorarsi senza speranza.
Guido non riesce a uscire dai casini in cui si è cacciato, e i vecchi conflitti di un tempo non fanno che inasprirsi e insaprire i problemi che tornano immancabili a manifestarsi. In particolare la moglie di Guido non sopporta la situazione, non la sopporta a priori, ed è sempre più insofferente.
Ci sono poi altri sgradevoli effetti collaterali. Fabio, figlio di Guido, si vergogna della complessa situazione in cui verte la famiglia, e lascia senza motivo la sua ragazza. Come risultato, però, si pente immediatamente, e decide, dietro consiglio di un componente della sua band, di racimolare i soldi per andare a trovare la sua ragazza che è andata a Rio a fare un provino di come pianista.
Ruba di nascosto i soldi ai genitori, che lo scoprono subito, e Fabio fugge di casa. L’unico che riesce a ritrovarlo è chiaramente Antonio, che dopo averlo riportato a casa, subisce l’ulteriore sopruso da parte della moglie di Guido, e sconvolto si tira uno schiaffo al ragazzo e il tutto finisce tra urli e litigi.
Ad aggravare il tutto, la scoperta dell’Alzheimer di Peppino, che va a stare a Villa Serena, una casa di riposo, dove ogni domenica Antonio lo va a trovare col cuore colmo di malinconia e di amarezza, e chiaramente di affetto per l’amico che diventa sempre più smemorato.
Sconvolto da una situazione non più sostenibile, e sentendosi di troppo nella sua stessa casa, Antonio decide di farsi da parte e, salito a bordo della sua auto, se ne va via.